Rimborsi 730 precompilato: ecco come fare per evitare ritardi

Redazione 04/05/16
In caso di credito IRPEF risultante dal modello 730 precompilato conviene portarlo in compensazione con altri tributi. Vediamo di seguito i motivi.

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RIMBORSI IRPEF NEL 730 PRECOMPILATO: COME EVITARE RITARDI?

Al fine di evitare ritardi nei rimborsi IRPEF risultanti nella dichiarazione dei redditi precompilata si consiglia di utilizzare il credito in compensazione con altri tributi.

In caso di dichiarazioni dei redditi precompilate presentate con modifiche, infatti, le stesse potranno essere soggette a controlli preventivi e ai fini del pagamento dei relativi rimborsi necessariamente si dovrà attenderne l’esito.

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ACCERTAMENTI FISCALI: COSA SAPERE

In caso di rimborso del credito IRPEF questo verrà inserito a conguaglio direttamente in busta paga a partire dalla mensilità del mese di luglio oppure nell’assegno della pensione da agosto o viceversa da settembre. Questo, però, a meno di ulteriori slittamenti conseguenti dagli eventuali accertamenti fiscali che il Fisco potrà realizzare entro 4 mesi a partire dal termine stabilito per la trasmissione, oppure dalla data d’invio qualora ci fosse un ritardo rispetto alla scadenza fissata.

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Si ricorda, infatti, che il 730 precompilato necessiterà di essere inviato all’Agenzia delle Entrate, in maniera autonoma o avvalendosi di un intermediario delegato, nella fascia di tempo intercorrente tra il 2 maggio e il 7 luglio, a prescindere dal fatto che vengano apportate o meno eventuali modifiche o integrazioni.

Gli accertamenti fiscali preventivi potranno essere effettuati anche sui 730 precompilati trasmessi dai CAF o dai professionisti abilitati, mentre nessuna verifica potrà scattare in caso di rimborsi derivanti da 730 precompilati inoltrati senza l’apporto di variazioni.

RINVIO DELL’ACCREDITO: QUANDO SCATTA?

Circa i rimborsi, l’accredito potrebbe essere rinviato anche in caso di:

importo del rimborso superiore a 4mila euro: compensando il credito con altri tributi, infatti, il rimborso potrebbe calare sotto questa soglia, facendo sì che in tal modo il contribuente possa evitare sia gli accertamenti fiscali che i ritardi nel rimborso;

incoerenze nelle modifiche (si parla di modifiche eccessive o giudicate sospette dall’Amministrazione Finanziaria) apportate al 730 precompilato: l’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 12/E/2016, ha chiarito che gli elementi di incoerenza verranno a determinarsi sulla base di specifici indicatori correlati, ad esempio, a tipo ed entità delle integrazioni effettuate dal contribuente oppure al maggior rimborso determinato rispetto alla dichiarazione avanzata.

RIMBORSI: COME OTTENERLI?

Nel caso non ci siano errori, i rimborsi verranno effettuati direttamente dalle Entrate e non dal sostituto d’imposta, entro il sesto mese consecutivo al termine stabilito per la trasmissione della dichiarazione precompilata, oppure dalla data della trasmissione, nel caso quest’ultima sia è successiva al predetto termine.

Redazione

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