Manovra 2019, Tria all’Europa: il deficit al 2,4 non si tocca. La risposta

La reazione: lo spread torna a salire e si attesta a 317 punti

Redazione 14/11/18
Scarica PDF Stampa
La Manovra 2019 andrà avanti così: questo il succo della lettera che il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, ha inviato alla Commissione europea. Lo ha fatto entro i termini richiesti con la versione rivista del Documento Programmatico di Bilancio (DPB) 2019 insieme a una lettera di accompagnamento che ne illustra strategia e contenuti. Il nuovo DPB è stato approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri. Inviato anche il Rapporto sui fattori rilevanti sull’andamento del debito pubblico, come richiesto con la lettera del 29 ottobre scorso. Reddito di cittadinanza e quota 100 ci saranno.

Le novità sulla Manovra 2019 

Manovra 2019, Tria all’Europa: lo spread torna a salire

Intanto il nuovo strappo dell’Italia con Bruxelles, con la decisione del governo di mantenere invariate le proprie previsioni di crescita e indebitamento netto nonostante le decise critiche della Commissione, ha spinto subito al rialzo lo spread questa mattina: un salto in avanti a 312 punti. Il differenziale Btp/Bund torna a salire a 317 punti. Il rendimento del nostro titolo decennale schizza al 3,51%

Manovra 2019, Tria all’Europa: il deficit al 2,4% non si tocca

Il governo – scrive il ministro – conferma l’impegno a mantenere i saldi di finanza pubblica entro la misura indicata nel documento di programmazione, rispettando le autorizzazioni parlamentari. In particolare, il livello del deficit al 2,4% del Pil per il 2019 sarà considerato un limite invalicabile“.

“Il Governo resta fiducioso nelle possibilità di conseguire obiettivi di crescita contenuti nel quadro programmatico del documento di programmazione”.

“Grazie all’espansione fiscale, alle riforme introdotte, al rilancio degli investimenti, alla riduzione del carico fiscale nelle piccole imprese, la manovra – afferma Tria – consentirà di conseguire un tasso di crescita superiore a quello tendenziale e di recuperare parzialmente il divario rispetto agli altri Paesi europei“.

Manovra 2019, Tria all’Europa: incremento degli investimenti pubblici

Inoltre, prosegue il ministro dell’Economia, “la manovra si qualifica per un incremento delle risorse dedicate gli investimenti pubblici, che nell’arco del triennio permetteranno di recuperare in parte la caduta registrata durante la crisi. L’incremento delle risorse si accompagna a interventi di semplificazione amministrativa, che consentiranno di velocizzare la realizzazione degli investimenti, e alla realizzazione di una piattaforma centralizzata che fornirà servizi di progettazione avanzata alle amministrazioni pubbliche che abbiano esigenza di realizzare programmi di investimenti”.

Il governo – scrive ancora il ministro – conferma l’impegno a mantenere i saldi di finanza pubblica entro la misura indicata nel documento di programmazione, rispettando le autorizzazioni parlamentari. In particolare, il livello del deficit al 2,4% del Pil per il 2019 sarà considerato un limite invalicabile”.

Manovra 2019, Tria all’Europa: il debito sarà monitorato

“L’indebitamento netto sarà – evidenzia quindi Tria – conseguentemente sottoposto a costante monitoraggio, verificando sia la coerenza del quadro macroeconomico sottostante le ipotesi di finanza pubblica, sia l’andamento delle entrate e delle spese”. Tria ricorda la “serie di presidi” previsti dalla normativa nazionale che obbligano il Governo a riferire tempestivamente alle Camere in caso di scostamenti, “assegnando, tra l’altro, al ministro dell’Economia e delle Finanze, il compito di assicurare il monitoraggio degli andamenti di finanza pubblica.

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento