Redditometro: come cambiano i parametri per l’applicazione

Redazione 28/09/15
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Nella Gazzetta Ufficiale del 25 settembre 2015 è stato pubblicato il D.M. 16 settembre 2015 che riscrive il contenuto induttivo degli elementi indicativi di capacità contributiva sulla base del quale può essere basata la determinazione sintetica del reddito complessivo delle persone fisiche.  Al via quindi i nuovi parametri per l’applicazione del redditometro, che si riferiscono alle spese sostenute dai contribuenti per l’acquisto di beni e servizi (incluso il relativo mantenimento) e si rendono attuabili per gli accertamenti sui periodi d’imposta a partire dal 2011.

Il redditometro applicabile a decorrere dal periodo d’imposta 2009, ossia quello attuale, a seguito della riformulazione dell’art. 38 del D.P.R. n. 600/1973, a sua volta attuata dal D.M. 24 dicembre 2012, prevede ai fini dell’accertamento sintetico un duplice passaggio. Da un lato, infatti, vi è la notifica dell’invito a comparire per giustificare le evidenti incoerenze verificatesi tra reddito dichiarato e spese sostenute; dall’altro, subentra poi l’invito del contribuente all’accertamento con adesione. Quest’ultimo si considera esperibile se il reddito complessivo accertabile eccede di almeno il 20% quello dichiarato.

Tra le principali novità riguardanti lo strumento di accertamento, con la circolare n. 6/E/2014 con cui ha accolto i rilievi del garante della Privacy, l’Agenzia delle Entrate ha cancellato le “spese medie ISTAT” dal nuovo redditometro. Le medie Istat, secondo le nuove disposizioni, non concorreranno quindi né alla selezione dei contribuenti né costituiranno oggetto del contraddittorio.

Il contenuto induttivo degli elementi indicativi di capacità contributiva (la tabella A allegata al decreto) viene a determinarsi tenendo conto sia delle analisi socio-economiche che della spesa media, per gruppi e categorie di consumi, del nucleo familiare di appartenenza del contribuente, corrispondendo  alla spesa media emergente dall’indagine annuale sui consumi delle famiglie che è inserita nel Programma statistico nazionale, svolta su campioni rilevanti di contribuenti appartenenti ad 11 tipologie di nuclei familiari (la tabella B) distribuite nelle cinque aree in cui è diviso il territorio nazionale.

E’ riportata, allegata la decreto, anche la tabella relativa ai consumi presuntivi (espressi in Kw) dei nuclei familiari attinenti ai mezzi di trasporto. Nell’ultimo rendiconto generale dello Stato effettuato dalla Corte dei Conti è emerso come nell’ultimo anno gli accertamenti sintetici sulle persone fisiche abbiano superato di poco gli 11mila, registrando un calo di oltre il 48,5% rispetto al 2013. Riusciranno ora i nuovi parametri a superare le criticità di questi anni?

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