La destinataria delle nuove relazioni, con le sezioni regionali di controllo, è proprio la Corte dei Conti; queste andranno redatte dai vertici amministrativi e firmate da sindaci e presidenti per permettere ai magistrati contabili di tenere controllati continuamente gli enti territoriali. Nel caso dei Comuni sopra i 15 mila abitanti e delle Province, l’invio è ogni sei mesi e la prima relazione, che avrà per oggetto i risultati dei primi sei mesi del 2013, andrà inviata entro il 30 settembre prossimo.
Per le Regioni, invece, le condizioni sono più vincolanti; l’esame guarda già al 2012 per cui la prima relazione, con la situazione e i risultati ottenuti l’anno precedente, andrà mandata entro maggio prossimo, ossia 60 giorni dopo la pubblicazione delle Linee guida. La normativa, tuttavia, per Comuni e Province prevede anche penalità teoricamente gravose; qualora i magistrati contabili riscontreranno “l’assenza o inadeguatezza” degli strumenti e delle metodologie che assicurano la gestione regolare e l’efficacia dei controlli interni, potranno condannare gli amministratori a una multa pari ad una somma che va da 5 a 20 volte la loro retribuzione mensile.
L’attuazione delle sanzioni, ovviamente, seguirà le regole del “dolo” o della “colpa grave” fissate dall’articolo 1 della legge 20/1994. Per Comuni superiori a 15 mila abitanti e Province, le relazioni da consegnare alla Corte dei conti sono divise in due maxi – sezioni. La prima guarda direttamente i conti dell’ente, e passa in minuziosa rassegna la programmazione per poi rivolgersi alla dinamica di entrate e spese; sul primo fronte si verifica, tra l’altro, la capacità di riscuotere, la valutazione delle fonti di finanziamento e i proventi della gestione del patrimonio, mentre sul secondo si richiedono delucidazioni sulle diminuzioni reali dovute alla spending review, le modalità di acquisto di beni e servizi, il numero di appalti e le modalità di affidamento, la gestione del contenzioso.
La seconda parte rivolge, invece, l’attenzione sul sistema dei controlli interni, e richiede di identificare le modalità operative e atti assunti in relazione anche al controllo strategico, al controllo di gestione e a quello sulle partecipate. Su tali ambiti, va ricordato naturalmente il calendario stabilito dal Dl 174/2012, che nel 2013 chiede di applicare questi controlli negli con più di 100 mila aitanti per scalare a 50 mila abitanti nel 2014 e a 15 mila a partire dal 2015.
Dunque il pacchetto di temi esaminati è piuttosto nutrito in qualche circostanza si sovrappone con gli argomenti esaminati dai questionari annuali stabiliti dai commi 166 e seguenti della Finanziaria 2006. Le stesse linee guida, anche per questo, dichiarano l’esigenza di “coordinamento” fra i due strumenti di controllo, con probabile “corsia preferenziale” sulle nuove relazioni che essendo semestrali permetteranno verifiche più precise e soprattutto in corso d’esercizio.
Simile l’impostazione delle relazioni regionali, che oltre ai controlli mirano ad obblighi di trasparenza, regolarità della gestione amministrativa e contabile e servizio sanitario.
Qui di seguito i pdf delle linee guida approvate;
https://www.leggioggi.it/wp-content/uploads/2013/03/delibera_4_2013.pdf
https://www.leggioggi.it/wp-content/uploads/2013/03/delibera_4_2013_linee_guida_semestrale.pdf
https://www.leggioggi.it/wp-content/uploads/2013/03/delibera_4_2013_schema_di_relazione.pdf
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