Green pass digitale, arriva il Dpcm: come ottenerlo, quando e come esibirlo

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Con la firma del Dpcm che regola la piattaforma nazionale della certificazione, è tutto pronto per l’arrivo del Green Pass, anche in formato digitale, che dal 1° luglio servirà anche come Green Pass Europeo.

Il Green Pass servirà, su base nazionale, a spostarsi nelle Zone Arancioni e Rosse, per visitare gli anziani nelle RSA e per partecipare ai ricevimenti dei matrimoni. Sarà necessario inoltre dal 1° luglio per gli spostamenti nei Paesi UE, ma non obbligatorio. I cittadini dell’Unione Europea in possesso del Green Pass potranno entrare negli altri Paesi sena essere sottoposti a misure all’ingresso come la quarantena.

Come funzionerà il Green pass digitale? Come si potrà scaricare? Chi può controllare la validità del certificato? Proviamo a fare chiarezza nei prossimi paragrafi.

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Green pass digitale: come funziona

Il Green Pass digitale, denominato Certificazione verde COVID-19 o EU Digital Covid Certificate, servirà ad attestare che i cittadini:

  • sono stati vaccinati contro il Sars-Cov-2;
  • hanno ottenuto un risultato negativo al tampone;
  • sono guariti dall’infezione.

Il Green pass digitale si baserà su una piattaforma nazionale, la piattaforma DGC, che deve garantire interoperabilità con le piattaforme equivalenti degli altri Paesi UE. In sostanza, il certificato emesso in Italia deve essere riconosciuto anche negli altri Paesi. Per fare ciò, l’Unione Europea ha messo a disposizione un gateway, un sistema di comunicazione tra le piattaforme che possono così dialogare.

Green pass digitale: piattaforma DGC

I limiti entro i quali dovrà operare la piattaforma nazionale-DGC sono regolati da un DPCM che è stato firmato nella giornata del 17 giugno dal premier Draghi.

Nella bozza del testo si legge che la piattaforma dovrà dialogare costantemente con l’Anagrafe Nazionale dei Vaccini e con il Sistema Tessera Sanitaria. Questo permetterà di ottenere i dati relativi a tutte le vaccinazioni e alle guarigioni, registrate nel Sistema. Anche le Regioni e Province autonome dovranno comunicare i propri dati, così come i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta.

I dati comunicati sono quelli relativi esclusivamente alla vaccinazione, alla guarigione e ai referti del test. Nessun altro dato personale riguardante lo stato di salute dei cittadini verrà gestito o trasmesso.

Green pass digitale: come ottenerlo

Il green pass digitale si potrà ottenere nei seguenti modi:

  • Sito web dedicato, all’indirizzo www.dgc.gov.it;
  • Fascicolo Sanitario Elettronico;
  • App Immuni;
  • App IO;
  • Sistema TS, per il tramite di operatori sanitari autorizzati.

Il green pass può quindi essere richiesto in autonomia, attraverso i servizi sopra descritti, o ci si potrà rivolgere a medici di famiglia, pediatri e farmacisti, che potranno accedere al Sistema TS per rilasciare il certificato. I Green Pass associati a tutte le vaccinazioni effettuate a partire dal 27 dicembre 2020 verranno generati in automatico entro il 28 giugno. Fino al 30 giugno 2021, le documentazioni rilasciate dalle Asl, laboratori, medici e farmacie attestanti l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dall’infezione o l’esito negativo di un test molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore antecedenti avranno la stessa validità del Green Pass rilasciato dalla piattaforma nazionale.

Il green pass digitale potrà essere scaricato sia per essere esibito direttamente dal proprio dispositivo mobile, sia in versione stampabile da mostrare ai controlli. Per scaricarlo dal sito sarà necessario accedere con identità digitale (SPID o CIE) o con autenticazione a più fattori, ovvero con sistemi che richiedano una password e una conferma successiva, ad esempio attraverso un codice ricevuto per sms.

Per l’assistenza e il supporto al rilascio del certificato sarà messo a disposizione, oltre a un apposito servizio all’interno del sito web, anche il numero verde 800 91 24 91 e il numero di pubblica utilità 1500.

Green pass digitale: quando esibirli e chi può controllarli

Si legge nel sito istituzionale del Green Pass che possono verificare la validità del certificato:

  • I pubblici ufficiali nell’esercizio delle relative funzioni.
  • Il personale addetto ai servizi di controllo delle attività di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi iscritto nell’elenco di cui all’articolo 3, comma 8, della legge 15 luglio 2009, n. 94.
  • I soggetti titolari delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi per l’accesso ai quali è prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.
  • Il proprietario o il legittimo detentore di luoghi o locali presso i quali si svolgono eventi e attività per partecipare ai quali è prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.
  • I gestori delle strutture che erogano prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali per l’accesso alle quali in qualità di visitatori sia prescritto il possesso di certificazione verde COVID-19, nonché i loro delegati.

Il green pass potrà essere verificato per esempio da pubblici ufficiali in aeroporto (sia in arrivo che in partenza), prima dell’accesso a un ricevimento per un matrimonio, e potrebbe essere verificato anche prima di entrare in discoteca, se si disporrà la riapertura dei suddetti locali tramite il green pass, o ad esempio per la partecipazione a un concerto con speciali deroghe al numero massimo di partecipanti.

Durante la verifica, che avverrà leggendo il QR Code presente nel certificato, verrà controllata l’autenticità di questo e le generalità dell’interessato. I dati sanitari non saranno quindi visualizzabili. Occorrerà mostrare, oltre al certificato, anche un documento di riconoscimento valido che attesti la corrispondenza delle generalità nel certificato con quelle della persona che ne è in possesso.

L’interoperabilità del sistema, che avviene grazie l’accesso al gateway europeo, garantisce che in tutti i Paesi in cui il certificato è valido, questo possa essere letto attraverso lo stesso QR Code.

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Green pass digitale: revoca

Se una persona in possesso del Green Pass in seguito all’avvenuta vaccinazione o alla guarigione da Sars-Cov-2 contrae un’infezione da Covid, il certificato viene revocato. Basta infatti la comunicazione al Sistema TS della positività del cittadino per la revoca automatica del certificato. La piattaforma nazionale comunicherà la revoca al gateway europeo, rendendolo quindi inattivo su tutto il territorio dell’Unione.

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Alessandro Sodano

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