Bonus mamme lavoratrici 2024 sbloccato: fino a 250 euro da Febbraio. I pagamenti

Chiara Arroi 02/02/24
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Finalmente sbloccato il pagamento in busta paga del Bonus mamme lavoratrici. In ritardo, ma è arrivata la circolare Inps con le istruzioni operative dello sgravio per madri con almeno due figli o più figli, che si vedranno accreditare sullo stipendio la decontribuzione fino a 3.000 euro, introdotta dalla Legge di bilancio 2024.

Lo sblocco consentirà alle beneficiarie di avere uno stipendio più alto da febbraio 2024, che sarà composto sia dal rateo sgravio di febbraio sia da quello arretrato di gennaio (a causa del ritardo nelle istruzioni operative, finalmente pubblicate).

Oltre ad estendere al 2024 il cosiddetto taglio al cuneo fiscale per i lavoratori pubblici e privati, la Legge di bilancio riserva quest’anno un abbattimento totale dei contributi a carico del dipendente, in favore delle lavoratrici con due, tre o più figli.

In breve tutte le novità sulle retribuzioni per le mamme da febbraio 2024, e le istruzioni della circolare Inps 27 del 31 gennaio.

Indice

Cos’è il bonus mamme lavoratrici 2024

La legge di bilancio 2024 ha previsto un esonero dei contributi previdenziali (9,19% della retribuzione), fino a un massimo di 3.000 euro annui, che sono riparametrati su base mensile, per le lavoratrici che hanno almeno tre figli a carico.

Per il 2024, in via sperimentale, il bonus è attribuito anche in presenza di due figli a carico. L’agevolazione riguarda tutte le dipendenti del settore pubblico e privato (anche agricolo, in somministrazione e in apprendistato) con contratto a tempo indeterminato.

Le madri, in possesso dei requisiti a gennaio 2024, hanno diritto all’esonero dal mese di gennaio. Se la nascita del secondo figlio interviene in corso d’anno, il bonus sarà riconosciuto dal mese di nascita fino al compimento del decimo anno del bambino.

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A chi spetta il bonus mamme lavoratrici

Possono accedere all’esonero tutte le lavoratrici madri con contratti a tempo indeterminato:

  • dipendenti di datori di lavoro pubblici;
  • dipendenti di datori di lavoro privati, anche non imprenditori, inclusi quelli appartenenti al settore agricolo.

 L’esonero contributivo spetta in particolare alle lavoratrici che siano madri di:

  • 2 figli nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024 (di cui il più piccolo abbia un’età inferiore a 10 anni);
  • 3 o più figli nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2026 (di cui il più piccolo abbia un’età inferiore a 18 anni).

In sostanza, chi ha solo due figli avrà un stipendio più alto solo per un anno (in via sperimentale nel 2024). Chi invece è madre di 3 o più figli beneficerà dello sgravio totale più a lungo: fino a fine 2026.

Mamme escluse dal bonus fino a 3.000 euro

Ad oggi la norma esclude dalla possibilità di ottenere lo sgravio le lavoratrici madri del settore domestico. Escluse quindi colf, badanti e baby sitter contrattualizzate con il CCNL Lavoratori domestici.

Bonus mamme lavoratrici 2024/26: esempi di durata sgravio

L’esonero spetta a decorrere da gennaio 2024, se la madre in questa data è già in possesso dei requisiti.

Nel fornire istruzioni precise, la circolare Inps fa alcuni casi pratici di madri lavoratrici, per capire da quando decorre e quanto dura lo sgravio. Eccoli:

  • la lavoratrice, alla data del 1° gennaio 2024, è madre di tre figli. L’esonero trova applicazione a partire dal 1° gennaio 2024. Il figlio più piccolo compie il diciottesimo anno di età il 19 ottobre 2025. L’applicazione dell’esonero contributivo termina nel mese di ottobre 2025;
  • la lavoratrice, alla data del 1° gennaio 2024, è madre di due figli. L’esonero trova applicazione a partire dal 1° gennaio 2024. Il figlio più piccolo compie il decimo anno di età il 18 luglio 2024. L’applicazione dell’esonero contributivo termina nel mese di luglio 2024;
  • la lavoratrice, alla data del 1° gennaio 2024, è madre di un figlio ed è in corso la gravidanza del secondo figlio. La nascita del secondo figlio avviene l’11 giugno 2024. L’esonero trova applicazione a partire dal 1° giugno 2024 al 31 dicembre 2024;
  • la lavoratrice, alla data del 1° agosto 2024, è madre di due figli, ed è in corso la gravidanza del terzo figlio. La nascita del terzo figlio avviene in data 2 marzo 2025. Fino al 31 dicembre 2024 si applica l’esonero. Dal 1° gennaio 2025 al 28 febbraio 2025 non si applica alcuna riduzione contributiva. A partire dal 1° marzo 2025 e fino al 31 dicembre 2026 si applica l’esonero;
  • la lavoratrice, alla data del 1° gennaio 2024, è madre di tre figli, tutti di età superiore ai 18 anni. Non spetta alcuna riduzione contributiva.

Bonus mamme lavoratrici: importi

Lo sgravio riconosciuto in busta paga alle beneficiarie è pari al 100% della contribuzione previdenziale a carico della lavoratrice, nel limite massimo di 3 mila euro annui, da riparametrare e applicare su base mensile.

Spalmati su base mensile, vediamo come la soglia massima di esonero dovuta alla dipendente sia pari a 250 euro (€ 3.000/12).

Come specifica Inps, per i rapporti di lavoro instaurati o risolti nel corso del mese, detta soglia va riproporzionata assumendo a riferimento la misura di 8,06 euro (€ 250/31) per ogni giorno di fruizione dell’esonero contributivo.

Bonus mamme lavoratrici 2024: come richiederlo

A questo punto vediamo come si ottiene lo sgravio, che può far salire lo stipendio fino a 250 euro in più.

Le dipendenti a tempo indeterminato possono comunicare al loro datore di lavoro la volontà di avvalersi dell’esonero, specificandogli anche il numero dei figli e i codici fiscali di due o tre figli.

Sarà poi il datore ad attivare la procedura, esponendo nelle denunce retributive l’esonero spettante alla lavoratrice. In ogni caso anche la lavoratrice può attivarsi se vuole: se la donna vuole comunicare direttamente all’Inps le informazioni relative ai codici fiscali dei figli, può farlo utilizzando un apposito applicativo che la lavoratrice può compilare inserendo i codici fiscali dei figli.

Mamme lavoratrici: stipendio più alto da Febbraio

Essendo arrivata in ritardo la circolare Inps, le somme a titolo di sgravio totale verranno riconosciute sullo stipendio a partire da Febbraio 2024. Chi però ha i requisiti validi da gennaio, si vedrà accreditare anche questo mese arretrato.

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