Indennità familiari vittime sul lavoro: aumento 2024. Importi, beneficiari, domanda

Paolo Ballanti 29/04/24
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Lo scorso 17 aprile il Ministero del lavori ha comunicato sul proprio portale istituzionale (“lavoro.gov.it”) che, grazie al decreto ministeriale datato 12 aprile 2024 numero 62 (trasmesso agli organi di controllo per le verifiche di competenza) è stato determinato per l’anno corrente l’ammontare della prestazione una tantum riconosciuta dal Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime sul lavoro, per infortuni gravi.

La prestazione in parola, liquidata dall’Inail, varia non solo in funzione del numero di superstiti ma altresì delle risorse pubbliche annualmente disponibili.

Gli importi aggiornati operano con riguardo agli eventi verificatesi tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024.

Analizziamo la novità in dettaglio il sussidio una tantum destinato alle famiglie dei lavoratori che restano vittime sul lavoro.

Indice

Il Fondo gravi infortuni

La Legge 27 dicembre 2006 numero 296 ha previsto all’articolo 1, comma 1187 che, al fine di assicurare un adeguato e tempestivo sostegno ai familiari delle vittime di gravi incidenti sul lavoro, anche per i casi in cui le vittime stesse risultino prive della copertura assicurativa obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, è istituito “presso il Ministero del lavoro e della previdenza sociale il Fondo di sostegno per le vittime di gravi infortuni sul lavoro”.

Leggi anche > Denuncia di infortunio: guida e istruzioni per la compilazione

Prestazioni erogate dal Fondo per familiari vittime sul lavoro

Le risorse del Fondo gravi infortuni, come anticipato, spettano ai familiari dei lavoratori deceduti per infortunio sul lavoro (esclusa pertanto la malattia professionale), verificatisi dal 1° gennaio 2007.

I benefici economici a carico del Fondo si concretizzano in:

  • prestazione una tantum, commisurata al numero dei familiari superstiti e determinata annualmente in base alle risorse disponibili;
  • anticipazione della rendita ai superstiti, pari a 3 mensilità della rendita annua (l’anticipazione della rendita è liquidata ai soggetti beneficiari della prestazione una tantum e unitamente ad essa).

I sussidi in parola spettano agli stessi familiari destinatari della rendita ai superstiti ed alle medesime condizioni.

La prestazione una tantum per familiari vittime sul lavoro: importi 2024

Come anticipato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nella news dello scorso 17 aprile, per gli eventi verificatisi dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, l’importo della prestazione una tantum, ai sensi del D.M. 12 aprile 2024 numero 62, è pari a:

TipologiaNumero superstitiImporto (in euro)
A110.265,35
B216.449,29
C322.633,23
DPiù di 328.817,17

A chi spetta la prestazione una tantum?

La prestazione destinata alle persone che restano vittime sul lavoro è riconosciuta, ai sensi dell’articolo 4 del D.M. 19 novembre 2008:

  • ai familiari superstiti del lavoratore deceduto, indicati all’articolo 85, comma 1, punti 1) e 2) del Testo Unico (approvato con D.P.R. 30 giugno 1965 numero 1124);
  • in mancanza dei familiari superstiti, a beneficio dei soggetti indicati nei punti 3) e 4) del medesimo articolo 85.

In caso di concorso di più aventi diritto, le quote sono divise tra gli stessi in parti uguali.

Tipologia di beneficiariDescrizione
Familiari superstiti ai sensi dell’articolo 85, comma 1, punti 1) e 2) del Testo UnicoConiuge superstite, fino alla morte o a nuovo matrimonio
Ciascun figlio legittimo, naturale, riconosciuto o riconoscibile e adottivo, fino al raggiungimento dei 18 anni di età. Per i figli viventi a carico del lavoratore infortunato, al momento del decesso, i quali non prestano lavoro retribuito, i diritti spettano fino al raggiungimento del ventunesimo anno di età, se studenti di scuola media o professionale, per tutta la durata normale del corso, ma non oltre il ventiseiesimo anno di età, se studenti universitari. Se siano superstiti figli inabili al lavoro, i diritti in parola spettano finché dura l’inabilità
Soggetti indicati nei punti 3) e 4) dell’articolo 85, del Testo UnicoAscendenti e genitori adottanti se viventi a carico del defunto e fino alla loro morte
Fratelli e sorelle se conviventi con l’infortunato e a suo carico nei limiti e nelle condizioni stabiliti per i figli

Come accedere alla prestazione una tantum

Per accedere alla prestazione una tantum, erogata ai familiari delle vittime sul lavoro, è necessario trasmettere apposita istanza all’Inail, nel termine di 40 giorni dalla data del decesso, da parte di uno solo degli aventi diritto.

L’erogazione dei sussidi è comunque subordinata all’esito di un accertamento sommario, da cui deve emergere che il decesso è dovuto ad un infortunio sul lavoro.

Il beneficio è corrisposto entro trenta giorni dall’accertamento sommario.

Si precisa che, ove a seguito dell’accertamento sommario non sia stata riconosciuta la prestazione una tantum e all’esito della procedura ordinaria di accertamento “si riscontri che il decesso sia riconducibile a infortunio sul lavoro” si procede comunque all’erogazione della prestazione una tantum (articolo 5, comma 1, D.M. 19 novembre 2008).

Come anticipato, gli importi aggiornati della prestazione una tantum 2024 ai familiari delle vittime sul lavoro, variano in funzione del numero dei superstiti e, altresì, delle risorse pubbliche annualmente disponibili.

Sotto questo aspetto, i fondi pubblici a copertura delle prestazioni del Fondo, previsti dalla Manovra 2024, corrispondono esattamente a quanto stanziato nel 2023, attestandosi quindi a 10.479.421 euro.

Alla somma citata si aggiunge l’avanzo di gestione per il periodo 2007 – 2019 comunicato dall’Inail e pari a 1.888.465 euro.
La dotazione finanziaria complessivamente disponibile per l’anno corrente risulta essere quindi di 12.367.886 euro.

Come fa notare il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nella news dello scorso 17 aprile (comparsa sul sito “lavoro.gov.it”) rispetto al 2022 la dotazione del Fondo è “stata incrementata di 636.979 euro”.

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