Facebook non è nuova a simili mosse, che però in passato erano state annunciate e precedute da una congrua campagna di informazione degli utenti.
Stavolta invece il colpo di mano è avvenuto alla chetichella, tanto che nessuno ne era a conoscenza, nonostante dall’azienda continuino ad assicurare di aver avvisato a dovere del cambiamento in corso. Questa supposta informazione dovrebbe farsi risalire a novembre 2010, quando Facebook annunciò l’intento di unificare i servizi di messaggistica legati al social all’interno di un’unica scatola, la Message Inbox, e chiedendo agli utenti, in vista di ciò, di scegliere un Vanity Username da utilizzare sia per l’URL della propria pagina facebook sia per un futuro indirizzo mail così composto: username@facebook.com.
In pratica, quello che è successo adesso ad ognuno dei nostri profili è che gli indirizzi email impostati, e appartenenti a servizi esterni a facebook, non sono stati cancellati ma nascosti di default dai profili, mentre è stato inserito e reso visibile solo l’indirizzo di posta interno a facebook.
I lati positivi, a volerli trovare, ci sono: da adesso sarà possibile inviare una vera e propria mail a qualcuno di cui si conosce solo il profilo facebook, consentendoci quindi una maggiore rapidità e immediatezza nelle comunicazioni, posto anche che ormai siamo sempre connessi attraverso gli smartphone e che la mail arriverà dritta nella nostra casella di messaggi.
Alcune cose, però, fanno un po’ storcere il naso: l’assenza, come detto prima, di una vera e propria campagna di informazione sui cambiamenti in atto e sulle modalità per poter tornare alle vecchie impostazioni e l’aver nascosto gli indirizzi mail degli utenti ignorando quindi una loro specifica volontà relativa alla gestione e all’assetto dei propri dati, di cui è stata modificata notevolmente e radicalmente la visibilità.
Ci si sarebbe potuti limitare ad un’aggiunta dell’indirizzo @facebook.com agli altri, rendendoli tutti ugualmente visibili, ma a quanto pare Facebook si è spinta un po’ troppo in là.
Sarà stata una mossa falsa? Vedremo, intanto si attende un passo indietro o una modifica dell’assetto attuale.
C’è da chiedersi anche quali siano le ragioni di questa invadente manipolazione dei dati degli utenti. Innanzitutto la volontà di spingere e pubblicizzare questo nuovo e sui generis servizio di posta elettronica in veste social; a questo va aggiunta anche l’intenzione di avvicinarsi sempre più pericolosamente a Google, accedendo alle mail professionali e attinenti all’ambito lavorativo, che facebook (così come Google fa da tempo) utilizzerebbe per affinare il target dei suoi ads rendendoli più efficaci e quindi più remunerativi per l’azienda stessa.
In attesa dei risultati Facebook non può che registrare il malcontento degli utenti di tutto il Mondo per la pessima gestione della loro privacy.
Stavolta Facebook è inciampata per aver nascosto, e non divulgato come solitamente avviene, i dati dei suoi utenti. Paradossale, no?
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