L’esperimento della dichiarazione precompilata: cosa cambia dal 2015 per i contribuenti

Illustriamo brevemente, avendolo fatto in maniera più ampia in un precedente pezzo, cosa comporta la novità della dichiarazione pre-compilata.

cosa La dichiarazione solitamente compilata negli anni passati da professionisti, CAF e contribuenti, diviene ora precompilata dall’Amministrazione Finanziaria
chi I contribuenti interessati sono:

i  lavoratori dipendenti e assimilati

i  pensionati

che hanno i requisiti per presentare il modello 730.

quando Dall’anno 2016 a valere sull’anno d’imposta 2015
come l’Agenzia   delle   Entrate   utilizza:

i  le informazioni disponibili in Anagrafe tributaria (ad esempio la dichiarazione dell’anno precedente e i versamenti effettuati),

i  i dati trasmessi  da  parte di soggetti terzi (ad esempio banche, assicurazioni ed enti previdenziali)

i  i dati contenuti nelle certificazioni rilasciate dai sostituti d’imposta con riferimento ai redditi di lavoro dipendente  e  assimilati,  ai  redditi  da pensione e ai redditi diversi (ad esempio, compensi per attività occasionali di lavoro autonomo).

 

A partire  dalle  dichiarazioni  del  2016  i  dati  si completeranno  con  quelli  del  Sistema  Tessera  Sanitaria  (acquisti   di medicinali, prestazioni sanitarie).

 

 

Prendiamo ora in considerazione, cosa, a seguito di tale modifica, potrebbe cambiare nella vita dei contribuenti.

Il contribuente riceverà la dichiarazione pre-compilata, senza dover fare voli pindarici per ottenere la documentazione necessaria alla sua compilazione e soprattutto ricordare dove ha infilato dell’anno precedente le spese deducibili e detraibili (soprattutto gli scontrini della farmacia).

D’altro canto dovrà abilitarsi a fiscoonline (il servizio telematico messo a disposizione dall’Amministrazione Finanziaria al cittadino al fine di avere un canale diretto per presentare dichiarazioni, fare versamenti ecc…), oppure rivolgersi al datore di lavoro o al sostituto d’imposta (e se per caso in prossimità della scadenza si cambia datore di lavoro? Si rincorrerà la propria dichiarazione pre-compilata da un datore all’altro? Soprattutto se il contribuente non ha la possibilità di avere una connessione che gli permetta l’accesso a fiscoonline?). Tutte queste sono difficoltà superabili rivolgendosi ad un CAF o a un professionista abilitato, almeno si spera.

Se rientra in una di quelle categorie di contribuenti che hanno notevoli crediti d’imposta da vedersi rimborsati, questi, soprattutto sopra i 4000 euro verranno immediatamente corrisposti nella busta paga o nella pensione, senza ulteriori controlli, sempre che il contribuente accetti in toto il contenuto della dichiarazione.

E se l’Amministrazione Finanziaria avesse commesso un errore di stima? O meglio se l’errore l’avessero commesso gli operatori tenuti alla comunicazione di oneri e spese quali mutui, spese mediche ecc…? nel qual caso si dovrebbe procedere con la rettifica della dichiarazione, dovendo successivamente accettare che l’eventuale credito superiore a 4000 euro venga rimborso non dl sostituto d’imposta ma direttamente dall’Agenzia delle Entrate come è accaduto da quest’anno a valere sull’anno di imposta 2013.

 

Matilde Fiammelli

Della sottoscritta si dice che sia “malata di fisco”, io amo definirmi “felicemente malata di fisco, con la complicazione dell’IVA”.  Prima di ammalarmi di fisco, mi sono laureata nel 1997 in economia e commercio a Brescia ed ho svolto la pratica di dottore commercialista, conse…Continua a leggere

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