Contratti Pubblici e Scuola: quando il trasferimento è illegittimo?

Rosalba Vitale 13/03/17
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Contratti statali e richiesta di trasferimento. Il tema in questione è spesso uno dei più sentiti da parte dei dipendenti pubblici, in quanto assai relativo a questioni strettamente personali e familiari.

Quando può essere ottenuto? Quali sono i criteri con cui è attribuita una sede piuttosto che un’altra? Solitamente, sono previste graduatorie basate su punteggi e titoli, acquisiti anche in virtù dell’anzianità di servizio.

Scuola e trasferimento: chi sceglie la destinazione di lavoro?

Per quanto riguarda il settore Scuola, una nuova pronuncia è stata apportata dal Tribunale di Vercelli che con ordinanza del 3 gennaio 2017 ha accolto il ricorso presentato da una docente di scuola primaria in prov. di Alessandria: la stessa lamentava l’illegittimità del trasferimento presso la sede territoriale del Piemonte anziché in quella della Calabria, indicata in ordine di vicinanza al luogo di residenza della ricorrente, perché imposto senza rispettare il punteggio posseduto; contestualmente, c’era stata l’assegnazione da parte del MIUR delle sedi disponibili negli ambiti territoriali più vicini a docenti con punteggi inferiore e senza alcun diritto di precedenza.

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Contratti Statali: la richiesta di trasferimento

A fondamento di tale richiesta, l’insegnante evidenziava di essere stata assunta a tempo indeterminato nel 2015, di aver partecipato al piano di mobilità straordinaria 2016/2017 presentendo domanda di trasferimento con preferenza la Calabria indicando il punteggio posseduto, e di essere coniugata con figli. Di contro, il Miur rigettava l’ istanza.

Il Tribunale di Vercelli esaminato il caso del quo, ha rilevato che il maggior punteggio dà “diritto” a essere collocato in uno degli ambiti territoriali prescelti, con precedenza rispetto agli altri.

Il diritto all’unione familiare è riconosciuto anche dall’Unione Europea

A giudizio del Tribunale sussiste il fumus e il periculum in mora per il pregiudizio grave ed irreparabile cui è stata esposta la ricorrente con riferimento alla vita personale familiare e di relazione. Infatti il trasferimento impedirebbe un ricongiungimento familiare e imporrebbe lo sradicamento della figlia minore dal proprio ambiente.

Rosalba Vitale

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