Decreto bollette, legge in Gazzetta: la mappa completa di tutte le misure in vigore

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È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale la Legge numero 56/2023, di conversione del Decreto bollette, il Decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34, recante “Misure urgenti a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di salute e adempimenti fiscali“. Il testo aveva subito importanti modifiche in sede di conversione, sui cui però il Quirinale aveva espresso parere negativo, di fatto portando allo stralcio di alcune misure previste.

Il provvedimento, con una dotazione di circa 5 miliardi di euro, dispone innanzitutto la proroga di alcune misure contro il caro energia in vigore dall’anno scorso e il cui termine era stato spostato dalla Legge di Bilancio 2023 al 31 marzo. Tra queste figura il Bonus sociale bollette, prorogato per il secondo trimestre 2023 sempre con la soglia ISEE estesa a 15mila euro.

Per il gas, prevista la proroga del taglio dell’Iva al 5% e la riduzione degli oneri di sistema. Prorogati i crediti di imposta per le imprese ma con un nuovo meccanismo.

La novità più significativa del decreto riguarda l’introduzione di un nuovo meccanismo per incentivare il risparmio energetico nei mesi invernali. Questo Bonus riscaldamento sarà rivolto a tutti i cittadini a prescindere dal reddito e sarà attivo dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023. Il bonus consiste in un contributo mensile erogato in quota fissa e con importo differenziato in base alla zona climatica, nel caso in cui il prezzo del gas superi specifiche soglie.

Novità in sede di conversione sono arrivare per i medici gettonisti: il testo iniziale prevedeva che questi potessero essere impiegati solo nei servizi di emergenza-urgenza, ma la legge di conversione allenta la stretta prevedendo l’impiego anche in altri reparti. Sempre in tema sanità e contro le aggressioni dei medici nelle strutture sanitarie, viene prevista la possibilità di istituire dei presidi di polizia fissi all’interno degli ospedali.

Vediamo in sintesi le misure previste alla luce della conversione in legge e in attesa dei provvedimenti attuativi.

Indice

Nuovo Decreto bollette: proroga sconti per il gas

Come anticipato, il Decreto bollette prevede la proroga di alcune misure in scadenza a marzo, in particolare il taglio dell’Iva per il gas che resta al 5% e l’azzeramento degli oneri di sistema per il secondo trimestre 2023. L’Iva al 5% si continua ad applicare anche al teleriscaldamento e alle somministrazioni di energia termica prodotte con gas metano.

Nuovo Decreto bollette: proroga bonus sociale

Per il secondo trimestre 2023, quindi fino al 30 giugno, viene prorogato il bonus sociale bollette per i nuclei familiari con ISEE fino a 15mila euro. Il limite si alza a 30mila euro per i nuclei familiari con quattro o più figli a carico. Per questi ultimi, la misura si applica invece fino a fine 2023.

Le agevolazioni saranno “rideterminate dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA), tenendo conto dei risparmi derivanti dall’effettivo utilizzo delle risorse destinate al contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nei settori elettrico e del gas naturale per l’anno 2022.

Nuovo decreto Bollette: Bonus riscaldamento

La grande novità del Decreto-legge approvato il 28 marzo riguarda l’introduzione del bonus riscaldamento. Si tratta di un contributo mensile che sarà erogato, in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche, a tutti i clienti domestici residenti indipendentemente dal reddito, dal 1° ottobre 2023 al 31 dicembre 2023.

Il bonus servirà appunto a compensare le spese del riscaldamento, nei casi in cui “la media dei prezzi
giornalieri del gas naturale sul mercato all’ingrosso superi la soglia di 45 euro/MWh
“. Spetta a un decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, la definizione dei criteri di assegnazione del contributo. Le modalità applicative della misura e la definizione dell’importo spetteranno invece ad ARERA.

Decreto bollette: proroga crediti d’imposta

Tra le altre misure arriva la proroga al 30 giugno 2023 dei crediti di imposta per le imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. In particolare, le imprese potranno continuare a usufruire dei crediti d’imposta del 40 e del 45% se nel primo trimestre 2023 hanno riscontrato un aumento dei prezzi di energia elettrica e gas di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.


I crediti d’imposta, si legge nel comunicato stampa del governo, “sono utilizzabili esclusivamente in compensazione entro la data del 31 dicembre 2023, non concorrono alla formazione del reddito d’impresa né della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) e sono cumulabili con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’IRAP, non porti al superamento del costo sostenuto.


I crediti possono inoltre essere cedute a banche o altri intermediari finanziari.

Decreto bollette: misure fiscali

Oltre alle misure che riguardano bollette ed energia, all’interno del decreto figurano importanti novità in tema fiscale, in particolare:

  • Viene rinviato al 31 ottobre 2023, in luogo del 31 marzo 2023, il termine di versamento della prima rata previsto per la regolarizzazione delle violazioni di natura formale;
  • Vengono modificati i termini per l’accesso al cosiddetto ravvedimento speciale;
  • Sempre con riguardo al ravvedimento speciale si prevede che la regolarizzazione debba essere perfezionata, in luogo del 31 marzo 2023, entro la data del 30 settembre 2023.

Ritoccati anche i termini previsti per la definizione agevolata delle controversie tributarie, la conciliazione agevolata e la rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti in Cassazione. Sempre in materia di adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento, sono stati prorogati i termini previsti per la definizione di acquiescenza, prevedendo che possano essere definiti in acquiescenza gli atti non impugnati e ancora impugnabili al 1° gennaio 2023, divenuti definitivi per mancata impugnazione nel periodo compreso tra il 2 gennaio e il 31 gennaio.


Infine, sono state contemplate cause speciali di non punibilità per una serie di reati tributari, in materia di:

  • Omesso versamento di ritenute dovute o certificate;
  • Omesso versamento di IVA;
  • Indebita compensazione di crediti non spettanti.

Decreto bollette: medici gettonisti e sicurezza ospedali

Il testo originale del Decreto-Legge prevedeva una stretta per i servizi medici e infermieristici affidati a terzi, che possono essere impiegati esclusivamente nei servizi di emergenza-urgenza ospedalieri, per un periodo non superiore a dodici mesi. In sede di conversione la stretta è stata rivista, prevedendo l’impiego dei gettonisti in tutti i reparti e non solo nell’emergenza, ma sempre per una durata massima di 12 mesi, anche nei casi di proroga di contratti già in corso di esecuzione.


Inoltre, si legge nel testo aggiornato che “Al fine di garantire la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e le esigenze di prevenzione generale e di repressione dei reati nonché di assicurare l’incolumità degli esercenti le professioni sanitarie operanti nelle strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate dotate di un reparto di emergenza-urgenza, presso le strutture medesime, in considerazione del bacino di utenza e del livello di rischio della struttura, con ordinanza del questore possono essere costituiti posti fissi della Polizia di Stato.


Per chi fosse interessato a conoscere e approfondire tutte le misure introdotte quest’anno sulla tregua fiscale e come aderire si consiglia il volume “Pace fiscale 2023“.

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Decreto bollette con le modifiche della conversione in legge in pdf 459 KB

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Vecchio Decreto bollette: le misure

Il 30 giugno 2022 era stato approvato dal governo un decreto bollette da 3 miliardi di aiuti, per arginare il caro energia e gas. Si tratta del Decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17 recante “misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali“. Tra le misure

  • l’azzeramento degli oneri di sistema per le utenze elettriche e per il gas e la riduzione dell’Iva per il settore del gas per il secondo semestre del 2022;
  • istituzione della Strategia nazionale contro la povertà energetica, il cui decreto attuativo viene affidato al Ministro della transizione ecologica;
  • snellite le procedure per l’installazione di impianti fotovoltaici;
  • L’aliquota Iva per le somministrazioni di gas metano viene ridotta al 5% sia per gli usi civili che per quelli industriali per i mesi di aprile, maggio e giugno 2022;
  • riduzione accise sui carburanti (anche questa non più in vigore)

Inoltre, con il decreto-legge n. 21/2022, dal 1° aprile la soglia ISEE per poter accedere al bonus sociale bollette era stata portata da 8.265 euro a 12mila euro: questo ha permesso in linea teorica a oltre 3 milioni di famiglie nel 2022 di ottenere uno sconto in bolletta, in base ai dati forniti da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

Aiuti contro il caro energia e gas in Legge di bilancio 2023

Al di là delle misure nel primo provvedimento di aiuti, scadute e per cui si rende necessario un nuovo decreto, la Legge di Bilancio 2023 ha prorogato al prossimo 31 marzo i tagli in bolletta sugli oneri di sistema per le famiglie e i crediti d’imposta per le imprese.

Inoltre, la soglia ISEE per accedere al bonus sociale bollette è stata estesa per il 2023 a 15.000 euro. Per restare aggiornato su tutte le novità iscriviti alla nostra Newsletter cliccando sul box in basso.

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Alessandro Sodano