PER TUTTE LE NOVITÀ DEL NUOVO CODICE APPALTI SI CONSIGLIA LA SEGUENTE GUIDA
NUOVO CODICE APPALTI 2016: A QUANDO I DECRETI ATTUATIVI?
Per tutti gli approfondimenti si consiglia lo
SPECIALE SU NUOVO CODICE DEGLI APPALTI 29016: QUALI NOVITÀ
A rivelarlo, ribadendo come in questo modo non dovrebbe crearsi alcun vuoto normativo, è stato lo stesso Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, il quale ha affermato come sia stato portato avanti uno “sforzo di semplificazione mai visto fino ad ora” e sia stato “scelto coscientemente di emanare atti attuativi in termini di soft law, come le linee guida dell’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), i decreti del Ministero e gli atti che vanno a chiarire, prima di tutto, i tempi”.
“È vero che c’è una mole di decreti da chiarificare – ha aggiunto Delrio – ma 7 linee guida dell’ANAC sono già state pubblicate, per la consultazione, sul sito Internet e altre tre arriveranno prestissimo”.
CONSULTA QUI LE LINEE GUIDA dell’ANAC
NUOVO CODICE APPALTI 2016: QUALI PROBLEMI OPERATIVI e PROCEDURALI
Leggi anche Nuovo Codice Appalti: dopo l’entrata in vigore quali problemi operativi?
Non sono stati del tutto sciolti, tuttavia, i nodi operativi creati dalla nuova disciplina introdotta dal Nuovo Codice Appalti, che stanno creando un vero e proprio stallo, già dallo scorso 20 aprile in concomitanza appunto con la rispettiva entrata in vigore del testo.
SCARICA QUI IL TESTO DEFINITIVO DEL NUOVO CODICE APPALTI
In tal senso, infatti, il mercato dei lavori pubblici è ancora sprovvisto delle nuove regole procedurali, pertanto, le imprese edili che lavorano con la Pubblica Amministrazione si trovano sono in balia di un vero e proprio vuoto di iniziative, aperte alla libera concorrenza.
PERCHÉ SONO STATI PROMOSSI POCHI BANDI?
Stando a quanto diffuso da Edilizia e Territorio nell’ultimo mese, dal 24 aprile al 25 maggio 2016, in tutto sono stati promossi soltanto 351 bandi di lavori (di gran lunga meno rispetto ai 1666 del complessivo mese di aprile, così come comunicato dal CRESME Europa Servizi).
Di questi bandi, 252 ricadono nella fascia fino a 500mila euro, 77 tra 500mila euro e 2,5 milioni, 11 tra 2,5 e 5 milioni, 8 invece tra 5 e 15 milioni e solamente 2, infine, oltre i 15 milioni.
Alle polemiche torna a rispondere il Ministro Delrio: “Il nuovo codice dà fastidio a molti. (…) Ma prima qual era la situazione nei lavori pubblici? Corruzione, aumento di costi e tempi in corso d’opera, programmazione faraonica della legge obiettivo (che non ha prodotto alcuna accelerazione nelle grandi opere). Il nuovo codice serve a combattere tutto questo, dando centralità al progetto, alla legalità, alla qualificazione delle stazioni appaltanti e delle imprese; mettendo in gara solo il progetto esecutivo e valutando le offerte non al massimo ribasso. Che queste complesse novità avrebbero creato qualche problema è evidente. Certo, dovremo aiutare le amministrazioni ad applicare il nuovo Codice”, ha concluso.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento