Legge di Stabilità 2016: tutte le novità del Collegato Ambientale

Redazione 22/03/16
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Il Collegato Ambientale contiene una raccolta di norme che toccano a più livelli l’ambiente e che sono entrate in vigore lo scorso 2 febbraio 2016 che vanno dal piano di tutela delle acque agli incentivi per i programmi di mobilità sostenibile; dalle norme su raffinerie e centrali termiche fino agli acquisti “verdi” da parte delle pubbliche amministrazioni.

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ABBANDONO DI RIFIUTI: COSA SI RISCHIA CON LE NUOVE NORME?

La norma che riguarda il maggior numero di individui riguarda le sanzioni per l’abbandono di rifiuti di “piccole e piccolissime dimensioni”. Mozziconi di sigaretta, fazzolettini di carta e scontrini (solo per citare alcuni) non dovranno più essere gettati per terra: in primo luogo per un discorso di educazione civica (che dovrebbe valere a prescindere da ogni altro discorso) ma anche per le sanzioni cui potranno incorrere i trasgressori che vanno da 30 a 150 euro.

PA E ACQUISTI: QUALI SONO I NUOVI OBBLIGHI?

Tra le novità più importanti nel Collegato Ambientale emergono le misure che favoriscono, rendendoli quasi obbligatori, gli acquisti verdi da parte delle pubbliche amministrazioni. Tra i criteri di valutazione dell’offerta più vantaggiosa dal punto di vista economico (art. 83 del Codice degli Appalti – d.lgs. n. 163/2006), per esempio, viene immesso il possesso del marchio di qualità ecologica dell’Unione europea (Ecolabel UE).

In aggiunta a ciò, la garanzia da versare alla stazione appaltante viene diminuita del 30% qualora l’impresa che partecipa alla gara possieda una certificazione EMAS o UNI EN ISO 14001.

REGIONI E COMUNI: QUALI SONO I NUOVI OBBLIGHI?

Le nuove misure previste dalla legge n. 221/2015 non si esauriscono qui. Spunta una proroga al 31 dicembre 2016 entro cui le Regioni sono tenute a presentare il Piano di tutela delle acque secondo quanto stabilito dal Codice dell’Ambiente (d.lgs. n. 152/2006).

Rimanendo in tema, poi, viene concessa la facoltà ai sindaci dei Comuni di italiani di consentire lo scarico in pubblica fognatura delle acque reflue di vegetazione provenienti dai frantoi oleari nel caso non si ravvisino criticità particolari.

MOBILITA’ SOSTENIBILE: QUALI NOVITA’?

Particolarmente significativi sono i finanziamenti per i programmi di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, estesi alle iniziative degli enti locali e degli ambiti territoriali che hanno più di 100mila abitanti. Il Ministero dell’Ambiente, inoltre, potrà assegnare 35 milioni di euro per sostenere attività di car sharing, car pooling, bike sharing e anche per il potenziamento di ciclovie e piste ciclabili sulla tratta Bologna.

RAFFINERIE E CENTRALI TERMICHE: QUALI NOVITA’?

Cambiamenti sono stati introdotti anche per le raffinerie e le centrali termiche di potenza sopra 300 MW. Nell’ambito della VIA, l’ISS può prevedere la realizzazione di una valutazione di tipo sanitario. Restando in materia di valutazione di impatto ambientale, il Collegato Ambientale modifica il Codice dell’Ambiente per quanto riguarda lo scarico in mare delle acque da ricerca di idrocarburi e da movimentazione dei fondali marini per la posa di condotte e cavi. Da febbraio, quindi, se per tali attività è necessaria la VIA, l’autorizzazione allo scarico può essere fornita dalla stessa autorità che ha rilasciato il documento di valutazione.


Amianto: Guida pratica per la gestione dei manufatti

Questo e-book si configura come una guida idonea a fornire informazioni utili e pratiche per affrontare la gestione dei materiali con presenza di amianto (con una spiccata attenzione anche alle questioni permessualistiche) e si rivolge ad utenti pubblici, ma anche a privati, ad amministratori di condomini o a proprietari di edifici industriali. Nell’arco di 7 capitoli si affrontano in modo chiaro e pratico i diversi aspetti legati alla gestione di un materiale così particolare e così tanto analizzato come l’amianto. La presenza di amianto o di materiale contenente fibre di amianto sul territorio, a causa del massiccio impiego che ne è stato fatto nel secolo scorso, costituisce una problematica storica di particolare rilievo visto il prezzo che è stato pagato in termini di vite umane impegnate nella lavorazione ed nell’utilizzo dell’amianto in Italia (ed in Piemonte in particolare). La presenza di fibre libere di amianto negli ambienti di vita e di lavoro costituisce un rischio per la salute oramai conosciuto. L’esposizione – per periodi più o meno lunghi a seconda della tipologia del prodotto – a dette fibre può produrre effetti dannosi, gravi ed irreversibili. Il rilascio delle fibre nell’aria può avvenire anche in occasione di manipolazione dei materiali che le contengono, di una loro lavorazione, oppure spontaneamente. In conseguenza di ciò occorre porre la massima attenzione per la valutazione di situazioni caratterizzate dalla presenza di amianto e per attività che possano disturbare tali materiali al fine di evitare che fibre di amianto si distacchino dalle matrici in cui sono inglobate disperdendosi nell’aria. Con l’emanazione della legge n. 257/1992, che vieta l’estrazione, l’importazione, l’esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, ha avuto inizio un’importante opera di bonifica tutt’ora in corso. Contemporaneamente è stato dato avvio ad una campagna di informazione per fornire le giuste e necessarie conoscenze ai fini di ridurre al minimo o eliminare, laddove possibile, l’esposizione a tale sostanza. L’importanza di programmare e di realizzare gli interventi di rimozione dei materiali contenenti amianto è stata riconosciuta anche attraverso l’istituzione di incentivi da parte del Governo. Infatti dal 2015 tutte le imprese che hanno effettuato o effettueranno interventi di ristrutturazione di fabbricati e capannoni che comporteranno, tra l’altro, la bonifica dell’amianto, potranno accedere a un credito d’imposta pari al 50% della somma spesa a tale scopo. Maria Cristina Di Cosimo, laureata in Ingegneria Civile Idraulica ed ha svolto per molti anni attività di consulenza tecnica in campo ambientale per Enti Pubblici e Società Private. Nel settore della gestione e rimozione dei manufatti di cemento amianto si è occupata di Corsi di Formazione, della redazione di Piani di Lavoro per la rimozione di serbatoi per l’accumulo di acqua presenti in molti condomini su richiesta di Enti, di Società operative o di privati e di progettazione di aree di scoibentazione di grandi manufatti contenenti amianto in ambiente confinato.

M.C. Di Cosimo | 2015 Maggioli Editore

8.90 €  7.57 €

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