Nuovo Bonus assunzione giovani 2024: soglie, sgravi e requisiti di accesso

Il decreto in Gazzetta ufficiale

Paolo Ballanti 08/05/24
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In vigore il nuovo bonus assunzione giovani 2024. Il Consiglio dei ministri riunitosi lo scorso 30 aprile ha approvato un decreto legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione.

Il testo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 7 maggio 2024 numero 105 e in vigore dal giorno successivo, è “volto a realizzare la riforma della politica di coesione che è stata inserita nell’ambito della revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, stando al comunicato stampa pubblicato su “governo.it”.

Il Decreto-legge 7 maggio 2024 numero 60 (ribattezzato DL Coesione) non manca tuttavia di contemplare una serie di interventi destinati a rafforzare l’occupazione “delle categorie di lavoratori più svantaggiati e in generale nel Mezzogiorno”.

Tra le misure degne di nota figura, all’articolo 22, l’introduzione di un bonus assunzione giovani, che abbatte la contribuzione a carico dei datori di lavoro per un biennio.

Analizziamo la novità in dettaglio.

Indice

Bonus assunzione giovani per datori di lavoro privati

Al fine di incrementare l’occupazione giovanile stabile, il Decreto Coesione riconosce (articolo 22) un esonero contributivo ai datori di lavoro privati che, dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025, assumono personale non dirigenziale con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato (o effettuano la trasformazione del contratto di lavoro subordinato da tempo determinato a tempo indeterminato).

Fermi restando i principi generali di fruizione degli incentivi, di cui all’articolo 31 del Decreto legislativo 14 settembre 2015 numero 150, l’esonero spetta ai datori di lavoro che, nei sei mesi precedenti l’assunzione, non hanno proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi, ai sensi della Legge 23 luglio 1991, numero 223, nella medesima unità produttiva.  

Importo e durata dell’esonero per l’assunzione di giovani

La misura in parola riconosce al datore di lavoro che procede all’assunzione a tempo indeterminato, l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a suo carico, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail.

Il datore di lavoro può legittimamente fruire dello sgravio per un periodo massimo di 24 mesi.

Nonostante l’esonero intervenga sui contributi a carico del datore di lavoro, il dipendente interessato non subisce alcuna penalizzazione in termini di diritto e misura della pensione. Il DL Coesione dispone infatti che resta “ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche” (articolo 22, comma 1).

Bonus assunzione giovani per Under 35

L’agevolazione contributiva spetta a fronte dell’assunzione a tempo indeterminato di soggetti che:

  • non abbiano compiuto 35 anni di età, alla data dell’assunzione incentivata;
  • non siano mai stati occupati a tempo indeterminato.

Il citato articolo 22, comma 2, precisa che non sono ostative alla spettanza della misura le ipotesi di “precedente assunzione con contratto di lavoro di apprendistato non proseguito come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato”.   

Rapporti di lavoro esclusi dal bonus assunzione

Sono esclusi dall’ambito di operatività dello sgravio i rapporti di:

Soglie di spettanza dell’esonero

L’ammontare dei contributi non dovuti dal datore di lavoro, grazie all’operatività dello sgravio, non può comunque eccedere la soglia massima mensile pari a 500,00 euro per singolo lavoratore.

L’esonero è altresì subordinato alla capienza delle risorse pubbliche pari a:

  • 34,4 milioni di euro per l’anno 2024;
  • 458,30 milioni di euro per l’anno 2025;
  • 682,50 milioni di euro per l’anno 2026;
  • 254,10 milioni di euro per l’anno 2027;

oltre che al rispetto delle procedure, dei vincoli territoriali e dei criteri di ammissibilità previsti dal Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021/2027.

Da notare che l’attività di monitoraggio sul rispetto del limite di spesa è affidata all’Inps.  

Bonus assunzione giovani con esonero maggiorato

Al fine di sostenere lo sviluppo occupazionale della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno ZES, e di contribuire alla riduzione dei divari territoriali, lo sgravio, ferme restando le condizioni sopra citate, è riconosciuto ai datori di lavoro privati che assumono in una sede o unità produttiva ubicata nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, nel limite massimo di importo pari a 650 euro su base mensile per ciascun lavoratore.

Fruizione parziale dell’agevolazione

L’esonero, tanto ordinario quanto maggiorato, spetta altresì “con riferimento ai soggetti che alla data dell’assunzione incentivata sono stati occupati a tempo indeterminato alle dipendenze di un diverso datore di lavoro che ha beneficiato parzialmente dell’esonero” (articolo 22, comma 4).

Revoca dell’esonero

Incorre nella revoca dell’esonero (e nel recupero del beneficio già fruito) il datore di lavoro che licenzia per giustificato motivo oggettivo il lavoratore assunto con lo sgravio ovvero un dipendente impiegato con la stessa qualifica nella medesima unità produttiva.

La revoca opera a fronte dei licenziamenti per GMO effettuati nei sei mesi successivi l’assunzione incentivata.

Cumulabilità con altri sgravi

L’esonero in argomento:

  • non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente;
  • è compatibile, senza alcuna riduzione, con la maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni, di cui all’articolo 4 del Decreto legislativo 30 dicembre 2023 numero 216.

Il decreto attuativo del bonus assunzione giovani

Le modalità attuative dell’esonero sono subordinate all’adozione di un apposito Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.
Da ultimo, l’efficacia delle disposizioni sullo sgravio giovani è subordinata, ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, all’autorizzazione della Commissione UE.

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Foto copertina: istock

Paolo Ballanti