Quadro RR Redditi PF 2023: istruzioni Inps per artigiani, commercianti e autonomi

Paolo Ballanti 19/06/23
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Pubblicate le istruzioni Inps per la compilazione del Modello Redditi PF 2023 per artigiani, commercianti e autonomi. Il momento finale del rapporto tra il contribuente e l’Erario è rappresentato dalla dichiarazione dei redditi. In questa sede il cittadino calcola l’Irpef effettivamente dovuta, sommando tutti i redditi percepiti o totalizzati in un determinato periodo d’imposta.

La dichiarazione dei redditi può essere presentata, a seconda dei casi, con modello 730 o, al contrario, a mezzo del Redditi Persone Fisiche. A norma del Decreto legislativo numero 241/1997 la dichiarazione dei redditi ha l’ulteriore funzione di determinare, per i soggetti iscritti all’Inps, l’ammontare dei contributi effettivamente dovuti dal contribuente.

Nei confronti di artigiani, commercianti e professionisti iscritti alla Gestione separata la determinazione dei contributi dovuti all’Inps per l’anno 2022 avviene grazie alla compilazione del Quadro RR del modello Redditi Persone Fisiche 2023.

Analizziamo in dettaglio, grazie alle istruzioni fornite dall’Inps con la Circolare numero 52, quali dati devono essere riportati (e come) all’interno del Quadro RR.

Indice

Modello Redditi PF 2023: Quadro RR

Il Quadro RR dev’essere compilato da:

  • Soggetti iscritti alle Gestioni dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani e degli esercenti attività commerciali e del terziario;
  • Lavoratori autonomi che determinano il reddito di arte e professione ai sensi dell’articolo 53, comma 1, TUIR e sono iscritti alla Gestione separata Inps per la determinazione dei contributi previdenziali.

Modello Redditi PF 2023: istruzioni per artigiani

Il Quadro RR – sezione I dev’essere compilato con riferimento ai contributi dovuti per l’anno 2022 dai titolari di imprese artigiane e commerciali, nonché dai soci titolari di una propria posizione assicurativa tenuti al versamento dei contributi previdenziali, sia per sé stessi che per le persone che prestano attività lavorativa nell’impresa (familiari collaboratori).

Base imponibile
Con riferimento al reddito da assoggettare ad imposizione previdenziale dev’essere preso in considerazione il totale dei redditi d’impresa conseguiti nel 2022, al netto delle perdite dei periodi d’imposta precedenti.
Per i soci di società a responsabilità limitata iscritti alle Gestioni degli artigiani e dei commercianti, la base imponibile, oltre a quanto eventualmente dichiarato come reddito d’impresa, è rappresentata dalla “parte del reddito d’impresa della S.r.l. corrispondente alla quota di partecipazione agli utili ovvero alla quota del reddito attribuita al socio per le società partecipate in regime di trasparenza” (Circolare Inps).

Gli elementi che costituiscono la base imponibile per il calcolo dei contributi dovuti, dichiarati nei quadri RF (impresa in contabilità ordinaria), RG (impresa in regime di contabilità semplificata) e RH (redditi di partecipazione in società di persone ed assimilate) sono pertanto:
RF63 – (RF98 + RF100, colonna 1 + colonna 2) + [RG31 – (RG33 + RG35, colonna 1 + colonna 2)] + [somma algebrica (colonne 4 da RH1 a RH4 con codice 1 e 5 indicato in colonna 2 e colonne 4 da RH5 a RH6) – RH12 colonna 1 – RH12 colonna 2) + R37 colonna 15.

Per gli iscritti alle Gestioni artigiani o commercianti, i redditi in parola devono essere integrati anche con quelli eventualmente derivanti dalla partecipazione a società a responsabilità limitata e denunciati con il modello “Redditi SC”, rimanendo esclusi gli utili derivanti dalla partecipazione a società di capitali senza prestazione di attività lavorativa.

Coadiutori e coadiuvanti
In presenza di redditi di coadiutori e coadiuvanti (indicati nella colonna 3 del rigo corrispondente al codice 3 “Familiare coadiuvante o coadiutore” nella casella “Tipologia iscritto”), le somme in questione diminuiscono il reddito d’impresa del titolare, riportato invece nella sezione RR2, colonna 3 del rigo contraddistinto dal codice 1 nella casella “Tipologia iscritto”.

Regime di vantaggio imprenditoria giovanile e mobilità
La base imponibile da indicare in dichiarazione dei redditi per i coloro che hanno adottato il regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, nel caso in cui sia barrata la casella “Impresa” o “Impresa familiare”, il reddito da considerare è quello dichiarato nel Quadro LM, sezione I, rigo LM6 (reddito lordo o perdita) meno LM9 colonna 3 (perdite pregresse).

Soci di cooperative artigiane
La base imponibile per i soci di cooperative artigiane, i quali stabiliscono un rapporto di lavoro in forma autonoma è rappresentata dal reddito dichiarato nei Righi da RC1 a RC3 – Redditi di lavoro dipendente e assimilati in colonna 3, in presenza del codice “3 – soci di cooperative artigiani” nella colonna 4.

Modello Redditi PF 2023: istruzioni per gli autonomi

La sezione II del Quadro RR interessa i soggetti che dichiarano redditi da lavoro autonomo (di cui all’articolo 53, comma 1, TUIR) iscritti alla Gestione separata Inps.

Base imponibile
La base imponibile su cui calcolare la contribuzione dovuta è rappresentata dalla totalità dei redditi di lavoro autonomo prodotti, dichiarati ai fini Irpef, compresi quelli generati in forma associata e / o derivanti dall’adozione del regime forfettario.

Calcolo del contributo
Una volta individuata la base imponibile, sulla stessa dev’essere applicata l’aliquota previdenziale (in percentuale), pari al:

  • 24% per i soggetti già coperti da altra forma di previdenza obbligatoria;
  • 26,23% per chi è privo di altra forma di previdenza obbligatoria;

ottenendo così l’ammontare del contributo dovuto. Da quest’ultima somma devono essere sottratti gli acconti versati nel corso dell’anno 2022

Sul punto l’Inps sottolinea l’importanza della verifica circa la presenza di altri redditi percepiti dal professionista, soggetti al versamento della contribuzione presso la stessa Gestione separata o altre Casse previdenziali obbligatorie, onde evitare versamenti indebiti.

Calcolo dell’acconto 2023
Il contributo dovuto in acconto per l’anno d’imposta 2023 si determina applicando alla base imponibile, come sopra determinata, l’aliquota del 26,23% fino al raggiungimento del massimale annuo pari a 113.520,00 euro per il 2023. L’aliquota scende invece al 24% per i soggetti titolari di pensione o provvisti di altra tutela pensionistica obbligatoria, ovvero al 25,72% per i magistrati onorari obbligati alla Gestione separata.

Sospensione dei versamenti
In caso di malattia o infortunio di gravità tale da impedire lo svolgimento dell’attività lavorativa per oltre 60 giorni, il professionista ha la possibilità di sospendere il versamento contributivo.
La sospensione interessa sia il saldo che gli acconti dovuti nel periodo dell’evento.
Gli importi sospesi devono essere indicati nel rigo RR5, colonna 18, mentre nella colonna 17 dev’essere riportato il codice relativo alla sospensione:

  • 1 per la malattia;
  • 2 per infortunio grave;
  • 3 per calamità naturali.

Artigiani, commercianti e autonomi: termini per il versamento dei contributi

I contributi dovuti dai professionisti iscritti alla Gestione separata e le somme calcolate sul reddito eccedente il minimale (per artigiani e commercianti) devono essere versati alle scadenze previste per il pagamento delle imposte sui redditi. Si fa riferimento quindi al 30 giugno 2023 ovvero al 31 luglio 2023, per chi si avvale della rateazione, per i versamenti a saldo 2022 e primo acconto 2023. Entro il 30 novembre prossimo dovrà invece essere versato il secondo acconto 2023.

Per coloro che, sulla base di quanto appena citato, decidono di versare i contributi nel periodo tra il 1° luglio 2023 ed il 31 luglio 2023 (saldo 2022 e primo acconto 2023) è necessario applicare sulle somme la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.

La somma dell’interesse corrispettivo dev’essere versata separatamente dai contributi, utilizzando le seguenti causali:

  • “API” (artigiani) e la codeline Inps utilizzata per il versamento del relativo contributo;
  • “CPI” (commercianti) e la relativa codeline;
  • “DPPI” per i liberi professionisti.

Artigiani, commercianti e autonomi: rateazione contributi

Entrando nel dettaglio della rateazione dei contributi, l’Inps ricorda che la stessa può avere ad oggetto:

  • Per commercianti ed artigiani la rateizzazione i soli contributi dovuti sulla quota di reddito eccedente il minimale contributivo, a titolo di saldo 2022 e primo acconto 2023;
  • Per i liberi professionisti la rateizzazione può essere effettuata sia sul contributo a saldo per l’anno d’imposta 2022 che sull’importo del primo acconto per i contributi 2023.

La prima rata della dilazione dev’essere versata entro il giorno di scadenza del saldo e / o dell’acconto differito. Le altre rate, invece, alle scadenze indicate nel modello Redditi PF 2023. Sulla compilazione del modello F24 in caso di pagamento rateale si precisa che:

  • Gli interessi vanno corrisposti separatamente dai contributi;
  • Le causali da utilizzare per il pagamento dei contributi sono:
    • 1) CP, CPR, AP, APR (per artigiani e commercianti);
    • 2) P10, P10R, PXX, PXXR (per gli iscritti alla Gestione separata);
  • Le causali per il pagamento degli interessi comprensivi anche della maggiorazione sono CPI o API (artigiani e commercianti) o DPPI (Gestione separata);
  • La dilazione riguarda sia i contributi dovuti che la maggiorazione dello 0,40% nel caso in cui il versamento della prima rata avvenga dal 1° luglio al 31 luglio 2023.

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