Ma come cambiano le province con la riforma tanto attesa e contestata? Ci sarà abolizione? O solo qualche piccola modifica? E si risparmierà davvero, o aumenteranno i costi, come temuto da più parti, non ultima la Corte dei Conti?
Come diventeranno le Province
Lo stato attuale delle giunte provinciali, ormai in funzione di commissari pro tempore degli enti in via di smantellamento, viene prorogato fino a fine anno. Quindi, a prendere il posto degli attuali presidenti di Provincia, sarà un sindaco eletto da tutti i sindaci del territorio: la Provincia, come ente territoriale, resterà interamente al suo posto. Le cariche saranno svolte a titolo gratuito.
Ci saranno sedici consiglieri nei nuovi consigli provinciali oltre i 700mila abitanti, dodici tra 300mila e 700mila, dieci per quelle con densità inferiore: resteranno in carica per un biennio.
Non cambia, poi, il numero delle province: 107 erano e 107 rimarranno dopo la riforma Delrio. Però, queste saranno ritoccate le funzioni, mantenendo in capo, essenzialmente, quella relativa all’edilizia scolastica, alla pianificazione territoriale, ai trasporti in ambito provinciale, all’ambiente e alle pari opportunità.
Città metropolitane
Vengono istituite a Torino, Milano, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria, per le regioni a statuto ordinario. Ad adottare le città metropolitane nelle regioni a statuto speciale, andranno presi i medesimi criteri della legislazione nazionale.
Il territorio della città metropolitana coincide con quello della provincia: tra le sue funzioni, anche quella di regolare le unioni di comuni, anch’esse ridefinite dal ddl Delrio.
Qui, i sindaci dei Comuni capoluogo prenderanno anche il titolo di sindaco metropolitano. Oltre i 3 milioni di abitanti, saranno 24 i consiglieri, diciotto entro gli 800mila e 14 per le aree meno popolose. I consigli metropolitani saranno composti da sindaci o consiglieri comunali
Cambiano anche i Comuni
Aumentano i consiglieri nei Comuni tra i 3mila e 10mila abitanti: oltre al sindaco, verranno eletti dodici consiglieri e il massimo degli assessori sarà di quattro. Sotto i 3mila, due assessori e dieci consiglieri, oltre al primo cittadino.
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