La Manovra 2019 è legge: tutte le misure approvate, punto per punto

Redazione 31/12/18
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La Manovra del cambiamento, targata Lege-5stelle, è legge di Stato. Finalmente, dopo polemiche, bagarre in Parlamento, accuse e promesse di adire le piazze fatte dalle opposizioni l’Italia ha la sua Legge di bilancio 2019, approvata in extremis, con 313 voti a favore e 70 voti contrari. Esercizio provvisorio evitato. Ed evitata anche la procedura di infrazione, anche se la Commissione europea ha promesso che vigilerà con attenzione sugli impegni e gli obiettivi e i vincoli di bilancio italiani e Moscovici che avverte “siete sorvegliati”.

Il provvedimento era stato modificato di corsa e all’ultimo, per evitare la procedura di infrazione europea, votato e approvato la notte del 22 dicembre in Senato, non senza polemiche e vere e proprie bagarre scatenatesi in Aula.

È innanzitutto la Manovra che introduce come legge le due misure bandiera di 5 stelle e Lega, quelle su cui il Governo si è giocato tutto, in Europa e con gli italiani: reddito di cittadinanza e Quota 100.

Il testo è stato pubblicato il 31 dicembre 2018 in Gazzetta ufficiale, ed è entrato in vigore il giorno successivo: il 1° gennaio 2019.

Scarica qui il testo integrale della Legge di bilancio 

Vediamo tutte le misure inserite in Manovra, approvate e quindi in vigore dall’alba del nuovo anno.

Manovra 2019: come è strutturato il testo

Il disegno di legge di bilancio nella sua versione definitiva, si compone di 19 articoli. Il primo articolo, composto da 1.143 commi, contiene le norme; mentre i restanti 18 articoli contengono gli stati di previsione e la clausola di entrata in vigore. Con appositi decreti legge nasceranno nel nuovo anno e si tradurranno in norme le due misure chiave volute dal governo giallo-verde: reddito di cittadinanza e riforma della legge Fornero con l’introduzione di quota 100. Queste entreranno in vigore tra la fine di marzo e l’inizio di aprile.

Consulta lo speciale Legge di bilancio 2019

Manovra 2019: Reddito di cittadinanza e Quota 100

La dote per pensioni e reddito di cittadinanza si riduce dai 9 miliardi annui previsti in origine, a 7,1 miliardi (nel 2019), che diventano 8,055 miliardi (nel 2020) e 8,317 milioni a partire dal 2021. Il decreto con le misure nel dettaglio è atteso dopo la manovra, a metà gennaio. Solo allora si conosceranno in dettaglio le modalità di attuazione di queste due misure centrali.

Consulta qui gli speciali Quota 100 e Reddito di cittadinanza 

Manovra 2019: taglio pensioni d’oro e blocco indicizzazione

C’è anche il taglio pensioni d’oro dal 2019, oltre i 100mila euro lordi. Cinque fasce individuate: tra i 100mila e i 130 mila l’aliquota marginale di riduzione sarà del 15%, che salirà al 25% per la fascia 130mila-200mila e ancora al 30% per le pensioni fra i 200mila e i 350mila. Per le pensioni fra i 350mila e i 500mila l’asticella sale al 35% e oltre i 500mila euro arriverà al 40%. La misura sarà in vigore per cinque anni.

Inoltre, è previsto il congelamento dello schema di indicizzazione dei trattamenti pensionistici più elevati. Per 3 anni sarà tagliato l’adeguamento delle pensioni oltre i 1.522 euro al mese (3 volte il minimo). L’indicizzazione piena ci sarà solo per le pensioni fino a 1.522 euro.

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Manovra 2019: web tax

Arriva poi l’imposta al 3% sui servizi digitali per le imprese che realizzano profitti online, forniscono pubblicità e trasmissione di dati. Si applica ai ricavi ‘ovunque realizzati’ delle aziende che ‘hanno un ammontare complessivo di ricavi non inferiore a 750 milioni e che hanno un ammontare di ricavi derivanti dalla prestazione di servizi digitali non inferiore a 5,5 milioni di euro’.

Manovra 2019: ecotassa e bonus auto

Arrivano gli incentivi per l’acquisto di automobili poco inquinanti, ibride o elettriche fino a 50mila euro. In via sperimentale, a chi acquista un veicolo e lo immatricola in Italia, dal 1 marzo 2019 al 31 dicembre 2021, è riconosciuto un bonus:

  • Nel caso di rottamazione va dai 2.500 ai 6.000 euro;
  • Senza rottamazione va dai 1.500 ai 4.000 euro.

Sull’ecotassa 2019 invece sono salve le utilitarie. Si pagheranno:

  • 100 euro per le macchine che inquinano da 161 a 175 grammi di CO2 per chilometro percorso,
  • 600 euro dai 176 ai 200 grammi di CO2 per km, 2mila euro da 201 a 250 grammi di CO2, e
  • 500 euro per soglie superiori a 250 grammi di CO2.

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Manovra 2019: Imu su capannoni

La deducibilità Imu per i capannoni industriali rimane invece al 40 per cento. Nonostante le dichiarazioni del vicepremier Luigi Di Maio avessero rivelato la volontà di portarle al 50 per cento, nel maxi-emendamento la soglia poi è rimasta al 40.

Manovra 2019: pace fiscale con limiti Isee

Approvata poi la possibilità di sanare i debiti con il fisco (affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017), sia per persone fisiche che per i contributi dovuti dagli iscritti alle casse previdenziali professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi dell’Inps. L’unico vincolo è la «grave e comprovata situazione di difficoltà economica», da accertare con Isee e reddito del nucleo familiare non superiore a 20mila euro. Si chiuderà il contenzioso, senza sanzioni, pagando capitale e interessi in queste percentuali:

  • al 16% se l’Isee del nucleo familiare non supera gli 8.500 euro;
  • 20% per Isee da 8.500 a 12.500 euro;
  • 35% per Isee oltre i 12.500 euro.

Manovra 2019: taglio contributi Inail per aziende

È prevista la riduzione del cuneo fiscale, realizzato con il taglio delle tariffe Inail che le aziende devono versare per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni. Questo taglio vale 600 milioni. Un taglio che solo per il 2019 si attesta a 410 milioni, salendo poi a 525 milioni nel 2020 e 600 milioni a partire dal 2021.

Manovra 2019: blocco assunzioni pubblica amministrazione

Stop ai nuovi ingressi nella Pubblica amministrazione centrale fino al 15 novembre e proroga per tutte le graduatorie dei concorsi pubblici.. Dall’anno prossimo, le graduatorie resteranno in vigore per tre anni, dal giorno dell’approvazione.

Manovra 2019: rimborsi ai risparmiatori truffati

Arriva un automatismo per i rimborsi dei risparmiatori coinvolti nelle crisi bancarie scoppiate tra il 16 novembre del 2015 e il 1° gennaio 2018. Gli interessati dovranno fare domanda al ministero dell’Economia: 30% di rimborso sui prezzi di acquisto per gli azionisti, fino al 95% per gli obbligazionisti subordinati. Viene stabilito un tetto massimo 100mila euro e viene inoltre data la priorità nel rimborso a chi ha un Isee inferiore a 35mila euro nel 2018.

Manovra 2019: cambia l’alternanza scuola lavoro

L’alternanza scuola-lavoro si chiamerà “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” e vengono dimezzati i fondi (da 100 milioni l’anno si passa a circa 50), con una riduzione drastica (come aveva in precedenza annunciato dal ministro Bussetti) delle ore minime da trascorrere in alternanza, che nei licei scendono da 200 ad almeno 90.

Manovra 2019: clausola di salvaguardia Iva

Le clausole di salvaguardia Iva, cioè gli eventuali aumenti che potrebbero toccare il Paese, necessarie per rassicurare Bruxelles, sono state congelate per il 2019, ma anche aumentate al rialzo per gli anni successi. Tutto questo potrebbe tradursi in una vera batosta per le famiglie italiane, se negli anni successivi non si riuscisse a rispettare gli accordi presi con l’Ue. Con queste nuove clausole, nel 2020 gli aumenti ammonteranno a 23 miliardi di euro, mentre nel 2021 e 2022 saranno di 29 miliardi, con l’aliquota ordinaria che dovrebbe passare dal 22% al 25,2% nel 2020, e al 26,5% nei due anni successivi.

Manovra 2019: seggiolini auto

Un milione di euro anche per il 2020, e non solo per il 2019, per gli incentivi all’acquisto di seggiolini per auto dotati di dispositivi antiabbandono.

Manovra 2019: Sconto Ires al terzo settore

Viene eliminato lo sconto Ires a favore del terzo settore. L’imposta per gli enti del no profit passa dal 12 al 24%. Norma che ha fatto letteralmente esplodere di rabbia gli enti del volontariato. Proteste che hanno sortito l’effetto del dietrofront: il governo, a seguito delle proteste trasversali generate dalla norma, ha annunciato che l’inasprimento del prelievo sarà rivisto in uno dei provvedimenti da adottare a inizio del prossimo anno.

Manovra 2019: stangata sulle tasse locali

Stangata in arrivo per cittadini e imprese. Secondo la Cgia dal 2019 gli italiani rischiano di pagare almeno 1 miliardo in più, a seguito della rimozione del blocco delle aliquote dei tributi locali introdotta nella manovra di Bilancio.

Manovra 2019: cambiano congedo maternità e paternità

Cambiano il congedo di maternità e di paternità. Le neo mamme potranno restare al lavoro fino al nono mese di gravidanza (se il certificato del medico ne attesterà questa possibilità), mentre i papà hanno diritto a 5 giorni di congedo parentale. Sale inoltre il bonus per gli asili nido, da 1.000 euro a 1.500 euro.

Manovra 2019: flat tax per pensionati

Tasse al 7% per i pensionati che vivono all’estero e che si trasferiscono al sud. Le persone titolari di redditi da pensione di fonte estera di accedere a un’imposta sostitutiva sui redditi se trasferiscono la propria residenza in una città con popolazione non superiore a 20.000 abitanti e collocata in una delle seguenti regioni: Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia.

Manovra 2019: riduzione premi Inail per imprese

C’è un parziale taglio del costo del lavoro per le aziende, attraverso la riduzione dei premi Inail, per un ammontare pari a 410 milioni nel 2019, 525 milioni nel 2020 e 600 milioni nel 2021.

Manovra 2019: Irap e Ires

Previsti anche l’azzeramento del credito d’imposta per i beni strumentali nuovi; abrogazione del credito d’imposta Irap; stop alle agevolazioni Ires per gli enti non commerciali (misura che colpisce in particolare la Chiesa e il terzo settore).

Manovra 2019: stretta sui giochi

Aumenta il prelievo nel settore dei giochi attraverso un rialzo del Preu e la riduzione delle percentuali minime di pay-out.

Manovra 2019: proroga bonus cultura 18enni

Viene anche prorogata la card cultura a tutti i ragazzi che compiono 18 anni nel 2019 con un limite massimo di spesa di 240 milioni di euro. Il bonus sarà assegnato in base all’Isee della famiglia

 

 

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