Bonus Asilo nido: slitta al 30 giugno il termine per l’invio spese 2022

Chiara Arroi 12/04/23
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Slitta al 30 giugno 2023 il termine per inviare gli allegati con le spese effettuate nell’ambito del bonus asilo nido. La proroga è rivolta a chi ha presentato domanda nel 2022 e doveva presentare all’Inps i documenti delle spese effettuate per le rette dell’asilo entro il 1° aprile 2023.

La proroga è stata comunicata dalla stessa Inps con il Messaggio numero 1346 dell’11 aprile.

Niente paura, perché ora questa deadline è stata spostata in avanti, precisamente al prossimo 30 giugno, che sarà l’ultimo giorno per presentare le ricevute relative ai pagamenti delle rette (non allegate all’atto della domanda).

Cosa significa questa comunicazione dell’Inps? Cosa devono fare i genitori con figli/e all’asilo nido? Cosa significa invio delle rette scolastiche? Ecco in breve l’iter per beneficiare del bonus asilo nido e gli step da seguire in merito all’invio delle spese sostenute, per le domande dell’anno 2022.

Indice

Bonus asilo nido: chi può chiederlo

Prima di scendere nel dettaglio della proroga, ricordiamo che nel 2016 è stato introdotto un contributo per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati. Si tratta del famoso bonus asilo nido.

Come spiegato nel messaggio Inps, la domanda di contributo per il pagamento delle rette del nido deve essere presentata dal genitore che sostiene l’onere indicando le mensilità relative ai periodi di frequenza scolastica, compresi tra gennaio e dicembre, per le quali si intende ottenere il beneficio.

Il contributo viene erogato dietro presentazione della documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle singole rette (sono esclusi dal contributo i servizi integrativi come, ad esempio, ludoteche, spazi gioco, pre-scuola, ecc.) e non può eccedere la spesa sostenuta.

La Legge in questione riguarda l’articolo 1, comma 355, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, e consente ai genitori di figli che frequentano gli asili nido, di beneficiare di un contributo per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.

Bonus asilo nido 2023: importi erogati

L’importo massimo erogato ha subito negli anni un aumento. Se la Legge del 2016 prevedeva un massimo di 1.000 euro, nel 2020 l’importo è salito a 3 mila euro. Questo viene comunque calcolato in base all’ISEE minorenni) in corso di validità allegato alla domanda. Per essere più precisi:

  • un massimo di 3.000 euro (dieci rate da 272,73 euro e una da 272,70 euro), nell’ipotesi di ISEE minorenni in corso di validità fino a 25.000 euro;
  • un massimo di 2.500 euro (dieci rate da 227,27 euro e una da 227,30 euro) con ISEE minorenni da 25.001 euro fino a 40.000 euro;
  • un massimo di 1.500 euro (dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro) nelle seguenti ipotesi: ISEE minorenni oltre la predetta soglia di 40.000 euro, assenza di ISEE minorenni, ISEE con omissioni e/o difformità dei dati del patrimonio mobiliare e/o dei dati reddituali autodichiarati, ISEE discordante.

Come viene pagato il bonus asilo nido

E’ importante sapere che per ricevere il contributo nido un genitore deve allegare e trasmettere all’Inps la documentazione sull’avvenuto pagamento delle singole rette di frequenza. Senza questa non ci sarà alcun accredito di bonus.

Ecco perché è importante il messaggio Inps che proroga il termine di invio di questi documenti.

Bonus asilo nido: invio spese entro il 30 giugno

Come anticipato, con il Messaggio Inps 1346 dell’11 aprile l’Inps ha prorogato la deadline per inviare gli allegati delle spese sostenute dai genitori per le rette degli asili nido dei propri figli.

La prima scadenza era fissata al 1° aprile. Ora i genitori avranno più tempo, perché la nuova scadenza di invio è il 30 giugno 2023. Entro questa data, i genitori che hanno fatto domanda di bonus nido nel 2022, riferita alle mensilità comprese tra gennaio 2022 e dicembre 2022, devono trasmettere all’Inps le ricevute corrispondenti ai pagamenti delle rette (non allegate all’atto della domanda).

Bonus asilo nido: come inviare le ricevute di spesa

Affinché la domanda di bonus venga accolta dall’Inps, la documentazione (ricevuta, fattura quietanzata, bollettino bancario o postale o, per gli asili nido aziendali, attestazione del datore di lavoro o dell’asilo nido dell’avvenuto pagamento della retta o trattenuta in busta paga) deve contenere le seguenti informazioni:

  • denominazione e Partita Iva dell’asilo nido,
  • codice fiscale del minore,
  • mese di riferimento,
  • estremi del pagamento o quietanza di pagamento,
  • nominativo del genitore che sostiene l’onere della retta.

Nel caso in cui la suddetta documentazione sia riferita a più mesi di frequenza, la stessa deve essere allegata a ogni mese a cui si riferisce. Se, invece, per lo stesso mese si è in possesso di più ricevute, queste dovranno essere inviate in un unico file.

La documentazione può essere allegata esclusivamente online, tramite il servizio web “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione” (in cui è presente la funzione “Allega documenti”), disponibile sul sito dell’Istituto www.inps.it, o da dispositivo mobileattraverso il servizio “Bonus nido” nell’app “INPS mobile”.

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(Foto di copertina: istock/Nadezhda1906)

Chiara Arroi