Leggendo in dialetto veneto a-la Ghedini i lemmi dell’enciclopedia medica, il comico ha fornito la sua interpretazione satirica sulla “scelta” del malessere del Cavaliere per chiedere il legittimo impedimento, da cui son partite tutte le polemiche degli ultimi giorni.
“Ghedini ha spiegato che un fan di Berlusconi ha infilato un dito in un occhio durante un comizio: pensa a quelli a cui non è simpatico”, ha detto Crozza. Quindi, ha allargato il campo: “Oggi Alfano, Cicchitto e Gasparri sono andati al Quirinale per lamentarsi sui processi a Berlusconi. Napolitano quando li ha visti arrivare ha proposto uno scambio con i due marò”.
In studio, era presente Stefania Prestigiacomo, alla quale Crozza si è rivolto ricordando il canto dell’Inno d’Italia del parlamentari Pdl di fronte all’ingresso del palazzo di Giustizia di Milano: “Mi avete dato le stesse sensazioni di una risonanza magnetica”.
Quindi, anche lo showman si è lanciato nella “possibile” interpretazione dell’Inno di Mameli da parte di Antonio Razzi, il senatore del Pdl coinvolto nell’inchiesta per corruzione in seguito alla presunta compravendita di parlamentari che salvò il governo Berlusconi alla fine del 2010. Ma qui, lasciamo la sorpresa.
Infine, il Conclave: “La prima fumata nera? Erano i dossier”, punge un ironico Crozza che poi ha proseguito prevedendo che il nuovo Papa arriverà in fretta “perché padre Georg giovedì ha squash”. Da ultimo, una battuta anche su Nanni Moretti, che, dopo la profezia sul papa dimissionario, pare aver indovinato anche il finale del Caimano: “Ma è un regista o il polpo Paul?”
Guarda la copertina integrale di Maurizio Crozza a Ballarò, 12 marzo 2013
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