Definizione agevolata 2018 atti di accertamento: come fare

Redazione 09/11/18
Scarica PDF Stampa
Pace fiscale ai nastri di partenza: la prima data utile per aderire alle sanatorie ‘flash’ previste dal dl fisco e, nel caso specifico, alla definizione agevolata atti di accertamento, è quella di martedì 13 novembre 2018, termine entro cui versare l’importo, privo di sanzioni e interessi, dovuto per l’accertamento con adesione sottoscritto, ma non perfezionato al 24 ottobre (data in cui il Decreto fiscale è entrato in vigore). Il 23 novembre 2018, come indicato dalle Entrate, bisognerà invece versare gli importi per l’invito al contraddittorio con istruttoria ancora pendente al 24 ottobre e per l’avviso di accertamento, rettifica o liquidazione, e l’atto di recupero credito non ancora impugnato.

Ecco come fare per aderire alla definizione agevolata degli atti di accertamento.

Definizione agevolata 2018 controversie tributarie: quali sono

Il decreto fiscale collegato alla Legge di stabilità 2019, ha introdotto la possibilità di aderire alla definizione agevolata di una serie di controversie tributarie. In particolare, l’articolo 2 del provvedimento stabilisce che possono essere oggetto di definizione agevolata, sempre se notificati entro la data di entrata in vigore del Decreto (24 ottobre) questi atti:

  • avvisi di accertamento;
  • avvisi di rettifica;
  • avvisi di liquidazione;
  • atti di recupero credito;
  • inviti al contraddittorio;

Scarica qui il Decreto fiscale 2019

Ovviamente i termini per l’impugnazione non devono ancora essere scaduti, e quindi siano impugnabili alla data del 24 ottobre.

Leggi anche “Pace fiscale 2019: da quando si applicano le novità”

Le controversie tributarie che quindi possono essere definite sono quelle:

  • in cui l’Agenzia delle entrate è parte;
  • aventi a oggetto atti impositivi, come avvisi di accertamento o sanzioni);
  • pendenti in ogni stato e grado del giudizio;
  • in cui il ricorso di primo grado è stato notificato alla controparte entro il 24 ottobre 2018, data di entrata in vigore del Dl 119/2018;
  • per le quali il processo non si sia concluso con decisione definitiva alla data di presentazione della domanda di definizione.

Definizione agevolata 2018: cosa sono gli avvisi di accertamento

Come specificato dalla stessa Agenzia delle entrate, l’avviso di accertamento è un atto con cui viene notificata la pretesa tributaria nei confronti del cittadino contribuente.

L’avviso di accertamento deve essere sempre motivato, a pena di nullità, e deve indicare:

  • gli imponibili accertati e le aliquote applicate
  • le imposte liquidate, al lordo e al netto delle detrazioni, delle ritenute di acconto e dei crediti d’imposta
  • l’ufficio presso il quale è possibile ottenere informazioni nonché il responsabile del procedimento
  • le modalità e il termine del pagamento
  • l’organo giurisdizionale al quale è possibile ricorrere.

Leggi anche “Decreto fiscale: definizione agevolata liti col Fisco: come funziona”

Definizione agevolata 2018 atti di accertamento: scadenze

Per quanto riguarda invece gli accertamenti definiti entro il 24 ottobre, potranno essere definiti entro 20 giorni da questa data. Ciò significa che le somme vanno versate entro il 13 novembre, corrispondendo solamente le imposte (ridotte / rideterminate per effetto dell’accordo tra contribuente e fisco).

Ecco quindi le scadenze imminenti di novembre:

  • martedì 13 novembre 2018 per gli accertamenti con adesione
  • venerdì 23 novembre 2018 per gli inviti al contradditorio

Leggi anche “Pace fiscale 2019, dalle multe ai redditi: 7 modi per sanare i debiti”

Definizione agevolata 2018 atti di accertamento: come fare

Per mandare a buon fine la definizione agevolata degli atti di accertamento occorre versare entro martedì 13 novembre le somme richieste – pagamento delle sole imposte, senza sanzioni, interessi ed eventuali oneri accessori – secondo questa modalità:

  • in un’unica soluzione;
  • oppure pagando la prima rata.

Il pagamento infatti si può effettuare sia un’unica soluzione sia dilazionandolo in massimo 20 rate trimestrali di pari importo

Definizione agevolata 2018 atti di accertamento: niente compensazione crediti

È bene ricordare ai contribuenti che non è prevista la possibilità di portare crediti in compensazione, prevista dall’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento