La data del 10 aprile è infatti sinonimo di “ultima chiamata” per tutti i titolari di partite Iva, enti, lavoratori auonomi, commercianti al dettaglio, artigiani, società quotate e non e così via che liquidano l’Iva una vola al mese.
E’ infatti la prima tranche di contribuenti convocata da parte dell’Agenzia delle Entrate per l’elenco delle spese in fatto di Iva in relazione al 2014.
Dunque, la temuta scadenza dello spesometro è già arrivata per la prima metà di soggetti chiamati alla sua stesura e, ancora, però, rimangono diversi dubbi su come compilare, inviare e certificare la dichiarazione. In aggiunta, non vanno sottovalutati i casi specifici e le eccezioni dei Paesi in black list, o di quanti operino con la Repubblica di San Marino.
La guida allo spesometro 2015
Il primo passo per portare a termine egregiamente l’iter dello spesometro è, ovviamente, la compilazione dell’apposito modulo della comunicazione polivalente, su cui andranno indicate le operazioni Iva relative al 2014, senza alcun tetto minimo di spesa (a eccezione di tour operator e commercianti al dettaglio).
QUI LE ISTRUZIONI SU COME COMPILARE LA COMUNICAZIONE POLIVALENTE
In seguito, previa iscrizione al portale Entratel o Fisconline dell’Agenzia delle Entrate, sarà necessario verificare la correttezza della compilazione mediante l’apposito programma, che consentirà di generare il file e controllare la regolarità della comunicazione sullo spesometro.
QUI LE ISTRUZIONI SU COME CONTROLLARE LA POLIVALENTE
San Marino. Diverse disposizioni esistono per le transazioni con la Repubblica di San Marino, a seconda che soggetti italiani abbiano realizzato operazioni in territorio sammarinese o che abbia realizzato una vendita nel piccolo Stato tra Romagna e Marche.
QUI LE ISTRUZIONI PER LA REPUBBLICA DI SAN MARINO
Black list. Non fa eccezione anche per il 2015 la lista nera dei Paesi meno collaborativi dal punto di vista fiscale, che però, da poche settimane, è alleggerita dall’assenza di Svizzera, Monaco e Liechtenstein.
QUI LE ISTRUZIONI PER I PAESI IN BLACK LIST
Sanzioni. Per chi no adempirà entro stasera all’obbligo di invio dello spesometro, con possibilità, per dati mancanti o errati, di sanzione pecuniaria da 258 a oltre duemila euro, con possibilità di riduzione a un terzo in caso di ravvedimento operoso.
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