Festività 25 aprile 2024 in busta paga: regole e impatto sullo stipendio

Paolo Ballanti 22/04/24
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Avvicinandoci alla festività 25 aprile, molti lavoratori si chiedono che impatto avrà questo sulla busta paga del mese di competenza.

Iniziamo col dire che la normativa italiana tutela il diritto del lavoratore di non svolgere, nel corso delle giornate festive, la prestazione manuale e / o intellettuale per cui è stato assunto, mantenendo comunque il diritto alla retribuzione.

La Legge numero 260/1949 considera giorni festivi, oltre a tutte le domeniche, il:

  • Primo giorno dell’anno;
  • 6 gennaio (Epifania);
  • 25 aprile (Liberazione);
  • Lunedì dopo Pasqua;
  • 1° maggio;
  • 2 giugno;
  • 15 agosto;
  • 1° novembre;
  • 8 dicembre;
  • 25 dicembre;
  • 26 dicembre.

Nel corso del mese di aprile, sulla base dell’elenco citato, giovedì 25 è da considerarsi festivo.

Analizziamo quindi in dettaglio che effetto ha il 25 aprile in termini di elaborazione del cedolino paga.

Indice

Festività lavorata o non lavorata?

Le conseguenze in busta paga legate alle festività sono diverse a seconda che la stessa sia o meno lavorata.

Come anticipato, nei giorni festivi il dipendente ha diritto di astenersi dal lavoro senza per questo essere penalizzato dal punto di vista retributivo.
Da ciò consegue che le festività sono economicamente a carico dell’azienda, attraverso il riconoscimento di un’apposita voce di paga in cedolino.
In deroga a quanto appena descritto lo svolgimento della prestazione nella giornata del 25 aprile è subordinato ad uno specifico accordo tra azienda e dipendente.

L’accordo in questione, come affermato dal Ministero del Lavoro con la Risposta ad Interpello del 10 luglio 2009 numero 60, può essere raggiunto anche in sede di contrattazione collettiva.

Al contrario, eventuali provvedimenti del datore di lavoro, aventi ad oggetto lo svolgimento della prestazione nelle giornate festive sono, in assenza di accordo del lavoratore, da considerarsi nulli.

Festività 25 aprile non lavorata: attenzione al tipo di retribuzione

In caso di festività del 25 aprile non lavorata, gli effetti in busta paga sono diversi a seconda del tipo di retribuzione applicata al dipendente.

Nello specifico, se trattasi di:

  • dipendenti con paga fissa mensile (detti anche mensilizzati);
  • dipendenti pagati ad ore.

Leggi anche > Festività di dicembre: come vengono registrate in busta paga

Dipendenti con retribuzione fissa mensile
I dipendenti mensilizzati ricevono un compenso lordo calcolato a prescindere dalle ore lavorate nel singolo (mese) periodo di paga, eccezion fatta per:

  • determinate assenze che, essendo non retribuite, non comportano l’erogazione della retribuzione;
  • assenze economicamente a carico di Inps ed Inail, il cui importo è diverso rispetto alla retribuzione dei periodi lavorati;
  • prestazioni di lavoro straordinario o supplementare che, essendo aggiuntive rispetto alle ore ordinarie previste dal contratto, beneficiano di particolari maggiorazioni retributive previste dal Ccnl applicato;
  • altre somme aggiuntive, previste dalla legge e / o dalla contrattazione collettiva / individuale.

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Dipendenti pagati ad ore
I dipendenti pagati ad ore ricevono un compenso calcolato moltiplicando la retribuzione oraria per le ore lavorate e quelle che, pur essendo assenze, sono comunque retribuite (come accade per ferie e permessi).

Fanno eccezione a quanto descritto:

  • le ore di assenza per le quali la copertura economica è a carico di Inps ed Inail, trattandosi di eventi per i quali operano regole particolari di calcolo;
  • assenze non retribuite che, in quanto tali, vengono evidenziate in cedolino unicamente a scopo figurativo.

Festività non lavorata: dipendenti con paga fissa mensile

I dipendenti con paga fissa mensile non riceveranno alcun compenso aggiuntivo legato alla festività infrasettimanale del 25 aprile.

La ragione è legata al fatto che la retribuzione mensile è già da intendersi comprensiva delle somme che, nel corso dell’anno, spettano al dipendente a titolo di festività.

In tal caso quindi i dipendenti troveranno in cedolino la voce per festività goduta ma esclusivamente figurativa, senza alcun impatto sul calcolo del netto da pagare.

Fanno eccezione alla regola appena descritta le festività cadenti di domenica, per le quali spetta una quota aggiuntiva di retribuzione. Questo, tuttavia, non è il caso del 25 aprile, trattandosi di un giovedì.

Festività non lavorate: dipendenti pagati ad ore

 A differenza dei lavoratori mensilizzati, i dipendenti pagati ad ore hanno diritto di ricevere in busta paga una somma a titolo di festività goduta del 25 aprile retribuita.

La somma in questione, al pari di altre voci retributive, ha impatto sul calcolo dei contributi previdenziali ed assistenziali, delle ritenute fiscali a titolo di Irpef ed addizionali, nonché del netto da liquidare al dipendente.

Di conseguenza, in cedolino sarà presente una voce a titolo di festività goduta, quale risultato della moltiplicazione tra:
retribuzione oraria * ore a titolo di assenza per festività.

Festività 25 aprile lavorata

In caso di festività lavorata, oltre agli effetti in busta paga sopra descritti, rispettivamente, per i dipendenti mensilizzati e quelli pagati ad ore (festività figurativa nella prima ipotesi e festività retribuita nell’altra) spetta, in alternativa:

  • compenso a titolo di supplementare o straordinario, con le maggiorazioni previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro applicato;
  • riconoscimento della sola maggiorazione per lavoro festivo (sempre nella misura disciplinata dal Ccnl) se è previsto un riposo compensativo in altra giornata.

La scelta sul trattamento da applicare spetta al datore di lavoro, di norma nel rispetto delle prassi / consuetudini aziendali. Non è escluso tuttavia che sul punto operino disposizioni (che il datore di lavoro è chiamato a rispettare) derivanti dalla contrattazione collettiva o da accordi aziendali con le rappresentanze sindacali.

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