L’esecutivo neutrale non s’ha da fare. Salta il Governo auspicato dal Colle

Da Forza Italia alla Lega, passando per Fratelli d’Italia e arrivando fino al Mov5S. A parte il Partito Democratico, le altre principali forze politiche rifiutano il Governo del Presidente.

Redazione 09/05/18
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Come prevedibile, l’ultimo giro di consultazioni si è concluso con una fumata nera. Lo stallo politico persiste e i partiti, in vista di nuove elezioni, assaporano già il clima da campagna elettorale. Il Presidente Mattarella, davanti al mancato accordo tra le forze politiche, prende posizione e suggerisce un Governo “di tregua” che possa accompagnare l’Italia al voto: “laddove tra i partiti non si raggiungesse alcuna intesa, il governo neutrale dovrebbe concludere la sua attività a fine dicembre per andare subito dopo alle elezioni”. Il Presidente della Repubblica, inoltre, ci tiene a far notare: “Sarebbe la prima volta che il voto popolare non viene utilizzato e non produce alcun effetto” – per poi concludere con un monito – “Scelgano i partiti con il loro libero comportamento e nella sede propria parlamentare. Cerchino una maggioranza politica per un governo “neutrale” entro l’anno oppure a nuove elezioni subito, in autunno o nel mese di luglio”.

Mattarella al lavoro per formare la squadra

Il Presidente della Repubblica già in queste ore sarebbe al lavoro per definire i componenti della squadra di governo: Premier e ministri non politici che andrebbero a costituire fino a dicembre il governo “neutrale”, considerato dal presidente della Repubblica come l’ultimo tentativo percorribile prima di perseguire l’extrema ratio: indire nuove elezioni in piena estate. Ipotesi non lontana, poiché una volta arrivato dal Capo dello Stato l’incarico per la formazione del governo, se questa opzione non dovesse ottenere la fiducia in Parlamento, si andrebbe diretti alle urne come annunciato.

La Lega avverte Forza Italia e il centrodestra si compatta: “No al governo neutrale”.

Davanti all’ipotesi suggerita a tutte le forze politiche dal Presidente della Repubblica, Matteo Salvini non le manda a dire: “Un governo “neutrale” per fare centinaia di nomine e assegnare centinaia di poltrone in enti e consigli di amministrazione, senza nessun consenso popolare, sarebbe davvero una presa in giro: o governo politico, con onori e oneri, o voto subito”. Mentre il capogruppo della Lega alla Camera Giancarlo Giorgetti, in merito alle conseguenze che potrebbero derivare da un eventuale appoggio di Forza Italia ad un Governo di questo tipo, è lapidario: “Sarebbe un grosso problema”. Un avvertimento chiaro agli alleati azzurri: in tal caso l’alleanza sarebbe a rischio. La risposta di Forza Italia non si fa attendere e arriva nell’immediato tramite il suo capogruppo alla Camera, Mariastella Gelmini, che cerca di tranquillizzare il Carroccio: “Crediamo che non ci siano le condizioni per votare un governo neutrale. Forza Italia è pronta in ogni momento alle elezioni” – anche se, specifica – “ci limitiamo ad osservare che il voto a luglio non sarebbe adatto, ma certamente la scelta della data compete a Mattarella e sarà lui a comunicarla alle forze politiche e agli italiani”. Non manca all’appello nemmeno Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che afferma: “No ad un Monti-bis, no a governi tecnici, no ad un altro colpo di Stato mascherato”.

Il Mov5Stelle non ne vuole sapere: “Dritti alle elezioni”

Oltre al centrodestra, anche il Movimento 5 Stelle boccia sul nascere l’iniziativa intrapresa da Mattarella: “Noi un governo neutrale non lo votiamo perché significherebbe portare al governo persone che non hanno una connessione con la popolazione e rischierebbero solo di far quadrare i conti con un effetto simile a quello del governo Monti” dichiara Di Maio.

Il Partito Democratico giura fedeltà al Colle:

Nel frattempo, il segretario reggente del Partito Democratico Martina, attacca le altre forze politiche per rimarcare le distanze: “Queste ore hanno dimostrato l’irresponsabilità di M5S, Lega e centrodestra, i presunti vincitori delle elezioni, le forze che ci hanno portato fin qui”. E lancia un’accusa i leader di 5Stelle e Lega: “Ho trovato del tutto irrispettoso nei confronti di Mattarella da parte di Salvini e Di Maio incontrarsi mentre erano in corso le consultazioni e fissare una data per le elezioni. Il gioco dell’oca a cui l’Italia ha assistito in questi due mesi è dato più da interessi di parte che non per il bene del Paese”.

Alla fine della fiera, nessuno, a parte il Partito Democratico, vuole sposare la linea Mattarella. Il Governo del Presidente è finito prima ancora di essere sondato in Parlamento. A questo punto non ci resta altro che ritornare al voto sotto l’ombrellone.

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