Pensione di cittadinanza 2019: a chi spetta, importo, domanda

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Tutto pronto per l’entrata in vigore della Pensione di cittadinanza 2019. Presto verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il c.d. “decretone” che introdurrà – oltre al Reddito di cittadinanza (RdC), anche la Pensione di cittadinanza che servirà per alzare i trattamenti previdenziali minimi. La nuova misura è rivolta a tutti quei pensionati che vivono sotto la soglia di povertà, che l’Istat ha stimato in 780 euro. Pertanto, chi riceve un assegno pensionistico al di sotto della predetta soglia, vedrà integrarsi il cedolino mensile fino a tale importo.

Ma quali sono i requisiti e le condizioni per ricevere la pensione di cittadinanza 2019? Bisogna fare un’apposita domanda per ricevere l’integrazione? Di quanto aumentano le pensioni? A che età si riceve la pensione di cittadinanza? Andiamo per ordine e vediamo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere sulla pensione di cittadinanza 2019.

Pensione di cittadinanza 2019: a chi spetta

Come appena specificato, tutti i pensionati che non superano il predetto importo, ossia che vivono in condizioni di assoluta povertà, riceveranno un’integrazione fino a 780 euro mensili. In pratica, da febbraio 2019, chi riceve ad esempio una pensione di 400 euro, riceverà 380 euro in più, per arrivare all’importo di 780 euro che è l’importo di povertà stabilita dall’Eurostat.

Per poter ricevere la pensione di cittadinanza è necessario:

  • essere titolare di una pensione inferiore a 780 euro mensili;
  • aver compiuto il 67esimo anno di età;

Consulta anche lo speciale Riforma pensione

Pensione di cittadinanza 2019: requisiti

Per quanto riguarda i requisiti reddituali e patrimoniali, è necessario essere in possesso di:

  • un valore dell’ISEE non superiore ad euro 9.360;
  • un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore ad euro 30.000;
  • un valore del patrimonio mobiliare, non superiore ad una soglia di euro 6.000, accresciuta di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di euro 10.000, incrementato di ulteriori euro 1.000 per ogni figlio successivo al secondo, nonché di ulteriori euro 5.000 per ogni componente con disabilità, come definita a fini ISEE;
  • un valore del reddito familiare, inclusivo dei trattamenti assistenziali percepiti, inferiore ad una soglia di euro 7.560 annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.

Inoltre, con riferimento al godimento di beni durevoli, nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario o avere piena disponibilità:

  • di autoveicoli immatricolati la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta;
  • di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc;
  • motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei due anni antecedenti;

fatti salvi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità.

Nessun componente, inoltre, deve essere intestatario a qualunque titolo o avente piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto.

Consulta lo speciale Legge di bilancio 2019

Pensione di cittadinanza 2019: quanto spetta

Come per il reddito di cittadinanza è bene fare attenzione come il tetto dei 780 euro mensili si riferisce al singolo pensionato: ciò significa che in caso di una coppia di anziani la soglia va aumentata a 1.032 euro, in quanto bisogna fare riferimento ai parametri alla scala decisa dall’OCSE per nuclei familiari più numerosi.

Quindi, se un singolo pensionato che vive da solo percepisce una pensione mensile di 550 euro, grazie alla nuova misura prevista dal nuovo governo vedrà integrarsi la pensione per un importo di 230 euro, ossia fino a 780 euro. Differenti sono i calcoli da fare nel caso in cui il pensionato vive in affitto.

Facciamo alcuni esempi pratici per comprendere meglio come si calcola la pensione di cittadinanza. Prendiamo il caso, ad esempio, di un pensionato titolare di assegno sociale (458 euro mensili) che vive da solo ed è in affitto. In tal caso, spetteranno:

  • 630 euro di integrazione;
  • più 150 euro di contributo per l’affitto;

pari complessivamente a 780 euro. Quindi si avrà un aumento di 322 euro

Se, invece, si considera una coppia di anziani, sempre senza casa (in affitto), spetteranno:

  • 882 euro di integrazione;
  • più 150 euro di affitto;

per un totale di 1.032 euro. Quindi si avrà un aumento di 574 euro mensili.

Pensione di cittadinanza 2019 Integrazione Contributo affitto Totale spettante Scala di equivalenza ISEE
1 componente over 67 senza casa 630 euro 150 euro 780 euro 1
2 componenti con più di 67 anni senza casa 882 euro 150 euro 1.032 euro 1,4

 

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Pensione di cittadinanza 2019: quali pensioni aumentano

La pensione di cittadinanza non spetta soltanto per le prestazioni di previdenza (pensione di vecchiaia, pensione anticipata, pensione di reversibilità, ecc.), ma anche per le prestazioni di assistenza (come ad esempio la pensione d’invalidità).

Riepilogando quindi, la pensione di cittadinanza riguarda:

  • le pensioni minime;
  • l’assegno sociale;
  • gli invalidi civili;
  • tutte le pensioni al di sotto di 780 euro, comprese le pensioni di reversibilità

Pensione di cittadinanza 2019: domanda

La pensione di cittadinanza ed il reddito di cittadinanza potranno essere richiesti attraverso le Poste, anche telematicamente, oppure rivolgendosi a un Caf convenzionato.

Sarà anche possibile presentare la richiesta del reddito e della pensione di cittadinanza, in futuro, assieme alla dichiarazione Isee.

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A fine anno e in extremis è stato dato il via libera definitivo da parte della Camera dei Deputati alla Legge di bilancio 2019. Questo nuovissimo ebook esamina le novità introdotte dalla Legge n. 145 del 30 dicembre 2018, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2018 ed entrata in vigore il 1° gennaio 2019. Il testo della legge risulta molto articolato, si va dal “saldo e stralcio” delle cartelle per i contribuenti in difficoltà, al taglio dei benefici fiscali per le imprese, al sostegno per investimenti e all’occupazione. Sono previste misure per le famiglie e per le pensioni. Prevista la cosiddetta “Flat Tax” al 15% per i contribuenti con ricavi o corrispettivi fino a 65.000 euro già dal 2019 e del 20% fino al 100.000, ma a partire dal 2020. Molte misure attendono tuttavia i necessari provvedimenti attuativi.Per il “pacchetto casa”, accanto alle ormai “tradizionali” detrazioni per gli interventi di recupero edilizio e risparmio energetico, si segnalano la proroga dell’agevolazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici e del bonus verde.   Viene introdotta una nuova imposta sostitutiva su lezioni private e ripetizioni e viene introdotta una imposta sui servizi digitali che sostituisce la web tax prevista dalla Legge di bilancio del 2018. Viene potenziato lo sport bonus, e vengono abrogate sia l’Ace (Aiuto alla crescita Economica) e l’Iri. Viene istituito il Fondo per il reddito di cittadinanza e il Fondo per la revisione del sistema pensionistico.

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Daniele Bonaddio

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