Scadenze 30 giugno 2023: dall’Irpef alla Rottamazione. Elenco adempimenti

Redazione 30/06/23
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La fine del mese di giugno prevede diversi adempimenti, non solo fiscali ma anche lavorativi, contributivi, o riguardanti misure di welfare. Tra le scadenze 30 giugno 2023 c’è sicuramente da ricordare il versamento dell’Irpef relativa alla Dichiarazione dei redditi, ma anche il termine per l’invio della dichiarazione IMU e per il versamento dei contributi per artigiani e commercianti sulla quota di reddito che eccede il minimale.

Alcune scadenze sono previste per la fine di giugno dalle rispettive normative di riferimento, mentre altre, come quella per accedere alla Rottamazione quater, sono state differite al 30 giugno dopo delle deroghe.

Vediamo nei prossimi paragrafi tutte le scadenze previste per il 30 giugno 2023.

Indice

Scadenze 30 giugno 2023: Irpef

Il calcolo dell’Irpef per un determinato periodo d’imposta avviene in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi nel corso dell’anno successivo, a mezzo modello 730 o Redditi Persone Fisiche. In questa sede si sommano tutti i redditi imponibili a livello fiscale e si determina l’Irpef effettivamente a carico del contribuente. Quest’ultima dev’essere versata direttamente dall’interessato secondo un sistema di acconto (in una o due rate) e saldo. Ogni anno il contribuente versa il saldo dell’anno precedente (2022) e l’acconto relativo all’anno in corso (2023).

L’acconto Irpef 2023 è dovuto se l’imposta totalizzata l’anno precedente è superiore a 51,65 euro, una volta sottratte detrazioni, crediti d’imposta, ritenute ed eccedenze. L’acconto dev’essere versato all’Erario in una o due rate, in base a quello che è l’importo dovuto:

  • Un solo versamento, entro il 30 novembre 2023, se l’acconto è inferiore a 257,52 euro;
  • Due rate se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro.

In questa seconda ipotesi:

  • La prima rata di acconto è pari al 40% del totale e dev’essere versata entro il 30 giugno prossimo, con possibilità di proroga di 30 giorni e di rateizzare l’importo;
  • Il restante 60% dell’acconto (seconda rata di acconto) sarà dovuto entro il 30 novembre 2023, senza possibilità di proroga o rateizzo.

In via esclusiva per il 2023 il MEF ha previsto la proroga, per professionisti e imprese di minori dimensioni che esercitano attività per le quali sono approvati gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA), dei termini dei versamenti delle somme risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, IRAP e IVA, in scadenza al 30 giugno 2023, che potranno essere effettuati:

  • entro il 20 luglio 2023, senza alcuna maggiorazione;
  • entro il 31 luglio 2023, applicando una maggiorazione dello 0,40 per cento.

Altra proroga è infine prevista per i soggetti colpiti dall’alluvione dell’Emilia Romagna.

Scadenze 30 giugno 2023: altre scadenze fiscali

Altra scadenza relativa alla dichiarazione dei redditi è quella per gli eredi delle persone decedute nel 2022 o entro il 28 febbraio 2023, chiamati sempre entro la fine di giugno a inviare la dichiarazione dei redditi cartacea del contribuente deceduto.

Chi vuole richiedere l’esonero dal canone rai per il secondo semestre dell’anno dovrà inviare entro il 30 giugno la dichiarazione di non detenzione di un apparecchio televisivo.

Previsto inoltre il versamento, in unica soluzione o come prima rata, dell’imposta sostitutiva operata nella forma della cedolare secca, a titolo di saldo per l’anno 2022 e di primo acconto per l’anno 2023.

Scadenze 30 giugno 2023: Rottamazione quater

Il 30 giugno rappresenta anche l’ultimo giorno per aderire alla Rottamazione quater, la misura introdotta dalla Legge di bilancio 2023 che dà la possibilità ai contribuenti di accedere ad un piano di definizione agevolata per i debiti contenuti nei carichi avviati dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Sono i commi 231-252 dell’articolo 1 del testo della Manovra a dettarne le condizioni.

In sostanza i contribuenti che hanno a loro carico debiti iscritti a ruolo dal Fisco possono accedere anche quest’anno ad un piano di definizione agevolata, per pagare quanto dovuto in maniera un po’ meno traumatica. In questo modo si potrà regolarizzare la propria posizione fiscale, facendo pace con il fisco.

L’adesione alla Rottamazione quater dei debiti consente infatti di versare solo l’importo del debito residuo senza corrispondere le sanzioni, gli interessi, compresi quelli di mora, e l’aggio, mentre le multe stradali potranno essere definite senza il pagamento degli interessi, comunque denominati, e dell’aggio. Tutte le istruzioni per fare domanda sono disponibili nell’articolo dedicato.

Anche in questo caso è prevista una proroga per i soggetti colpiti dall’alluvione in Emilia Romagna, che potranno aderire entro il 30 settembre 2023.

Per avere una panoramica e capire bene tutte le possibilità di tregua fiscale introdotte nel 2023 LeggiOggi consiglia il libro Pace Fiscale 2023: una bussola per orientarsi nel mare di definizioni agevolate 2023 e capire bene quali debiti si possono chiudere e con quali agevolazioni.

Scadenze 30 giugno 2023: Dichiarazione IMU

Il prossimo 30 giugno i contribuenti interessati saranno chiamati a trasmettere la dichiarazione IMU di competenza non solo dell’anno 2022 ma altresì del 2021 a seguito dello slittamento della scadenza originariamente prevista lo scorso 31 dicembre. L’obbligo di invio della dichiarazione IMU ricorre nei casi in cui sono intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni già presentate, nonché nelle ipotesi in cui si sono verificate variazioni che non sono, comunque, conoscibili dal Comune.

Per approfondire gli adempimenti fiscali e tributari sugli immobili consigliamo l’e-book La tassazione degli immobili 2023

Scadenze 30 giugno 2023: domanda ANF

Con l’introduzione dell’Assegno Unico, gli ANF (Assegni al nucleo familiare) non sono completamente andati in pensione, ma è stata modificata la platea di beneficiari che è ora ridotta ai nuclei familiari composti da:

  • il richiedente l’Assegno;
  • il coniuge non legalmente ed effettivamente separato o la parte di unione civile non sciolta da unione civile (legge 20 maggio 2016, n. 76);
  • i fratelli, le sorelle e i nipoti in linea collaterale del richiedente, minori di età o maggiorenni inabili, se orfani di entrambi i genitori e non aventi diritto alla pensione ai superstiti.

Per ricevere il pagamento degli Assegni al nucleo familiare dal 1° luglio 2023 al 30 giugno 2024 ci si deve accertare di avere inviato domanda entro venerdì 30 giugno 2023. Questa deve essere infatti presentata per ogni anno a cui si ha diritto.

La modalità di invio domanda dipende dalla tipologie di dipendente che la deve trasmettere:

  • dipendenti di aziende private non agricole: la domanda deve essere presentata direttamente all’INPS esclusivamente online attraverso il servizio dedicato o tramite i servizi offerti dagli enti di patronato;
  • dipendenti di aziende private agricole (OTI): La domanda deve essere presentata al datore di lavoro con il modello ANF/DIP (SR16) cartaceo.

Scadenze 30 giugno 2023: Bonus asilo nido

Spostato al 30 giugno 2023 il termine per inviare gli allegati con le spese effettuate nell’ambito del bonus asilo nido. La proroga è rivolta a chi ha presentato domanda nel 2022 e doveva presentare all’Inps i documenti delle spese effettuate per le rette dell’asilo entro il 1° aprile 2023.

Il contributo, infatti, viene erogato dietro presentazione della documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle singole rette (sono esclusi dal contributo i servizi integrativi come, ad esempio, ludoteche, spazi gioco, pre-scuola, ecc.) e non può eccedere la spesa sostenuta. La proroga è stata comunicata dall’Inps con il Messaggio numero 1346 dell’11 aprile scorso.

La documentazione può essere allegata esclusivamente online, tramite il servizio web “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione” (in cui è presente la funzione “Allega documenti”), disponibile sul sito dell’Istituto www.inps.it, o da dispositivo mobile attraverso il servizio “Bonus nido” nell’app “INPS mobile”.

Scadenze 30 giugno 2023: contributi artigiani e commercianti

Sempre il 30 giugno è prevista un’importante scadenza relativa al versamento dei contributi per artigiani e commercianti. Il contributo IVS dovuto da artigiani e commercianti:

  • È calcolato sulla totalità dei redditi d’impresa denunciati ai fini Irpef (e non soltanto su quello derivante dall’attività che dà titolo all’iscrizione nella gestione di appartenenza);
  • È rapportato ai redditi d’impresa prodotti nello stesso anno al quale il contributo si riferisce (di conseguenza, per i contributi anno 2023, si assumono i redditi 2023 da denunciare all’Erario nel 2024).

Di conseguenza, qualora la somma dei contributi sul minimale e di quelli a conguaglio versati alle scadenze ordinarie sia inferiore a quanto dovuto sulla totalità dei redditi d’impresa realizzati nel 2023, l’interessato è tenuto a farsi carico di un ulteriore contributo a saldo, da corrispondere entro i termini di pagamento delle imposte sui redditi delle persone fisiche. Tutte le istruzioni per il calcolo e le scadenze relative ai contributi sono disponibili nell’articolo di approfondimento.

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