Pensioni, flessibilità in uscita: se ne riparla nel 2017

Redazione 06/11/15
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Le proposte avanzate dall’Istituto di previdenza nel rapporto pubblicato ieri dal titolo “Non per cassa ma per equità”, consegnato nelle mani dell’Esecutivo a giugno 2015, per abbattere del 50% la povertà fra gli ultra 55enni che non hanno ancora maturato i requisiti per la pensione, sembrano destinate a rimanere lettera morta.

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E’ il ministero del Lavoro a bocciare l’ipotesi avanzata da Tito Boeri, presidente dell’Inps, sul reddito minimo da 500 euro per gli over 55, tagliando le 250mila pensioni d’oro e gli oltre 4mila vitalizi, per una riforma assistenziale che complessivamente andrebbe a ridurre gli assegni di 23mila ‘paperoni’.

Il rapporto Inps, composto da 16 articoli, avanza l’ipotesi di predisporre “una rete di protezione sociale” a garanzia di quella platea di cittadini che va dai 55 anni in su, introducendo altresì “un’uscita flessibile con un anticipo di tre anni sull’età di vecchiaia con una penalità sull’assegno comunque contenuta, entro il 10%, una revisione delle prestazioni sociali connesse al reddito e il superamento delle ricongiunzioni onerose”.

In una nota del Lavoro si legge che la decisione di rinviare il via libera alle proposte contenute nel pacchetto è motivata dal fatto che“quel piano, oltre a misure utili come la flessibilità in uscita, ne contiene altre che mettono le mani nel portafoglio a milioni di pensionati, con costi sociali non indifferenti e non equi”.

“Bisogna distinguere la demagogia dalle cose concrete – fanno sapere invece dal ministero dell’Interno – quindi ci sarà da studiare e vedere se l’intero sistema proposto regge”.  Sembra seguire la direzione del ministro, Giuliano Poletti, anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per il quale la sforbiciata alle pensioni sopra i 3mila euro avrebbe al momento un impatto negativo e sfiduciante.

Questioni di priorità politiche, dunque, mentre l’agenda del premier rimane focalizzata su altri fronti: casa nel 2015, imprese nel 2016. Soltanto dal 2017 sembra potrà riaffacciarsi il capitolo sulla riforma delle pensioni. Viene così congelato il “piano Boeri” che tuttavia, in materia assistenziale, sembra possa essere uno spunto valido per accrescere il ddl che accompagna la legge di Stabilità su povertà ed assistenza sociale.

VAI AL TESTO DELLA LEGGE DI STABILITA’ 2016

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