Le parole del cantante invocano risultati politici “immediati e non a lunga scadenza”, quel che serve ora all’Italia, rivela Celentano, è “qualcosa di solido e concreto”, qualcosa insomma che si possa “vedere con la luce dei nostri occhi (…) ancor prima che le elezioni ci dividano”. Soltanto allora sarà opportuno per il Molleggiato nazionale “fare il tanto atteso confronto fra i politici, compreso Grillo”. I cambiamenti ai quali auspica Celentano fanno primario riferimento alla devastate opera di cementificazione e mal costruzione che ha caratterizzato le azioni di “malgoverno” degli ultimi anni. Celentano parla anche di sentimenti di sfiducia e pessimismo, segnali di un malessere sociale cresciuto e fomentato da provvedimenti iniqui e promesse fasulle.
La posizione del Molleggiato è, sì, di rottura rispetto alle coalizioni partitiche tradizionali, ma comunque aperta verso l’appoggio, anche se limitato, al centrosinistra. In Lombardia infatti Celentano promuove l’avvocato Umberto Ambrosoli, candidato civico, sorretto da un ampia intesa di centro-sinistra. “Anche Ambrosoli non ha esperienza di governo -prosegue nella lettera il cantante-, ma dobbiamo votare per lui se vogliamo che le cose cambino, perché lui è il nuovo”. Proprio la Regione lombarda secondo Celentano rimane “il grande punto di riferimento per tutta l’Italia”, e il candidato democratico sarebbe dunque “l’uomo giusto”. “Io -conclude infine il cantautore- mi fido di lui e con lui mi piacerebbe intrattenermi in una conversazione interessante su quella che sarà ‘la grande prateria Lombarda“.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento