Passaporto in Posta dall’11 marzo: costo, domanda e Comuni coinvolti

Redazione 11/03/24
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Da oggi 11 marzo 2024 si può chiedere o rinnovare direttamente il passaporto in Posta. Questa la novità sperimentale avviata nei Comuni Italiani sotto i 15 mila abitanti.

Pur non includendo al momento tutti i Comuni e le città italiane, si tratta comunque di un passo avanti, vista soprattutto la difficoltà nelle pratiche di rinnovo o richieste passaporto, che in alcuni casi costringono i cittadini ad attendere anche 6 mesi per un appuntamento.

Tutto si svolge nell’ambito del progetto Polis di Poste italiane, lanciato a gennaio 2023 per rendere uffici postali punto di riferimento per i servizi digitali: uno sportello unico per rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione in 7.000 Comuni al di sotto di 15mila abitanti. Il progetto è finanziato con risorse del piano complementare al PNNR (Dl 59/2021) con 800 milioni di euro e per circa 400 milioni a carico di Poste Italiane.

Il progetto di richiesta passaporto negli uffici postali sarà via via esteso a tutta Italia. Obiettivo dichiarato: digitalizzare i servizi della Pa e ridurre le attese per il rilascio di questo importante documento di viaggio e di identità internazionale.

> Leggi la Guida completa al Passaporto 2024

Ecco i Comuni dove si può richiedere il passaporto in posta, quanto costa e come fare.

Indice

Passaporto in posta: elenco dei Comuni

Si parte dal Bolognese per l’avvio del progetto di rilascio e rinnovo del passaporto negli uffici di Posta italiane. Per il momento si potrà richiedere il documento solo nei piccoli Comuni: quelli sotto i 15 mila abitanti. La prima fase sperimentale, come spiegato dalla nota stampa del Ministero delle imprese e del made in Italy, parte dalla provincia di Bologna: San Pietro in Casale e nella frazione di Dozza a Toscanella.


Ma già molti altri Comuni hanno aderito. Vedi ad esempio nel bresciano, dove progressivamente verranno attivati 15 uffici postali (Agnosine, Bagnolo Mella, Bagolino, Barbariga, Castel Mella, Coccaglio, Manerbio, Monno, Ono San Pietro, Paspardo, Piancogno, Provaglio Val Sabbia, Rezzato, Saviore e Verolavecchia).

Gradualmente la cosa verrà estesa in tutta Italia, e i cittadini residenti o domiciliati nei Comuni inclusi nel progetto Polis potranno aprire la pratica di richiesta o rinnovo del passaporto, presentando la documentazione direttamente allo sportello dell’ufficio postale, senza doversi recare in Questura, con la possibilità di ricevere il passaporto a domicilio.

Guarda in questo elenco Regione per Regione se il tuo Comune appartiene all’elenco di quelli aderenti al progetto Polis passaporto in Posta.

Passaporto in Posta: quanto costa

Sono anche stati comunicati i costi della richiesta passaporto in Posta. Bisognerà pagare:

  • un bollettino da 42,50 euro direttamente in Posta,
  • una marca da bollo da 73,50 euro.
  • in totale il costo è di 116 euro.

Come richiedere il passaporto in posta

Come spiegato anche nella nota stampa, è sufficiente consegnare all’operatore del più vicino ufficio postale del proprio Comune:

  • un documento di identità valido,
  • il codice fiscale,
  • due fotografie,
  • pagare in ufficio il bollettino per il passaporto ordinario della somma di 42,50 euro
  • e una marca da bollo da 73,50 euro.

In caso di rinnovo bisognerà consegnare anche il vecchio passaporto o la copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio documento.

Sarà poi l’operatore dell’ufficio postale, tramite un’apposta piattaforma tecnologica, a raccogliere le informazioni e i dati biometrici del cittadino (impronte digitali e foto) inviando poi la documentazione all’ufficio di Polizia di riferimento.

Il nuovo passaporto potrà essere consegnato da Poste Italiane direttamente a casa del richiedente. Si tratta quindi di consegna a domicilio.

Passaporto in Posta: il video che spiega come si fa

In questo video Tik Tok viene spiegato in breve, dall’avvocata Luisa Di Giacomo, come funziona da oggi 11 marzo il rilascio del passaporto in posta.

Ricordiamo che tutto ciò si aggiunge ad altri progetti digitali, attivati nell’ambito di Polis, grazie ai quali è possibile ritirare certificati anagrafici e di stato civile, certificati previdenziali, certificato per le pratiche di volontaria giurisdizione. Ad oggi sono stati richiesti oltre 5.000 documenti.

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Foto di copertina: istock/Cristian Storto Fotografia

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