Una prestazione economica destinata al sostegno delle persone anziane non autosufficienti in possesso di un ISEE non superiore a 6 mila euro e titolari dell’indennità di accompagnamento.
Queste, in sintesi, le principali caratteristiche della Prestazione universale, introdotta in via sperimentale con Decreto Legislativo 15 marzo 2024 numero 29 a decorrere dal 1° gennaio 2025 e sino al 31 dicembre 2026.
Con il Messaggio del 30 dicembre 2024 numero 4490 l’INPS ha fornito le prime indicazioni sulla nuova prestazione economica, nelle more dell’adozione del necessario decreto attuativo.
Il D.M. in questione, emanato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, come reso noto dall’INPS con Messaggio del 18 marzo 2025 numero 949 è attualmente in corso di registrazione presso la Corte dei Conti.
A decreto operativo firmato (in attesa sua pubblicazione), l’Inps ha fornito ulteriori chiarimenti sulla Prestazione Universale, pubblicando il messaggio 949 dello scorso 18 marzo 2025.
Tra le principali novità della prestazione c’è la possibilità di ripensamento per i beneficiari, che possono tornare sui propri passi a rinunciare alla prestazione universale in favore del solo assegno di accompagnamento. Ma non solo.
Ecco le istruzioni dettagliate sul nuovo assegno da 850 euro per anziani disabili.
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Indice
- A chi spetta l’assegno da 850 euro anziani invalidi
- Diritto al ripensamento
- Controlli automatizzati
- Controllo sull’ISEE
- Bisogno assistenziale gravissimo
- Importi Prestazione universale anziani 2025
- Come ottenere la Prestazione universale anziani
- Invio domanda per l’Assegno da 850 euro anziani invalidi
- Precompilazione domanda
- Assegno non tassato
- E l’Accompagnamento?
- In sintesi
Per approfondire il tema del sostegno alle persone invalide, titolari di legge 104 in difficoltà consigliamo La tutela dei soggetti disabili una guida a supporto dei familiari e ai professionisti che si occupano dell’assistenza e della tutela di un soggetto disabile.
A chi spetta l’assegno da 850 euro anziani invalidi
La Prestazione Universale spetta ai soggetti anziani con età anagrafica pari o superiore a 80 anni, titolari di indennità di accompagnamento, in possesso di un ISEE sociosanitario ordinario non superiore a 6 mila euro, cui è stato riconosciuto un livello di bisogno assistenziale gravissimo.
Per poter usufruire della Prestazione Universale è necessario che l’interessato dichiari espressamente, in sede di invio della domanda all’INPS, di optare per la medesima, dal momento che opera un regime di assorbimento:
- dell’indennità di accompagnamento;
- delle ulteriori prestazioni di cui all’articolo 1, comma 164, Legge 30 dicembre 2021, numero 234.
Queste ultime sono rappresentate dai contributi, diversi dall’indennità di accompagnamento, per il sostegno della domiciliarità e dell’autonomia personale delle persone anziane non autosufficienti, oltre che per il supporto ai familiari che partecipano all’assistenza.
Come già precisato nel Messaggio INPS numero 4490/2024, l’interessato in sede di trasmissione della domanda all’Istituto deve “espressamente optare per il riconoscimento della Prestazione Universale in sostituzione delle predette prestazioni”.
In sostanza, in fa se di richiesta, il beneficiario deve optare per la Prestazione Universale, che sostituisce l’indennità di accompagnamento e altri contributi di assistenza sociale.
Diritto al ripensamento
Come espressamente previsto dalla normativa, la scelta della Prestazione universale è reversibile.
Il soggetto beneficiario può, pertanto, rinunciare alla misura con il conseguente ripristino dei contributi utilizzati per remunerare il lavoro di cura svolto dagli operatori ovvero per l’acquisto di servizi forniti da imprese qualificate, di cui all’articolo 1, comma 164.
L’esercizio della rinuncia è possibile presentando apposita richiesta all’INPS tramite la funzionalità online disponibile sul portale.
In tal caso l’Istituto provvede alla sospensione della quota integrativa prevista dalla Prestazione Universale, ripristinando l’indennità di accompagnamento.
Controlli automatizzati
Una volta trasmessa la domanda di Prestazione Universale all’INPS viene effettuata in automatico una serie di controlli sui requisiti di accesso.
Se le verifiche danno un riscontro positivo nella procedura di gestione della prestazione viene evidenziato lo stato di avanzamento della pratica, nello specifico:
Controllo sull’ISEE
Come descritto in premessa la Prestazione Universale spetta se ricorre il possesso, al momento della presentazione della domanda, di un’attestazione ISEE sociosanitario ordinario (non ristretto), in corso di validità, non superiore a 6 mila euro.
Per i soli mesi di gennaio e febbraio è possibile, in mancanza dell’ISEE sociosanitario dell’anno corrente valido, fare riferimento a quello con scadenza al 31 dicembre dell’anno precedente.
Dal mese di marzo, invece, il beneficiario privo di ISEE valido per l’anno in corso incorre nella sospensione del beneficio.
Il pagamento, in questi casi, riprenderà regolarmente, con efficacia retroattiva, dal momento della presentazione, da parte del richiedente, della nuova DSU valida per l’anno corrente.
Bisogno assistenziale gravissimo
Al fine di poter ottenere la Prestazione Universale è necessario l’accertamento del livello di bisogno assistenziale gravissimo.
Quest’ultimo è determinato con un doppio criterio:
- criterio sanitario, relativo alla compromissione della salute della persona con disabilità di livello gravissimo;
- criterio sociale, con riguardo alle criticità e problematiche della condizione familiare e socio-assistenziale del soggetto.
Con riguardo al criterio sanitario, l’accertamento è di competenza dell’apposita Commissione medica costituita, di norma, da tre medici individuati dal Responsabile del Centro Medico Legale dell’INPS competente per territorio.
Il criterio sociale, al contrario, è determinato in ragione del punteggio attribuito alle risposte inserite nell’apposito questionario presente in sede di invio della domanda all’INPS.
Come già indicato nel Messaggio numero 4490/2024 ai fini del riconoscimento del livello di bisogno assistenziale gravissimo devono risultare soddisfatte entrambe le condizioni:
- disabilità di livello gravissimo;
- bisogno assistenziale gravissimo con valore almeno pari a 8.
Importi Prestazione universale anziani 2025
La Prestazione universale per un totale di 1392 euro è pagata dall’INPS direttamente al beneficiario, su base mensile, a decorrere dal primo giorno del mese di presentazione della domanda.
Una volta accolta la domanda di sussidio viene trasmessa al beneficiario l’apposita lettera di liquidazione.
L’importo di 1392 euro della prestazione è composto da:
- una quota fissa corrispondente all’indennità di accompagnamento (nel 2025 di 542,02 euro), erogata con le modalità già in uso per quest’ultima);
- una quota integrativa, denominata assegno di assistenza, per un importo attualmente pari a 850,00 euro mensili, erogata tramite specifico pagamento predisposto dalla procedura automatizzata INPS.
Come precisato dal decreto ministeriale attuativo la quota integrativa è finalizzata a:
- remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici per almeno 15 ore settimanali, con mansioni di assistenza alla persona, titolari di contratto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di settore;
- acquistare servizi destinati al lavoro di cura e assistenza, garantiti da imprese e professionisti qualificati nel settore dell’assistenza sociale non residenziale, nel rispetto delle specifiche previsioni contenute nella programmazione integrata di livello regionale e locale.
Le due modalità di spesa, precisa il Messaggio INPS numero 949/2025, sono alternative e non possono essere utilizzate contemporaneamente all’interno dello stesso mese.
Il mancato utilizzo degli importi erogati a titolo di quota integrativa comporta la decadenza dal beneficio.
A tal proposito i soggetti beneficiari sono tenuti a trasmettere all’Istituto, nelle modalità descritte dal Messaggio numero 949/2025, copie delle buste paga dei lavoratori domestici e / o le fatture regolarmente quietanzate inerenti alla spesa sostenuta per il servizio di cura e assistenza.
Come ottenere la Prestazione universale anziani
La Prestazione universale anziani (assegno di accompagnamento + quota di 850 euro mensili) è erogata dall’INPS su espressa richiesta della persona anziana non autosufficiente, in possesso dei requisiti descritti.
L’istanza dev’essere presentata online all’Istituto a partire dal 2 gennaio 2025 grazie all’apposita piattaforma disponibile collegandosi a “inps.it – Sostegni, Sussidi e Indennità – Decreto Anziani / Prestazione Universale” in autonomia (con le credenziali SPID, CIE o CNS) ovvero tramite i patronati.
Invio domanda per l’Assegno da 850 euro anziani invalidi
L’istanza all’INPS finalizzata ad ottenere la Prestazione universale dev’essere trasmessa esclusivamente in modalità telematica dal primo giorno del mese in cui viene perfezionato il requisito anagrafico (80 anni), in alternativa:
- collegandosi in autonomia alla piattaforma INPS “Decreto Anziani / Prestazione Universale” in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS;
- avvalendosi dei servizi offerti dagli Istituti di patronato.
La presentazione della domanda può essere effettuata per tutto il periodo della sperimentazione, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026.
In caso di accoglimento dell’istanza la prestazione è riconosciuta dal mese di presentazione della stessa sino alla scadenza del periodo di sperimentazione, se presenti tutti i requisiti per l’intero periodo.
L’istruttoria INPS viene avviata dalla data di presentazione della domanda, se il requisito anagrafico è già perfezionato, ovvero al suo perfezionamento, se successivo.
La procedura online, in ogni caso, non consente l’inoltro della domanda a coloro che non hanno compiuto 80 anni di età, se il raggiungimento dell’età non si verifica all’interno del mese di trasmissione dell’istanza.
Precompilazione domanda
La procedura telematica di invio delle domande prevede la precompilazione di alcuni dati, grazie alla consultazione degli archivi INPS.
In particolare, una volta inserito il codice fiscale, vengono compilati in automatico:
- cittadinanza;
- residenza;
- contatti.
I dati possono essere accettati o modificati dall’interessato.
Al contrario, quest’ultimo è tenuto a indicare:
- il valore dell’ISEE socio-sanitario;
- la titolarità dell’indennità di accompagnamento.
Ai fini della valutazione del livello di bisogno assistenziale gravissimo devono inoltre essere dichiarati gli elementi necessari mediante compilazione di un apposito questionario.
Assegno non tassato
Le somme ricevute dall’INPS nell’ambito della Prestazione universale sono da intendersi:
- esente da imposizione fiscale;
- non soggetta a pignoramento.
E l’Accompagnamento?
Come chiarito nel Messaggio INPS 949 del 18 marzo, la Prestazione universale, una volta riconosciuta, assorbe l’indennità di accompagnamento (prevista dalla Legge 11 febbraio 1980, numero 18) e le ulteriori prestazioni fornite dagli ATS, negli ambiti di propria competenza (articolo 1, comma 164, Legge 30 dicembre 2021, numero 234).
A tal proposito l’interessato in sede di domanda deve espressamente optare per il riconoscimento della Prestazione Universale in sostituzione delle misure citate.
In sintesi
Tirando le somme delle ultime indicazioni Inps del 18 marzo 2025, ribadiamo alcuni punti importanti sulla Prestazione universale per anziani disabili.
1 Possibilità di rinuncia e reversibilità
– Il beneficiario può rinunciare alla Prestazione Universale e tornare ai contributi precedenti.
– La rinuncia deve essere fatta tramite il portale INPS.
– INPS e ATS (Ambiti Territoriali Sociali) collaborano per il ripristino dei contributi.
2. Controlli automatici sui requisiti
– Verifica automatizzata dei requisiti al momento della domanda:
– ISEE valido: inferiore a 6.000 euro.
– Titolarità dell’indennità di accompagnamento.
– Valutazione del bisogno assistenziale gravissimo da parte dell’INPS.
3. Determinazione del bisogno assistenziale gravissimo
La valutazione si basa su due criteri:
– Sanitario: disabilità gravissima con necessità di assistenza continua 24/7.
– Sociale: analisi della condizione familiare e abitativa.
Serve un punteggio minimo di 8 punti per ottenere la Prestazione Universale.
4. Struttura dell’assegno anziani
La Prestazione Universale è composta da:
– Quota fissa: corrispondente all’indennità di accompagnamento.
– Quota integrativa: 850 euro al mese, da spendere per l’assistenza.
5. Modalità di Spesa dell’Assegno da 850 Euro
L’importo deve essere speso obbligatoriamente in uno dei seguenti modi:
– Pagamento di lavoratori domestici (minimo 15 ore settimanali).
– Acquisto di servizi assistenziali, come: cura della persona, lavanderia e pasti a domicilio, teleassistenza, accompagnamento e supporto psicologico.
Le due opzioni sono alternative e non possono essere utilizzate nello stesso mese.
8. Controlli sull’Utilizzo dell’Assegno
INPS effettuerà controlli trimestrali:
– Per i lavoratori domestici: verifica delle buste paga e del pagamento dei contributi.
– Per i servizi assistenziali: verifica delle fatture elettroniche.
– Se il denaro non viene speso correttamente, il beneficio decade.
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Foto copertina: istock/Maarten Wouters