M5S: ecco le 30 ragioni per non dare la fiducia al governo Bersani

Redazione 28/03/13
Una lista lunga trenta ragioni per votare no alla fiducia ad un governo Bersani. La rubrica è stilata dal Movimento 5 Stelle in una nota diffusa ieri a poche ore dall’incontro, trasmesso in diretta streaming, con il premier incaricato. Il Movimento 5 Stelle rammenta che “la procedura di conferimento del voto di fiducia nasce con il preciso scopo di far nascere un Governo creando una stabile maggioranza politica. Le votazioni sono nominali, a scrutinio palese, perché i parlamentari, se favorevoli, possano assumersi la responsabilità politica personale di sostenere un Governo, e di farlo in modo stabile“.

Un impegno così oneroso -proseguono nel chiarimento antifiducia i grillini- non può essere sostenuto dal Movimento 5 stelle a favore del Partito Democratico e del suo attuale leader Bersani, e vogliamo qui elencare alcune delle ragioni:

1)Perché di reddito di cittadinanza non ha mai parlato finché non l’ha tirato fuori il M5S;

2) Perché non ha mai fatto una serie legge anticorruzione;

3) Perché non ha mai abolito il finanziamento pubblico ai giornali;

4) Perché ha approvato l‘IMU;

5) Perché non ha mai abolito le provincie;

6) Perché ci ha regalato la tassa da 4 miliardi servita a pagare i conti di Monte dei Paschi di Siena;

7) Perché non ha mai fatto la legge sul conflitto di interessi;

8) Perché ha ratificato trattati come il Fiscal Compact e il Mes;

9) Perché si sono accorti solo dopo venti anni che una legge del 1957 rende Berlusconi ineleggibile“.

L’elenco delle ragioni sottostanti al no verso il governo Bersani continua:

10) “Perchè è quello di: ‘I rimborsi elettorali ci vogliono, se no non sopravviviamo’;

11) Perché la Tav è il progresso;

12) Perché copia le Parlamentarie del M5S ma poi riserva i posti chiave per i soliti noti (Bindi & Co.);

13) Perché è quello di ‘abbiamo una banca‘;

14) Perché è quello di Prodi che ci ha portato nell’Euro;

15) Perché è quello del golpe morbido di Giorgio Napolitano;

16) Perché ‘il Lodo Alfano non è un nostro problema, non è la priorità’;

17) Perché è quello dell’indulto;

18) Perché non ha mai cancellato le leggi ‘ad personam’;

19) Perché ha contribuito al finanziamento delle missioni di ‘guerra‘;

20) Perché i bombardieri F35 servono per le missioni di pace;

21) Perché asseriva candidamente in aula che Berlusconi sapeva che non sarebbero state toccate le sue televisioni;

22) Perché ha fatto da stampella a Berlusconi in tutto questi anni;

23) Perché 32 parlamentari del PD erano assenti quando si votava la fiducia per lo scudo fiscale, e ne sarebbero bastati 20;

24) Perché non ha mai cambiato la legge elettorale né reintrodotto le preferenze;

25) Perché ha avallato le politiche ‘a-sociali’ del governo Monti;

26) Perché ha detto sì alle pensioni a 67 anni;

27) Perché Bersani si scagliò contro l’ordine dei medici dell’Emilia, rei di aver chiesto una moratoria sulla costruzione di nuovi inceneritori;

28) Perché ha sostenuto la gestione privata dell’ acqua, dei rifiuti e del trasporto pubblico a favore di investitori privati e a discapito dei cittadini;

29) Perché ha collaborato alla sottrazione di risorse alla scuola pubblica, mantenendo i finanziamenti alla scuola privata;

30) E anche, soprattutto, perché –si termina l’elenco con una citazione di Einstein – ‘non puoi risolvere un problema con lo stesso tipo di pensiero che hai usato per crearlo’”.

Redazione

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