Ma andiamo con ordine. Lo scorso mese di gennaio, l’ex ministro della Pubblica Istruzione Maria Chiara Carrozza annuncia per febbraio l’uscita del bando sul Tirocinio Formativo Attivo 2014. Nel mese di gennaio, però, il suo posto è proprio tra quelli che iol neopremier Matteo Renzi decide di cambiare, a seguito della sostituzione a palazzo Chigi di Enrico Letta.
Al Miur arriva così Stefania Giannini, già rettore dell’università di Perugia e segretario in carica di Scelta civica, la quale, dopo le prime settimane di rodaggio, rende nota la sua linea sulle assunzioni degli insegnanti: i vincitori del concorso 2013 andranno immessi in ruolo quanto prima, mentre quella del Tfa è una pratica da lasciare alle spalle. Meglio provvedere, come annunciato qualche tempo fa, a un nuovo concorsone, da indire nella seconda part dell’anno. E così, al momento, pare essere.
Del Tfa annunciato, però, viene conservata la promessa: per il 2014 si farà. Così, iniziano a rincorrersi voci e richieste sulla pubblicazione del bando che darà ufficialmente il via alle sessioni dl Tfa per l’anno in corso.
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Sono i responsabili scuola del MoVimento 5 Stelle a confermare l’uscita del bando dei Tirocini 2014 per il mese di giugno: così, tutti i diretti interessati iniziano il conto alla rovescia, chiedendo conferme ufficiali su tutti i canali possibili al ministro.
Quindi, la scorsa settimana, è lo stesso sito del Miur a confermare, con una nota, l’uscita dell’agognato documento, la cui pubblicazione è annunciata per venerdì 9 maggio sul portale della Pubblica Istruzione.
Queste le direttive generali:
saranno 22.450 posti per gli insegnanti ordinari e 6630 per quelli di sostegno
Domande di partecipazione entro il 10 giugno prossimo
A luglio, test preselettivo
Il via alle prove a novembre, con sufficienza 21 punti su 30
Dopo una settimana, però, sul sito del Ministero della Pubblica Istruzione non è stato pubblicato nulla. Ciò, a dispetto degli annunci dello stesso ministero, che ha fissato al 10 giugno la data limite per l’invio delle domande, cioè a 30 giorni esatti dalla prima data supposta per la pubblicazione del bando. Di questo passo, con il protrarsi dei ritardi il calendario rischia di sovrapporsi, tra le richieste di partecipazione e il test preselettivo annunciato nel pieno dell’estate.
C’è, poi, l’annosa questione dei Pas, per i quali i sindacati annunciano già una pioggia di ricorsi nel caso un altro documento atteso dal Miur, il decreto di aggiornamento sulle graduatorie d’istituto, non metta sullo stesso piano le abilitazioni ottenute con il Tfa e il Pas. Una vertenza che, di riflesso, finirebbe per ripercuotersi sul Secondo ciclo dei Tfa non ancora iniziato.
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