Assenteismo in Parlamento: la classifica dei parlamentari più assenti in aula

I dati di OpenPolis

Redazione 12/05/21
I regolamenti di Camera e Senato impogono a onerevoli e senatori di partecipare alla vita politica e legislativa del Paese tenendo fede al proprio ruolo, ma non sempre avviene: la classifica dell’assenteismo in Parlamento continua a rilevare nomi, cognomi e percentuali di assenze dallo 0 al 25%, e anche oltre.

Assenze a volte anche legate all’ambiguità che si crea dal dover gestire più incarichi. Ricordiamo infatti che oltre ai lavori dell’aula, i parlamentari possono essere chiamati a ricoprire anche altri incarichi. A volte anche incarichi nel governo, e la richiesta di partecipazione a eventi, comizi e incontri organizzati localmente, magari nel territorio di comptenza di un determinato deputato o senatore rende spesso difficile seguire anche i lavori dell’aula. Spesso ci si trova di fronte ad agende piene di impegni.

Insomma, una tematica complessa quella della presenza in Parlamento, che comunque richiama il dovere di rendere conto ai cittadini dei numeri di chi partecipa di più e di meno alla vita nell’organo legislativo e di rappresentanza del Paese: il Parlamento.

La percentuale di assenza alle votazioni è uno dei parametri più immediati attraverso cui i cittadini possono valutare l’attività dei rappresentanti che hanno eletto. Ma quali sono i numeri dell’attuale legislatura? Li ha forniti il report di OpenPolis, che ha rilevato come la percentuale media di assenze alle votazioni parlamentari è di circa il 14% su un totale di oltre 14 mila votazioni svoltesi da marzo 2018.

Un tasso di assenteismo alle votazioni compreso tra lo 0% ed il 25% per la maggioranza dei parlamentari: 803 membri di camera e senato su un totale di 949 (è ancora vacante il seggio lasciato libero da Piercarlo Padoan, dimessosi lo scorso novembre), l’84,6%.

Ci sono poi 116 parlamentari (circa il 12%) con una percentuale di assenza alle votazioni compresa tra il 25,1% e il 50%. Infine abbiamo 30 parlamentari (il 3% circa) la cui percentuale di assenza ingiustificata alle votazioni è compresa tra il 50% ed il 100%.

Per quanto riguarda l’attuale legislatura e i ministri del governo Draghi è stato rilevato come i dati dell’attuale legislatura ci dicono che la maggioranza dei parlamentari ha una percentuale di presenza in aula compresa tra il 75,01% e il 100%.

La classifica dei parlamentari più assenteisti 

Assenteismo alla Camera

OpenParlamento rileva che i deputati con un tasso di assenteismo compreso tra lo 0 e il 25% sono 502, circa l’80% dei componenti l’aula. Sono 103 (il 16,4%) invece i membri della camera ad avere una percentuale di assenza compresa tra il 25,1% e il 50%. Mentre solo 23 deputati non hanno partecipato a più della metà delle votazioni.

Ecco i 15 Deputati più assenteisti:

  • Michela Vittoria Brambilla (99%)
  • Antonio Angelucci (95,40%)
  • Guido Della Frera (83,10%)
  • Vittorio Sgarbi (77,70%)
  • Fausto Guilherme Longo ((68,90%)
  • Carmelo Lo Monte (67,70)
  • Leonardo Salvatore Penna (67,60%)
  • Marta Antonia Fascina (66,10%)
  • Antonio Martino (63,50%)
  • Andrea Orsini (61%)
  • Giorgia Meloni (60,40%)
  • Eugenio Sangregorio (59%)
  • Michaela Biancofiore (57,90%)
  • Mario Borghese (57,20%)
  • Francesca La Marca (56,60%)

FONTE: dati ed elaborazione openpolis
(ultimo aggiornamento: venerdì 30 Aprile 2021)

Assenteismo al Senato 

Per quanto riguarda i senatori invece quasi tutti rientrano nella fascia compresa tra lo 0 e il 25% di assenze: sono 300 su 321 senatori.

Solo 21 senatori infatti hanno un tasso d’assenteismo superiore. Di questi, 17 rientrano tra il 25,1% e il 75% di assenze mentre solo 4 hanno percentuali di assenza ancora superiori.

In sostanza, il livello di partecipazione è più scarso alla camera. Qui infatti si trovano 126 deputati su 628 con un tasso di assenteismo superiore al 25% (non fanno parte del conteggio il presidente della Camera Roberto Fico e il seggio rimasto vacante dopo le dimissioni di Padoan).

A Palazzo Madama, tra i primi 6 posti con la percentuale più alta di assenze troviamo infatti 4 senatori a vita: Giorgio Napolitano, Carlo Rubbia, Renzo Piano. Oltre a questi notiamo anche Niccolò Ghedini (Fi, 71,4% di assenze), Ignazio La Russa (Fdi, 59%), Matteo Renzi (Iv, 39,8%), Emma Bonino (Più Europa, 31,5%), Paolo Romani (ex esponente di Fi ora nel misto, 30,8%) e Daniela Santanché (Fdi, 28,8%). Al primo posto di questa particolare classifica tuttavia troviamo il senatore del Pd Tommaso Cerno con il 78,1% di assenze.

Qui le percentuali di assenza però si abbassano notevolmente rispetto alla Camera. Il livello generale di partecipazione ai lavori del senato è più alto rispetto a quello dei deputati

Ecco i 15 senatori più assenteisti

  • Tommaso Cerno (78,10%)
  • Niccolò Ghedini (71,40%)
  • Ignazio La Russa (59%)
  • Adriano Cario (45,80%)
  • Matteo Renzi (39,80%)
  • Stefania Gabriella Anastasia Craxi (35,90%)
  • Gregorio De Falco (34,60%)
  • Emma Bonino (32,50%)
  • Paolo Romani (30,80%)
  • Riccardo Nencini (20,30%)
  • Claudio Fazzone (30%)
  • Daniela Santanché (28,80)
  • Mario Michele Giarrusso (28,20%)
  • Alfonso Ciampolillo (28%)
  • Sandro Biasotti (27,10%)

FONTE: dati ed elaborazione openpolis
(ultimo aggiornamento: venerdì 30 Aprile 2021)

Presenze in Parlamento: i ministri del governo Draghi 

Interessante valutare anche la partecipazione dei membri del governo Draghi ai lavori dei Parlamento. Un ministro infatti può ricoprire anche il ruolo mdi parlamentare.

In questo caso però l’assenza è spesso decisamente giustificata dal numero alto di impegni gravosi che incombono su ministri e sottosegretari. Un incarico nell’esecutivo assorbe infatti gran parte del tempo dei parlamentari.

Nonostante questo il più presente in parlamento è Stefano Patuanelli del Movimento 5 stelle (80,8%).

Gli altri 3 ministri con un tasso di partecipazione superiore al 50% sono:

  • Renato Brunetta (74,9%),
  • Mariastella Gelmini (53,7%)
  • e Fabiana Dadone (52,3%).

Presenze e assenze in Parlamento: come si valutano

Il reporto di Open Polis specifica bene che, oltre ad un obbligo di tipo morale, deputati e senatori sono tenuti a partecipare ai lavori dell’aula anche da specifiche norme contenute nei regolamenti delle camere. Nello specifico, si tratta rispettivamente dall’articolo 48 del regolamento della camera e dall’articolo 1 comma 2 di quello del senato.

I Senatori hanno il dovere di partecipare alle sedute dell’assemblea e ai lavori delle commissioni.

– Art. 1, comma 2 – Regolamento del senato

La presenza di deputati e senatori si misura contando la partecipazione ad ogni singola sessione di voto a cui ogni parlamentare prendete parte. Ciò perché all’interno di una seduta si possono svolgere anche più votazioni: la presenza in aula all’inizio dei lavori quindi non significa necessariamente che un parlamentare parteciperà all’intera seduta.

Nella stragrande maggioranza dei casi, il voto avviene in forma elettronica. I dati relativi all’andamento di queste votazioni sono quindi uno strumento fondamentale per monitorare l’attività del parlamento e dei suoi membri. Da inizio legislatura ce ne sono state 7.645 alla camera e 6.312 al senato.

Detto ciò però, è d’obbligo ribadire che i parlamentari possono essere chiamati a ricoprire una serie di incarichi ulteriori. Tra questi citiamo il ruolo di questore, di membro dell’ufficio di presidenza, di presidente di commissione, oltre a quello di ministro, viceministro o sottosegretario nel governo. Senza dimenticare che per un parlamentare è importante mantenere uno stretto legame con il territorio in cui è stato eletto, partecipando ad eventi o incontri organizzati a livello locale.

In tutti questi casi può essere difficile per i parlamentari partecipare ai lavori delle rispettive camere di appartenenza.

(Fonte OpenPolis)

>> Qui il report completo di OpenPolis <<

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