Legge di Stabilità 2017: ecco alcuni chiarimenti in merito alle pensioni

Redazione 10/11/16
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In questo ultimo periodo si è discusso molto di Riforma Pensioni e da poco il Governo ha illustrato i contenuti del pacchetto pensioni fornendo tutti i chiarimenti necessari per comprendere le novità che saranno attive dal 2017.

Per saperne di più RIFORMA PENSIONI: COSA CAMBIA

L’Ape è al centro della Riforma Pensioni ed è stato utile definire le finalità, le procedure e i costi a cui andranno in contro i lavoratori, le imprese e lo Stato. Inoltre, si è sottolineato che le soluzioni introdotte dalla legge di Bilancio daranno la possibilità di accedere al sistema previdenziale senza gravare sull’impatto della misura.

Gli obiettivi del nuovo sistema previdenziale

Durante la stesura dei principi della nuova riforma, il Governo ha avuto la possibilità di confrontarsi con i sindacati e questo ha permesso un dialogo che ha creato soluzioni di flessibilità in uscita, equità attuariale, equità sociale.

Questo ha portato alla libertà di scegliere lo schema previdenziale più idoneo alle proprie esigenze, gratis se è dettato da condizioni di bisogno e costoso se è per propria scelta. Un altro aspetto rilevante è la salvaguardia degli obiettivi di finanza pubblica seguito al corretto rapporto generazionale. Infine si mira ad un’equità tra i lavoratori precoci, in occupazioni pesanti, disoccupati senza ammortizzatori o con redditi bassi.

Con questa riforma si ha lo scopo di ridurre il cuneo contributivo, ottenere una pensione contributiva di garanzia, rilanciare completamente la previdenza per adeguarla alle aspettative di vita in base alla tipologia di lavoro, nella equiparazione delle pensioni e nella flessibilità del sistema contributivo.

APE: come funziona?

Sono diverse le forme di pensione anticipata per permettere flessibilità agli individui che lasciano il mondo del lavoro. La distinzione principale è condizionata dalla presenza di lavoratori che accedono alla pensione per vecchiaia e quelli che si trovano in condizione di bisogno, nello specifico l’APE può essere:

  • APE volontaria
  • APE imprese
  • APE sociale

Per APE volontaria e APE imprese i lavoratori chiedono la certificazione della pensione all’INPS e si informano su durata e ammontare dell’APE e sulle banche e le assicurazione che aderisco all’iniziativa.

Successivamente il soggetto scrive online la proposta e la quantità prescelta dell’APE e dopo le opportune verifiche gli verranno accreditate le rate mensili dell’importo erogato. Dopo 20 anni dal pensionamento il soggetto deve aver completato la restituzione delle rate di ammortamento alla banca che ha finanziato il tutto.

Con l’APE sociale i soggetti hanno diritto ad un trasferimento monetario direttamente dall’INPS, pari alla pensione certificata al momento della richiesta. L’erogazione sociale è tassata come reddito da lavoro dipendente. Non sono coinvolte banche e assicurazioni.

Costi dell’APE

La rata dell’APE volontaria varia tra il 2% e il 5,5%  facendo riferimento ad ogni anno di anticipo in base alla percentuale dell’assegno chiesto. La rata sarà del 4,7% ogni anno se si chiederà l’85 per cento della pensione netta maturata al momento dell’uscita. Si prevede un tasso annuale nominale pari al 2,5% per un premio assicurativo pari al 29% del capitale, però questi costi saranno compensati da una detrazione fiscale del 50%.

La detrazione sarà più alta nei primi anni di pensionamento per poi scendere nel tempo.

Redazione

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