Finisce così il periodo transitorio concesso dal governo di Matteo Renzi lo scorso mese di giugno, quando la stragrande maggioranza dei Comuni italiani non aveva adottato la nuova regolamentazione per riscuotere l’imposta sul possesso – e sulla residenza – degli immobili.
Oggi, l’elenco sul sito del ministero dell’Economia sarà concluso: è infatti l’ultima giornata disponibile per la pubblicazione delle aliquote che regoleranno il gettito della Tassa sui servizi indivisibili nella prossima rata di ottobre.
Una scadenza straordinaria, concessa proprio dal governo per assicurare qualche mese di riflessione alle amministrazioni più distratte. Così il prossimo 16 ottobre, saranno chiamati a versare l’obolo della tassa sulla prima casa anche i cittadini residenti nei Comuni che a giugno si erano visti rimandare l’adempimento.
Chi manca all’appello
Ieri, erano ancora 500 gli enti che non avevano mancato la pubblicazione sul sito del ministero dell’Economia la delibera di approvazione con bollinatura del Consiglio comunale.
Nel complesso, il 16 giugno si era pagato in 2.187 comuni italiani, cioè in quelli che avevano recapitato la delibera al Mef entro la data stabilita nella legge finanziaria 2014. Ora, dunque, erano oltre 5mila quelli che erano attesi, dapprima alla data dello scorso 10 settembre – entro cui avrebbero dovuto adottare le nuove disposizioni e inviarle al ministero – fino alla giornata di oggi in cui il ministero concluderà l’ufficializzazione degli elenchi dove si pagherà a ottobre.
Gli enti che non figureranno nella lista governativa stasera a mezzanotte, dovranno adottare a Tasi con aliquota al minimo previsto per legge ossia l’1 per mille. Nella facoltà dei comuni, l’incremento della percentuale di riscossione poteva salire fino al 2,5 per milel, con ulteriore margine di tolleranza, purché vincolato a nuove detrazioni.
Vai all’elenco dei Comuni che hanno deliberato le aliquote Imu e Tasi 2014
Collegamento al sito ministeriale con tutte le regioni e le delibere comune per comune
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