Esame avvocato 2014: il testo delle tracce di diritto penale

Redazione 17/12/14
Sono finalmente uscite le tracce di diritto penale protagoniste della seconda giornata all’esame avvocato 2014. Si tratta dei quesiti proposti ai tantissimi candidati che stanno svolgendo i loro elaborati nelle corti d’Appello di tutta Italia.

Ieri, l’avvio dell’esame di abilitazione è avvenuto come di consueto con la somministrazione dei casi di diritto civile, che non hanno mancato di suscitare qualche protesta da parte degli iscritti, poiché ambedue le tracce proposte erano affini all’ambito immobiliare.

Qui le tracce della prova di diritto civile del 16 dicembre 2014

Questa volta, invece, i temi al centro delle prove sottoposte ai praticanti: assunzione irregolare di dipendenti in nero

TRACCIA 1

Con sentenza pronunciata dal Tribunale nell’ottobre 2012 e depositata il 30.11.2012, Tizio, incensurato di anni 42, viene condannato con la concessione delle attenuanti generiche alla pena di anni 3 di reclusione, con interdizione perpetua dai pubblici uffici, in quanto giudicato responsabile del reato di cui all’art.317 c.p., commesso nell’anno 2010, perché nella sua veste di pubblico ufficiale, quale ispettore del lavoro della ASL, nel corso di un accertamento presso un’autorimessa in cui era emersa l’irregolare assunzione di lavoratori dipendenti in nero, dopo aver detto al titolare dell’autorimessa, Caio, che, se non gli avesse corrisposto la somma di euro  500,00 avrebbe proceduto a contestare, come previsto dalla legge, sanzioni dell’importo di alcune migliaia di euro, si faceva consegnare la predetta somma senza poi procedere a contestazione alcuna. 
Tizio, subito dopo l’avvenuto deposito della sentenza, si reca da un avvocato per avere un parere.
Il candidato, assunte le vesti del candidato di Tizio, rediga motivato parere illustrando gli istituti e le problematiche sottese alla fattispecie in esame.

TRACCIA 2

Tizio, di professione autotrasportatore, effettuava 30 transiti sulla rete autostradale omettendo di corrispondere il relativo pedaggio (per un totale di circa 350euro ).
In particolare, in alcuni casi, dopo aver ritirato, alla guida dell’autocarro di sua proprietà, il tagliando d’ingresso del casello autostradale, una volta giunto alle varie stazioni d’uscita, si immetteva nella corsia riservata ai possessori di tessera viacard o di telepass e si accodava al veicolo che lo precedeva riuscendo a transitare sulla scia di questo prima che la sbarra di blocco si fosse abbassata. Tizio non veniva mai fermato dalle forze dell’ordine o dall’addetto al casello ma il numero di targa dell’autocarro veniva rilevato attraverso un sistema fotografico automatico in dotazione della società autostrade.
In altri casi, ometteva il pagamento dichiarando all’addetto al casello di uscita di aver smarrito il tagliando d’ingresso e di essere sprovvisto di denaro. Tizio viene sottoposto a procedimento penale e si reca da un avvocato per conoscere le possibili conseguenze penali della propria condotta. Il candidato, assunte le vesti del legale di tizio, analizzi la fattispecie o le fattispecie configurabili nelle condotte descritte. 

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