Per quanto riguarda i costi che gravano sulle attività imprenditoriali, invece, una nota pubblicata ieri dal dicastero dice “il pagamento dei contributi di iscrizione al sistema resterà sospeso per tutto il 2013”. Clini ha poi chiarito sempre ieri di aver presentato “il progetto a Confindustria che lo ha condiviso, apprezzando il grande rilievo che abbiamo voluto dare alla collaborazione con le imprese”. Vanno letti in quest’ottica, secondo il ministro, “anche i sei mesi che ci separano dall’avvio del sistema per i produttori di rifiuti pericolosi”.
La finalità di questa fase preparatoria, a sentire il dicastero dell’ambiente ” è anche quello di consolidare la collaborazione con le imprese coinvolte e di eliminare le pesantezze burocratiche e amministrative che sono state avvertite come un limite del progetto”.
Inizieranno il 30 aprile e si concluderanno il 30 settembre le procedure di verifica per l’aggiornamento dei dati delle imprese. Per queste attività il sistema di tracciabilità dei rifiuti comincerà ad ottobre, invece dal 30 settembre al 28 febbraio 2014 sarà realizzata la verifica per tutte le altre imprese.
Rimane, in ogni caso, valido un principio “le imprese che trattano rifiuti non pericolosi potranno comunque utilizzare il Sistri, su base volontaria. e questa possibilità non scatterà tra un anno o più, ma già dal primo ottobre prossimo“. “Il sistema di tracciabilità” ha aggiunto Clini “è un adempimento che discende dalle leggi nazionali e delle direttive europee. E rappresenta un forte strumento di lotta alle ecomafie, che sul traffico dei rifiuti costruiscono affari causando enormi danni al territorio e all’ambiente”.
Clini ha tranquillizzato gli operatori in merito all’affidabilità del nuovo programma per l’attivazione del Sistri “ha superato le problematiche emerse in passato”, ha detto ieri. E ha aggiunto “confido possa rappresentare un presidio di legalità e trasparenza per tutta la filiera dei rifiuti”.
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