Pensione anticipata 2024: guida ad Ape sociale, Opzione Donna e Quota 103

Redazione 09/01/24
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Il cantiere pensioni si è chiuso con una costruzione che ha irrigidito parecchio gli strumenti di pensione anticipata 2024. Con la nuova Manovra di bilancio sono state ristrette le possibilità di uscire prima da lavoro, lasciando oltretutto la possibilità di avere incentivi economici se si resta a lavoro.

In breve Ape sociale e Opzione donna ci saranno anche nel 2024, ma con notevoli limiti. Così come penalizzato sarà anche l’importo percepito con il nuovo anticipo flessibile chiamato Quota 103.


E sullo sfondo di tutto impera sempre la Legge Fornero: la grande sconfitta di Matteo Salvini e meccanismo a cui il ministro aveva sempre promesso di dare battaglia. Invece la pensione di vecchiaia resterà sempre 67 anni di età anagrafica e 20 di contributi.

In breve come funzionerà la nuova pensione anticipata 2024.

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Indice

Pensione anticipata 2024: l’Ape sociale

Sarà ancora possibile accedere all’Ape sociale per tutto il 2024. La misura, risalente al lontano 2017, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2024. E’ però stato rivisto il requisito anagrafico di accesso: quest’anno occorrerà raggiungere i 63 anni e 5 mesi per potervi accedere. I contributi restano 30 anni e 36 per i lavori gravosi.

Oltre all’età, si dovrà rientrare in una di queste condizioni:
– disoccupati che hanno terminato il sussidio Naspi,
– lavoratori con invalidità civile di almeno il 74%,
– caregiver di persone disabili da almeno 6 mesi,
– dipendenti che svolgono attività lavorative gravose.

A tal proposito, l’altra brutta notizia è la cancellazione dei lavori gravosi precedentemente introdotti nel 2022/23: la lista delle 23 attività, inclusi lavori di insegnanti, magazzinieri, estetisti, ecc.

Leggi anche >> “Pensioni 2024: tutte le novità in Legge di bilancio

Pensione anticipata 2024: conferma di Opzione Donna

Altra sorpresa dell’ultimo minuto è la conferma di Opzione Donna anche nel 2024, con innalzamento dell’età a 61 anni.

Possono infatti andare in pensione le lavoratrici che hanno raggiunto almeno 35 anni di contributi entro il 2023 purché abbiano:

61 anni di età per donne senza figli;
60 anni di età per donne con un figlio;
59 anni di età per donne con più figli.

>> Qui i dettagli sui requisiti e novità 2024

Pensione anticipata 2024: Quota 103

Nel 2024 si può andare in pensione anticipata flessibile con Quota 103, maturando 62 anni di età e 41 di contributi. La brutta notizia è che ci sarà una penalizzazione sull’importo dell’assegno. Questo verrà infatti calcolato interamente con il metodo contributivo, che si sa essere più penalizzante, rispetto al mix retributivo-contributivo.

Per quanti maturano i requisiti nell’anno 2023 resta in vigore il massimale rappresentato da un importo della prestazione non superiore a cinque volte il trattamento minimo, previsto a legislazione vigente.

In ogni caso, la prestazione è riconosciuta per “un valore lordo mensile massimo non superiore a quattro volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente”.

Si allunga poi la durata delle finestre (il tempo di attesa per accedere in concreto alla pensione raggiunti i requisiti). La finestra sale:

  • da 3 a 6 mesi per il lavoro privato
  • da 6 a 9 mesi per il settore pubblico.

Pensione anticipata 2024: più soldi a chi resta a lavoro

La proroga del diritto alla pensione anticipata ha coinvolto anche l’incentivo riconosciuto a chi sceglie di posticipare la pensione e continuare a lavorare.

In dettaglio, chi sceglie di proseguire l’attività lavorativa da dipendente ha facoltà di rinunciare all’accredito contributivo della quota dei contributi previdenziali a loro carico relativi all’Assicurazione generale per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) o a forme sostitutive.

La facoltà di rinuncia comporta:
– che il datore di lavoro è sollevato dall’obbligo di versamento contributivo della quota IVS a carico del lavoratore interessato (resta fermo invece il versamento della quota IVS a carico del datore di lavoro);
– gli importi corrispondenti alla quota di contribuzione IVS a carico del lavoratore, che l’azienda avrebbe dovuto versare all’Inps qualora non fosse stata esercitata la facoltà di rinuncia in parola, sono erogati direttamente all’interessato insieme alla retribuzione (le somme così corrisposte sono imponibili ai fini fiscali ma non ai fini contributivi).

In soldoni viene totalmente abbattuta la contribuzione IVS dovuta dal lavoratore e l’importo dei contributi non versati viene interamente riconosciuto al dipendente dal datore di lavoro, con la retribuzione.

Le altre uscite anticipate 2024

Nel 2024 continueranno a sopravvivere le altre forme di pensionamento anticipato:

  • con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne), a prescindere dall’età anagrafica;
  • uscita con 41 anni di contributi per i lavoratori precoci ( con 12 mesi di contribuzione effettiva prima del compimento dei 19 anni);

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Foto di copertina: istock/Seiya Tabuchi

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