Legge 104: pensione anticipata 2019 per chi assiste disabili

Paolo Ballanti 07/02/19
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Prorogata per tutto il 2019 la possibilità di accedere alla pensione anticipata per chi assiste un disabile ai sensi della Legge 104. È quanto emerge dal Decreto legge n. 4/2019 che ha introdotto Reddito di cittadinanza e Quota 100.

Come ha sottolineato l’INPS nel suo messaggio n. 402, l’articolo 18 del Decreto ha ampliato al 31 dicembre 2019 il periodo di sperimentazione della cosiddetta Ape social.

Di conseguenza, dal 29 gennaio scorso (data di entrata in vigore del Decreto) i soggetti che nel corso del 2019 maturano i requisiti e le condizioni previste possono accedere al pensionamento anticipato. La misura è estesa anche a coloro che avevano perfezionato i requisiti negli anni precedenti, stante il permanere degli stessi nel 2019, senza tuttavia inoltrare domanda.

Tra i beneficiari dell’APE sociale si segnalano coloro che assistono familiari con handicap in situazione di gravità. Analizziamo la questione nel dettaglio.

Consulta lo Speciale Legge 104

Legge 104, pensione anticipata per chi assiste disabili: l’Ape social 2019

L’Ape sociale è un prestito finalizzato a sostenere economicamente determinate categorie di soggetti fino a che non raggiungono la pensione di vecchiaia (67 anni nel 2019-2020). Possono accedervi i lavoratori residenti in Italia iscritti all’AGO, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa nonché alla Gestione Separata, che alla data di accesso al trattamento:

  • Hanno compiuto i 63 anni di età;
  • Hanno cessato l’attività lavorativa;
  • Non sono titolari di una pensione diretta;
  • Maturano entro il 31 dicembre 2019 almeno 30 anni di contributi (elevati a 36 per le mansioni gravose), con un massimo di 2 anni di sconto per le madri.

Devono inoltre trovarsi in una delle seguenti condizioni:

  • Disoccupati;
  • Chi assiste un familiare disabile;
  • Invalidi civili;
  • Addetti a mansioni gravose.

Legge 104, pensione anticipata per caregiver

Come detto, nel 2019 possono accedere all’anticipo pensionistico coloro che, alla data della richiesta e da almeno 6 mesi, prestano assistenza (cosiddetti “caregiver”) a:

  • Coniuge o parte dell’unione civile;
  • Parente di primo grado convivente.

I familiari citati devono essere affetti da handicap in situazione di gravità ai sensi della Legge 104.

L’APE si estende anche a coloro che assistono un parente o un affine di secondo grado convivente, qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto 70 anni ovvero siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti.

Consulta lo Speciale Ape social 2019

Legge 104, Ape social per caregiver: quanto spetta

L’APE sociale è erogato dall’INPS in 12 quote mensili ognuna di importo pari alla pensione di vecchiaia, calcolata al momento della domanda. L’indennità non può comunque superare i 1.500 euro mensili ed è altresì compatibile con la percezione di redditi di lavoro dipendente o autonomo non eccedenti rispettivamente gli 8.000 e i 4.800 euro lordi annui.

Pensione anticipata per chi assiste disabili: come chiedere l’Ape social

La domanda per l’APE sociale dev’essere inoltrata direttamente all’INPS:

  • Tramite il sito dell’Istituto e in autonomia se il richiedente è in possesso di PIN, identità SPID o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
  • Telefonando al Contact center INPS;
  • Tramite Caf e patronati.

Le richieste di APE dovranno essere presentate entro i termini di scadenza del 31 marzo, 15 luglio e comunque non oltre il 30 novembre 2019.

Leggi anche “Ape social 2019, si riaprono le domande: come fare. istruzioni Inps”

L’INPS comunicherà l’esito delle domande entro:

  • Il 30 giugno 2019 per le richieste presentate entro il 31 marzo 2019;
  • Il 15 ottobre 2019 per le richieste presentate entro il 15 luglio 2019;
  • 31 dicembre 2019 per le richieste presentate oltre il 15 luglio 2019 ma entro il 30 novembre.

L’APE decorre dal primo giorno del mese successivo quello in cui è stata inoltrata la domanda, previa cessazione dell’attività di lavoro dipendente, autonomo o parasubordinato in Italia o all’estero.

Per saperne di più sulle misure introdotte con la Legge di bilancio 2019, consigliamo il seguente E-book:

Legge di Bilancio 2019 – Legge N.145 del 30.12.2018

A fine anno e in extremis è stato dato il via libera definitivo da parte della Camera dei Deputati alla Legge di bilancio 2019. Questo nuovissimo ebook esamina le novità introdotte dalla Legge n. 145 del 30 dicembre 2018, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2018 ed entrata in vigore il 1° gennaio 2019. Il testo della legge risulta molto articolato, si va dal “saldo e stralcio” delle cartelle per i contribuenti in difficoltà, al taglio dei benefici fiscali per le imprese, al sostegno per investimenti e all’occupazione. Sono previste misure per le famiglie e per le pensioni. Prevista la cosiddetta “Flat Tax” al 15% per i contribuenti con ricavi o corrispettivi fino a 65.000 euro già dal 2019 e del 20% fino al 100.000, ma a partire dal 2020. Molte misure attendono tuttavia i necessari provvedimenti attuativi.Per il “pacchetto casa”, accanto alle ormai “tradizionali” detrazioni per gli interventi di recupero edilizio e risparmio energetico, si segnalano la proroga dell’agevolazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici e del bonus verde.   Viene introdotta una nuova imposta sostitutiva su lezioni private e ripetizioni e viene introdotta una imposta sui servizi digitali che sostituisce la web tax prevista dalla Legge di bilancio del 2018. Viene potenziato lo sport bonus, e vengono abrogate sia l’Ace (Aiuto alla crescita Economica) e l’Iri. Viene istituito il Fondo per il reddito di cittadinanza e il Fondo per la revisione del sistema pensionistico.

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Paolo Ballanti

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