Assegno anziani fragili, 1.380 euro: chi può chiederlo e come funziona

Paolo Ballanti 30/01/24
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Un assegno anziani fragili che si potrà ottenere dal 2025 seguendo alcune precise regole: questo una delle misure cardine del schema di decreto legislativo attuativo della Legge delega 23 marzo 2023 numero 33 sulla governance della politica nazionale in favore delle persone anziane, approvato in via preliminare nel consiglio dei ministri dello scorso 25 gennaio.

Il provvedimento, che passa ora all’esame delle Commissioni parlamentari, è “frutto di un lavoro corale e serrato che ha visto tutti impegnati per varare una legge – quadro necessaria, attesa da 20 anni, con cui si vuole scongiurare l’isolamento e la solitudine, riconoscere una vita attiva anche come protezione e prevenzione della salute e garantire semplificazione” così il Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci sul portale ministeriale “lavoro.gov.it  – Priorità – Via libera del Cdm allo schema di D.Lgs. attuativo della legge delega anziani”.

Sempre Bellucci ha aggiunto che per gli anziani non autosufficienti “è stato fatto un lavoro importante” con la sperimentazione per due anni (2025 e 2026) di una prestazione universale a scelta del cittadino “iniziando a mettere in protezione la platea di persone più bisognose e fragili” con Isee fino a 6 mila euro e over 80 (news su “lavoro.gov.it”).

Per i soggetti citati, ancora Bellucci, si “passerà da un assegno di accompagnamento attualmente pari a 531,76 euro a 1.380 euro” al mese, in denaro o servizi.

Ecco in breve di cosa si tratta

Indice

Assegno anziani 1.380 euro: a chi spetta

La Prestazione Universale (PU), contemplata dallo schema di decreto legislativo approvato dal governo lo scorso 25 gennaio, è rivolta a chi in possesso di questi requisiti:

  • età anagrafica di almeno 80 anni;
  • livello di bisogno assistenziale gravissimo, definito dall’Inps, sulla base di determinati indicatori;
  • Isee per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria, in corso di validità, non superiore a 6 mila euro.

A fornire i dettagli appena citati il comunicato stampa diffuso da Palazzo Chigi a margine del Consiglio dei ministri del 25 gennaio. La platea di beneficiari potenziali secondo alcune stime ammonterebbe a circa 25mila persone in stato di bisogno fisico ed economico.

Per approfondire il tema delle politiche di welfare in ottica disabilità consigliamo il libro “La tutela dei soggetti disabili” che, con taglio eminentemente pratico, opera come valido supporto ai familiari e ai professionisti che si occupano dell’assistenza e della tutela di un soggetto disabile.

L’importo dell’assegno anziani dal 2025

Nodo centrale della questione sono le somme che la persona anziana non autosufficiente potrebbe vedersi erogare. Il sussidio economico è composto:

  • da una quota fissa, corrispondente alla quota stabilita attualmente per l’indennità di accompagnamento -527,16 euro mensili;
  • a cui si somma una quota integrativa pari a 850 euro mensili, finalizzata a remunerare, in alternativa:
    • Il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici;
    • L’acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza.

Il risultato delle due quote porta ad una cifra complessivamente pari a 1.377,16 euro mensili.

Da notare che la recente Circolare Inps del 2 gennaio 2024 numero 1 ha fissato l’importo mensile dell’indennità di accompagnamento, a decorrere dal 1° gennaio scorso, a 531,76 euro, rispetto ai citati 527,16 euro del 2023.

Sommando l’indennità di accompagnamento prevista per l’anno corrente, pari a 531,76 euro, alla quota aggiuntiva di 850 euro, la PU si attesta a 1.381,76 euro mensili.

A tal proposito si attendono gli opportuni chiarimenti da parte della normativa di legge oltre che dai documenti diffusi dall’Inps (circolari e messaggi).

Libro utile

FORMATO CARTACEO

La tutela dei soggetti disabili

L’opera, con taglio eminentemente pratico, si propone come valido supporto ai familiari e ai professionisti che si occupano dell’assistenza e della tutela di un soggetto disabile.Il testo offre soluzioni operative, allegando laddove possibile lo strumento, sia esso rappresentato dall’istanza per la nomina dell’amministratore di sostegno, dal ricorso in sede giurisdizionale per l’accertamento tecnico preventivo in materia previdenziale, o infine e per quanto occorra, dall’atto istitutivo di un trust ex lege 112/2016.Ragioni di ordine sistematico hanno inoltre suggerito di analizzare le problematiche dell’inserimento nel mondo del lavoro dei soggetti svantaggiati, dando spazio all’esperienza di alcune cooperative sociali, impegnate quotidianamente nel perseguire l’inclusione sociale, valorizzando l’importanza di “fare rete”, tra istituzioni, famiglie ed enti del Terzo settore.La parte finale del testo è integralmente dedicata agli strumenti con cui il legislatore ha inteso favorire la costituzione di patrimoni separati nel “Dopo di Noi”, analizzando non solo le agevolazioni fiscali, all’uopo previste, ma ponendo in risalto le difficoltà operative che ha incontrato la legge 112/2016.Il volume fornisce non solo un utile supporto redazionale per gli atti esaminati nel testo ma, individuando i limiti propri dei negozi su base individuale, enfatizza la centralitàassunta dall’aspetto assistenziale, proponendo il ricorso al “trust collettivo”, declinato in un’ottica mutualistica, per superare i suddetti limiti, e al contempo per rafforzare l’importanza assunta dal progetto di vita che verrebbe così monitorato e garantito dalle competenze dell’Ente assistenziale.Marco Avanza, Paola Baldini, Fernando Bellelli, Piero Bertolaso Brisotto, Marta Bregolato, Daniele Corrado, Michele Falzone, Nabila Grisa, Marilena Hyeraci, Alessandro Jacobi, Nicola Pietrantoni, Giammatteo Rizzonelli I diritti d’autore e una parte del ricavato ottenuto dalla vendita di questo libro verranno devoluti ad associazioni di volontariato che operano per il sostegno dei soggetti disabili e delle loro famiglie.

A cura di Piero Bertolaso Brisotto e Giammatteo Rizzonelli | Maggioli Editore 2022

I dettagli dell’assegno anziani di assistenza 2025

Gli 850 euro mensili riconosciuti quale quota aggiuntiva vengono definiti come un assegno di assistenza, finalizzato all’acquisto di servizi, per promuovere il progressivo potenziamento delle prestazioni assistenziali per il sostegno alle persone anziane non autosufficienti.

Grazie all’assegno di assistenza, come anticipato sopra, viene finanziato:

  • il costo sostenuto per i contratti aventi ad oggetto le prestazioni di quanti si occupano della cura dell’anziano (si pensi ai lavoratori domestici);
  • il costo dei servizi erogati dalle strutture dove la persona è presa in carico.

Decorrenza Assegno anziani 2025

La prestazione universale si caratterizza per essere riconosciuta come misura sperimentale dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026.
L’erogazione della PU è comunque subordinata al rispetto del limite di spesa massimo pari a 300 milioni.

Come sarà pagato

L’assegno di assistenza sarà erogato dall’Inps con liquidazione delle somme direttamente al soggetto beneficiario, in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa.

La Legge delega

Come anticipato, il decreto legislativo che istituisce la PU è adottato in attuazione della delega conferita dalla Legge 23 marzo 2023 numero 33.

Nello specifico, il Capo II della legge si occupa di “Deleghe al Governo in materia di politiche per l’invecchiamento attivo, la promozione dell’autonomia, la prevenzione della fragilità, l’assistenza e la cura delle persone anziane anche non autosufficienti”.

Articolo della Legge numero 33/2023Delega al GovernoTermine per adozione del decreto attuativo
Articolo 3Uno o più decreti legislativi finalizzati a definire a definire la persona anziana e a promuoverne la dignità e l’autonomia, l’inclusione sociale, l’invecchiamento attivo e la prevenzione della fragilità, anche con riferimento alla condizione di disabilitàEntro il 31 gennaio 2024
Articolo 4Uno o più decreti legislativi finalizzati a riordinare, semplificare, coordinate e rendere più efficaci le attività di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti, anche attraverso il coordinamento e il riordino delle risorse disponibili, nonché finalizzati a potenziare progressivamente le relative azioni, in attuazione della Missione 5, componente 2, riforma 2 del Pnrr
Articolo 5Uno o più decreti legislativi finalizzati ad assicurare la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine per le persone anziane e per le persone anziane non autosufficienti

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