Bonus mamma domani 2021: proroga in Manovra, cos’è, a chi spetta, importo, durata

Paolo Ballanti 27/11/20
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Confermato anche per il 2021 il bonus mamma domani di 800 euro per le donne in gravidanza. È quanto emerge dal disegno di Legge di bilancio 2021, che ha da poco iniziato il suo iter parlamentare.

E buone notizie per le famiglie. L’assegno unico universale in arrivo nel 2021 non sostituirà le attuali misure a sostegno delle nascite e adozioni che anzi saranno nelle intenzioni dell’esecutivo Conte prorogate al 31 dicembre 2021.

Come annunciato dalla Ministra per le pari opportunità Elena Bonetti, al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il Ddl Bilancio, per i contributi economici “Bonus bebè” e “Bonus mamma domani” non ci sarà alcuna staffetta con l’Assegno unico e universale in partenza il 1º luglio 2021.

Anzi, i due contributi viaggeranno in parallelo con la misura cardine del “Family Act”, destinata a sostenere economicamente i genitori di figli dal settimo mese di gravidanza fino al ventunesimo anno di età, attraverso un importo mensile non superiore a 200 euro.

Di conseguenza, a meno di novità durante il percorso in Parlamento, la Legge di Bilancio 2021 prorogherà anche per il prossimo anno il “Premio alla nascita” detto anche “Bonus mamma domani”. L’assegno da 800 euro sarà pertanto corrisposto in un’unica soluzione per le nascite o adozioni avvenute nel periodo 1º gennaio – 31 dicembre 2021.

Le caratteristiche del sussidio, a scanso di modifiche parlamentari, saranno identiche a quelle degli anni precedenti, sia per quanto riguarda la somma (800 euro) che la procedura per ottenerla (domanda all’INPS). Analizziamo nel dettaglio la misura.

Bonus mamma domani 2021: cos’è

Il Premio alla nascita è una prestazione economica erogata dall’INPS, introdotta dal 1º gennaio 2017 per le nascite o adozioni di minori. Viene riconosciuto alle madri che ne facciano domanda, giunte al settimo mese di gravidanza oppure alla nascita, adozione o affido preadottivo.

Bonus mamma domani 2021: a chi spetta 

In particolare l’assegno è riservato alle donne in gravidanza o alle madri, in corrispondenza di uno dei seguenti eventi:

  • compimento del settimo mese di gravidanza;
  • parto, anche se avvenuto prima dell’ottavo mese di gravidanza;
  • adozione nazionale o internazionale di un minore;
  • affidamento adottivo o preadottivo nazionale o internazionale.

L’assegno è corrisposto in relazione ad ogni figlio nato, adottato o affidato.

Ai fini della spettanza del sussidio non sono richiesti particolari valori di ISEE relativi al nucleo familiare. La prestazione è pertanto slegata da qualsiasi requisito reddituale o patrimoniale.

Bonus mamma domani 2021: come richiederlo

La richiesta dell’assegno dev’essere inoltrata all’INPS dopo il compimento del settimo mese di gravidanza e, comunque, entro un anno dall’evento nascita, adozione o affidamento.

I canali per trasmettere la domanda sono:

  • in autonomia attraverso il portale telematico dell’Istituto, sezione “Prestazioni e servizi” sottosezione “Premio alla nascita – 800 euro”;
  • chiamando il Contact center INPS;
  • rivolgendosi a patronati o intermediari abilitati.

Bonus mamma domani 2021: i documenti da allegare

In sede di inoltro della richiesta è necessario indicare il numero di protocollo telematico relativo alla certificazione rilasciata dal Servizio sanitario nazionale (nonché da un medico con esso convenzionato), attestante la data presunta del parto.

In alternativa, la procedura permette di selezionare le seguenti opzioni:

  • il certificato medico è già stato trasmesso all’INPS nell’ambito di un’altra prestazione (ad esempio congedo obbligatorio di maternità’) connessa alla medesima gravidanza;
  • indicare il numero identificativo di quindici cifre e la data di rilascio relativo ad una prescrizione medica rilasciata con il codice esenzione M31 o M34 (esclusivamente per donne non lavoratrici).

Altri documenti o informazioni richieste in sede di inoltro dell’istanza sono:

  • estremi del permesso di soggiorno per i cittadini extracomunitari;
  • in caso di parto già avvenuto, si chiede di autocertificare la data del parto e la generalità del bambino;
  • per le adozioni / affidamenti nazionali o internazionali è necessario indicare gli elementi indispensabili per verificare la data di ingresso in famiglia o nel territorio italiano, ad esempio data del provvedimento di adozione e autorità che lo ha emesso;
  • data di ingresso in famiglia, per la cui attestazione si chiede copia digitalizzata del certificato dell’ente autorizzato a curare la procedura di adozione / affidamento;
  • a fronte di adozione pronunciata in uno stato estero è obbligatorio riportare gli elementi necessari per il reperimento delle informazioni come, ad esempio, numero e data dell’atto nonché l’autorità che lo ha emesso;
  • per le ipotesi di abbandono o affidamento esclusivo del figlio al padre, dovranno essere riportati gli elementi identificativi del provvedimento o in alternativa copia dello stesso.

Bonus mamma domani 2021: Pagamento 800 euro

L’assegno è corrisposto dall’INPS direttamente al beneficiario a mezzo:

  • bonifico domiciliato presso gli uffici postali;
  • accredito su conto corrente bancario o postale;
  • libretto postale;
  • carte prepagate dotate di IBAN.

Eccezion fatta per il bonifico domiciliato, in tutti gli altri casi è necessario indicare le coordinate bancarie (codice IBAN) in sede di invio della domanda.

Ricordiamo che dal 10 aprile 2020, al fine di contenere la circolazione delle persone in considerazione dell’emergenza epidemiologica COVID-19, è venuto meno l’obbligo dell’invio del modello SR163, introdotto dal 2016 per comunicare all’INPS i dati identificativi del beneficiario e la scelta in ordine alle modalità di pagamento delle prestazione economiche di natura non pensionistica, quali possono essere appunto NASPI, assegno di natalità e, per quanto d’interesse in questo articolo, il Bonus Mamma Domani.

Bonus mamma domani 2021: tassazione 

Il Premio non concorre in alcun modo alla formazione del reddito complessivo ai fini fiscali del beneficiario. Al tempo stesso, le somme erogate non subiscono alcuna trattenuta per contributi INPS o tassazione IRPEF. L’importo di 800 euro è pertanto una somma netta.

Paolo Ballanti

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