Elezioni 2022, dal nuovo governo alla Legge di Bilancio: le prossime tappe

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Le elezioni del 25 settembre 2022 sono ormai alle spalle, e mentre si attende la certificazione dei risultati è noto che questa tornata elettorale ha portato alla vittoria del centrodestra, che dopo anni di larghe intese può contare su una maggioranza stabile in entrambe le Camere.
Fratelli d’Italia è il primo partito, con oltre il 25% dei consensi. Questo significa che Giorgia Meloni si appresta a diventare la prima donna nominata Presidente del Consiglio del nostro Paese.
Certo, questo processo non è automatico: essendo l’Italia una Repubblica parlamentare, le elezioni sono il mezzo con cui gli italiani scelgono i candidati che li rappresenteranno in Parlamento. Sarà il Presidente della Repubblica a conferire l’incarico per la formazione del governo, e la persona incaricata dovrà poi ricevere la fiducia del Parlamento.
La persona a cui Mattarella affiderà l’incarico della formazione del nuovo governo sarà, senza tante sorprese, proprio Giorgia Meloni. Non ci sono tempi certi, dall’incarico al giuramento possono passare giorni ma anche mesi, come successo al primo governo Conte nel 2018, a causa delle difficoltà nelle trattative tra 5Stelle e Lega. Con una maggioranza certa come in questo caso, è lecito pensare che il nuovo governo potrà insediarsi entro la fine di ottobre.
Vediamo quini nei prossimi paragrafi tutte le tappe che porteranno alla formazione del nuovo governo, e le sfide che la nuova legislatura e l’esecutivo dovranno affrontare entro la fine dell’anno, come la chiusura della Legge di Bilancio, mentre impazza già il totoministri con tutti i nomi papabili che potrebbero essere messi a capo dei diversi dicasteri.
Risultati elezioni 2022: tutti i nomi di deputati e senatori eletti in Parlamento

Indice

Elezioni 2022: i nuovi presidenti di Camera e Senato

L’articolo 61 della Costituzione prevede che le Camere debbano riunirsi per la prima volta “non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni“, ovvero entro il 15 ottobre 2022. La prima seduta sarà infatti il 13 ottobre. Nella prima riunione Camera e Senato dovranno eleggere i rispettivi presidenti.
Secondo il regolamento, a presiedere la prima seduta del Senato sarà il membro più anziano, ovvero Giorgio Napolitano. Tuttavia, per motivi di salute, la presidenza provvisoria potrebbe passare a Liliana Segre o a Carlo Rubbia. Ettore Rosato presiederà invece la prima seduta della Camera.
Anche sulla presidenza delle camere è iniziato il totonomi, quelli più accreditati in questo momento sembrano essere La Russa al Senato e Giorgetti alla Camera. Dopo la nomina, si dovranno poi formare i gruppi parlamentari ed eleggere i rispettivi capigruppo.

Elezioni 2022: il nuovo Governo e il totoministri

Le consultazioni del Presidente della Repubblica inizieranno solo dopo l’elezione dei presidenti delle due Camere e dei capigruppo, poiché sono proprio questi a iniziare i colloqui con Mattarella. Come anticipato, in presenza di una maggioranza certa come quella che si è delineata dopo le elezioni del 25 settembre, le consultazioni non dovrebbero durare tanto. L’incarico a Giorgia Meloni potrebbe quindi arrivare entro la fine di ottobre.
Anche in questo caso si inizia già a scommettere sui prossimi ministri, considerando che sono diversi i nomi presenti in parlamento per il centrodestra che hanno già ricoperto un ruolo negli esecutivi passati.
Uno dei nomi già accreditati per la possibile presidenza del Senato, Ignazio La Russa, ha già esperienza come ministro della Difesa, ma in lizza per il dicastero c’è anche Adolfo Urso, sempre di Fratelli d’Italia e presidente del Copasir.
Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, potrebbe essere il successore di Di Maio al Ministero degli Esteri, ma tra le ipotesi c’è anche l’ex ministro Giulio Terzi di Sant’Agata. L’economista Fabio Panetta, attualmente nell’esecutivo della BCE, potrebbe essere nominato a capo del MEF.
Al Viminale si allontana l’ipotesi di Salvini, che potrebbe però essere nominato vice-premier insieme a Tajani o a un altro esponente di Forza Italia. Per l’Interno circola adesso il nome dell’ex prefetto Matteo Piantedosi.
Giulia Bongiorno potrebbe andare alle Pari Opportunità, ma il suo nome è dato anche vicino al Ministero della Giustizia insieme a Carlo Nordio. Spunta anche il nome di Letizia Moratti, che potrebbe rinunciare alla corsa alle regionali in Lombardia per uno dei dicasteri di Cultura, Istruzione o Sanità.

Dalle elezioni 2022 alla Legge di Bilancio: le sfide del nuovo esecutivo 

Uno degli ultimi appuntamenti del governo uscente riguarda la presentazione al Parlamento della Nadef, la Nota di aggiornamento al DEF che contiene le prime indicazioni sulla futura Legge di Bilancio.
I tempi sono stretti, entro la fine dell’anno la Legge di Bilancio deve essere approvata ma le prime scadenze sono già a ottobre, e in questo momento Fratelli d’Italia sta chiedendo la collaborazione dell’esecutivo uscente. Con queste tempistiche, la prima Legge di Bilancio del governo Meloni potrebbe essere in continuità con il lavoro fatto finora dal governo Draghi e con le indicazioni che arriveranno dalla Nadef. Le misure che il centrodestra ha presentato in campagna elettorale si scontrano quindi con i limiti delle risorse a disposizione e con gli altri interventi urgenti da mettere in campo per contrastare l’inflazione e l’aumento delle bollette. Il nuovo governo sarà messo alla prova già da subito con le sfide lanciate dall’economia globale attuale.
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Foto copertina: iStock/rarrarorro

Alessandro Sodano

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