PER APPROFONDIRE SI CONSIGLIA IL SUDDETTO VOLUME:
Dalla prefazione
I fenomeni oggi nel campo della comunicazione digitale sono decisamente rivoluzionari e sono convinto costituiscano stimoli preziosi per far crescere ulteriormente un mercato che in Italia vale già 2,15 miliardi di euro.
Ogni rivoluzione industriale ha sempre spinto il mondo a evolversi e a migliorare processi e standard di vita, ma quello che stiamo vivendo in questi anni nel campo del digital advertising è un cambiamento che non riguarda solo budget, fatturati e tecnologie ma anche, e soprattutto, il modo in cui le marche digitadialogano con le persone.
Immaginare nuovi scenari di comunicazione e pubblicità in un momento dove le tecnologie, le interfacce, i media e il modo in cui li usiamo cambiano alla velocità della luce è una sfida che abbraccio con entusiasmo perché offre all’Italia la possibilità di emergere sfruttando uno dei suoi valori distintivi più forti e caratteristici: la creatività.
Entro pochi anni oltre tre miliardi di oggetti saranno connessi in Rete. Avremo quindi moltissime occasioni di contatto e nasceranno nuovi modi di esprimersi. Siamo immersi in una nuova quotidianità digitale, in cui Internet e la tecnologia hanno trasformato abitudini e stili di vita: dalle nostre relazioni sociali alla professione; dal tempo libero, ai consumi. In questo scenario, che vede consumatori sempre più esigenti – abituati alla velocità d’azione e ad essere protagonisti della comunicazione – e aziende che utilizzano gli strumenti digitali con sempre maggiore consapevolezza, l’advertising non è più un mondo a sé ma è incluso in ogni attività. Siamo nell’era dell’Advertising of Things, in cui consumatori e brand interagiscono in un ecosistema di touch point interconessi.
Le nuove forme di adv che stanno nascendo – ben descritte in questo volume – diventano quindi l’occasione per scovare, far emergere e valorizzare talenti e diversità, al fine di contribuire a creare una ricchezza di forme e contenuti comunicativi in grado di esprimersi in maniera engaging attraverso il digitale, perché sono fermamente convinto che senza creatività la tecnologia sia fine a se stessa.
Il binomio “art and science” è centrale in questa nuova fase che stiamo affrontando. E diciamo sì ai Big Data purché generino “small clusters” e quindi “insight” precisi e fondamentali per sviluppare messaggi sempre più rilevanti e puntuali per le persone a cui ci rivolgiamo.
Carlo Noseda
Presidente IAB Italia
CLICCA QUI PER MAGGIORI INFORMAZIONI SULLA CONFERENZA DI PRESENTAZIONE DEL LIBRO “Digital advertising 3.0″: BIGLIETTI E PROGRAMMA
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento