Bonus Casa Ecobonus: guida agli incentivi ristrutturazione edilizia 2017, le novità

Redazione 06/02/17
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Bonus casa 2017. La Legge di Stabilità 2017 ha rinnovato le precedenti detrazioni fiscali per ristrutturazioni, acquisto di arredi e miglioramento dell’efficienza energetica. In alcuni casi, l’ammontare detraibile si è innalzato fino all’85%. Inoltre, sono stati inseriti incentivi per la riqualificazione energetica e per gli adeguamenti antisismici.

Non prorogato, invece, il bonus mobili giovani coppie: introdotto nel 2016, permetteva ai giovani under 35, coniugati o conviventi, di detrarre ai fini Irpef il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili nuovi per la prima casa.

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Detrazioni fiscali ristrutturazioni 2017

Confermato il bonus ristrutturazioni sulla casa: la detrazione sull’Irpef è del 50%, sino ad un massimo di 96 mila euro, frazionata in 10 quote annuali dello stesso importo.

Possono ottenere il bonus ristrutturazione:

Bonus ristrutturazioni 2017: interventi incentivati

Ci sono requisiti specifici al fine di ottenere l’agevolazione fiscale. In particolare, gli interventi devono essere fatti all’interno di immobili già esistenti. Può trattarsi di opere di:

  • manutenzione ordinaria (solo per le parti comuni dell’edificio);
  • manutenzione straordinaria;
  • ristrutturazione edilizia;
  • recupero e risanamento conservativo.Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione, sono detraibili anche i costi di progettazione, le prestazioni professionali inerenti, le perizie ed i sopralluoghi.

Tuttavia, le opere agevolate devono inerire alle seguenti componenti dell’immobile:

  • impianto idraulico ed elettrico;
  • inferriate fisse;
  • soppalco;
  • pareti interne ed esterne;
  • scale ed ascensore;
  • cablatura;
  • porta blindata;
  • impianto di allarme;
  • allargamento porte e finestre;
  • pavimentazione esterna;
  • facciata ed intonaci esterni;
  • canna fumaria;
  • citofoni, videocitofoni e telecamere;
  • caldaia, caloriferi e condizionatori;
  • abbattimento delle barriere architettoniche;
  • balconi e verande;
  • box auto;
  • contenimento dell’inquinamento acustico (isolamento).

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Leggi: Tutto sulla detrazione 50% per la ristrutturazione 2017

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Manovra Finanziaria 2017 – Le novità in materia di edilizia, urbanistica e ambiente

Con l’approvazione in via definitiva della Manovra 2017 (Legge di Stabilità 2017) il 14 dicembre, Casa Italia è una realtà e diventa operativo il piano di messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico e privato. L’ebook passa in rassegna tutte le novità contenute nella Legge di Bilancio 2017 relative alle materie Edilizia, Urbanistica e Ambiente.Nel testo viene illustrato come cambiano le agevolazioni fiscali sulla casa (detrazione 50% per le ristrutturazioni, ecobonus 65% per l’efficienza energetica e bonus mobili) e le nuove detrazioni per i lavori in condominio e per l’adeguamento e il miglioramento antisismico degli edifici (Sisma Bonus).Sono passate in rassegna anche i contenuti della legge relativi alle infrastrutture: dalla difesa del suolo al recupero delle periferie, dall’abbattimento delle barriere architettoniche al monitoraggio delle opere e i piani di edilizia pubblica.Un intero capitolo è poi dedicato alle novità relative a diversi interventi di spesa: edilizia scolastica, bonifica Ilva, edilizia sanitaria, strade alpine e il nuovo programma per la mobilità sostenibile e per la rete di ciclovie e piste ciclabili.Lisa De Simone, Esperta in materia legislativa, si occupa di disposizioni normative e di giurisprudenza di interesse per il cittadino. Collabora da anni con Maggioli Editore, curando alcune rubriche on line di informazione quotidiana con particolare attenzione alle sentenze della Corte di Cassazione in materia condominiale.

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Proroga Bonus ristrutturazione 2017: cosa serve?

Al fine di ottenere lo sgravio fiscale, sarà necessario possedere alcuni documenti, quali:

  • fattura relativa alle spese sostenute;
  • bonifico parlante con causale del versamento, il numero e la data della fattura, i dati del richiedente la detrazione (anche diverso dall’ordinante), il codice fiscale del beneficiario.
  • dichiarazione di ristrutturazione da cui risulti una data di inizio lavori: a tal proposito, vale anche la comunicazione al Comune in cui è ubicato l’immobile, o di un titolo abilitativo comunale. Se invece per l’intervento fatto non era richiesta, sarà sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.

Eco Bonus 2017

Tra i nuovi incentivi sulla casa figura l’Eco Bonus, a miglioramento dell’efficienza energetica. Questo consiste nella detrazione Irpef del 65% dei costi sostenuti per migliorare le prestazioni energetiche di un immobile; la detrazione, anche in questo caso, deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo, sino a un limite massimo di:

  • 30mila euro, per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
  • 40mila euro, per le opere di riqualificazione dell’involucro di edifici esistenti, e per l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda (solare termico);
  • 100mila euro, per gli interventi di riqualificazione energetica globale.

Le componenti a cui possono riferirsi le opere di efficientamento energetico sono:

  • rivestimento termico alle porte d’ingresso e pannelli isolanti;
  • pompe di calore e impianti geotermici;
  • pavimento radiante;
  • impianto solare termico.

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Eco Bonus 2017: condominio

Qualora gli interventi di efficientamento energetico riguardino parti comuni condominiali, la detrazione sarà maggiore: questo sempre che il costo dell’intervento sia sostenuto tra il 1° gennaio 2017 ed il 31 dicembre 2021. Le detrazioni sono calcolate su un ammontare complessivo di spesa non superiore a 40mila euro, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.

In particolare, le percentuali di detrazione ammontano al:

  • 70%, per gli interventi che interessino l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo;
  • 75%, per interventi finalizzati a migliorare la prestazione energetica invernale o estiva.

Eco Bonus 2017: adempimenti

Nei casi di detrazione del 70 o del 75%, gli aventi diritto possono scegliere di cedere questo credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi o ad altri soggetti privati, esclusi gli istituti di credito e gli intermediari finanziari. Anche per accedere all’Eco bonus è necessario essere in possesso di determinati documenti:

      • fattura relativa alle spese sostenute;
      • bonifico parlante, con causale del versamento, il numero e la data della fattura, i dati del richiedente la detrazione (che può anche essere diverso dall’ordinante), il codice fiscale del beneficiario.

Per gli interventi più notevoli, come la riqualificazione globale, la coibentazione dell’ involucro e l’ isolamento dell’edificio, deve essere trasmessa la seguente ulteriore documentazione all’Enea (Agenzia Nazionale per L’Efficienza Energetica):

    • ape (attestato di prestazione energetica): deve essere redatto da un professionista abilitato e indipendente dalla ditta che esegue i lavori;
    • asseverazione: è la certificazione dei produttori necessaria per caldaie, finestre e infissi;
    • scheda informativa: è un documento che contiene i dati identificativi del soggetto, dell’immobile e la quantificazione del risparmio energetico conseguente all’intervento.

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Leggi: Detrazione 65% 2017, ecobonus riqualificazione energetica

DECRETO FISCALE 2017

Il 24 novembre 2016 è stato definitivamente convertito, con modificazioni, il Decreto-Legge n. 193 del 22/10/2016 recante “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili” (cd. Decreto fiscale 2017). Il provvedimento introduce importanti novità sulla riscossione delle entrate locali (soppressione di Equitalia, rottamazione del ruoli, ecc.) e in materia di comunicazioni IVA. L’e-book fornisce una prima lettura delle norme di maggior interesse per gli Enti Pubblici.

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Bonus mobili 2017: adempimenti

Scomparso il bonus mobili giovani coppie del 2016, resta solo quello relativo ad arredi e grandi elettrodomestici: le spese sostenute sono detraibili al 50% dall’Irpef, entro un limite massimo di spesa di 10.000 euro, da ripartire in 10 rate di pari importo; il bonus è cumulabile col bonus ristrutturazione.

È sempre necessaria una dichiarazione di ristrutturazione, cioè una comunicazione al Comune in cui è ubicato l’immobile, o un titolo abilitativo comunale, da cui risulti una data di inizio lavori. Ciò a meno che l’intervento non ne preveda l’obbligatorietà: sarà dunque sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’ atto di notorietà.

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Bonus mobili 2017

Per accedere al Bonus mobili 2017 è necessario essere in possesso dei seguenti documenti:

  • fattura relative alle spese sostenute;
  • bonifico parlante, indicante la causale del versamento, il numero e la data della fattura, i dati del richiedente la detrazione (che può anche essere diverso dall’ordinante), il codice fiscale del beneficiario.

Bonus mobili 2017: quali sono compresi nell’agevolazione?

Sono inclusi nel bonus i seguenti mobili:

 

  • grandi elettrodomestici (frigorifero, congelatore, lavastoviglie, forno, lavatrice, asciugatrice, tutti di classe non inferiore alla A+, tranne il forno, per il quale è sufficiente la classe A);
  • arredi di uso quotidiano (armadi, letti, sedie, tavoli, mensole, cassettiere…);
  • componenti della cucina (basi, credenze, etc.) e mobili contenitori per il bagno.

Sismabonus 2017

Sisma bonus è chiamata la nuova detrazione del 50% per le spese sostenute per gli interventi antisismici su edifici (adibiti ad abitazioni ed attività produttive) ubicati nelle zone 1 e 2 (zone sismiche ad alta pericolosità).

I costi devono essere sostenuti tra il 1° gennaio 2017 ed il 31 dicembre 2021; la detrazione deve essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo, a partire dall’anno di sostenimento delle spese. Fermo l’attuale limite massimo di spesa pari a 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno.

Se dall’intervento dipende la riduzione di rischio sismico, tale da declassare il rischio di una unità, la detrazione di imposta è elevata al 70% della spesa sostenuta. Se il declassamento è pari a due unità, ammonta all’80%.Tra le spese detraibili sono ricomprese, a decorrere dal 1° gennaio 2017, anche quelle effettuate per la classificazione e la verifica sismica degli immobili.

Per gli interventi di riduzione del rischio sismico realizzati su parti comuni condominiali, le detrazioni di imposta del 70% e dell’80% sono riconosciute rispettivamente nella misura del 75% e 85%.

Per il periodo 2017-2021, il beneficio fiscale è applicabile anche agli immobili situati nella zona sismica 3 (in cui possono verificarsi forti ma rari terremoti).

Redazione

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