Allo studio una polizza contro i danni da terremoto obbligatoria

Massimo Quezel 03/12/16
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Abbiamo ancora davanti agli occhi le terribili immagini dei comuni del centro Italia devastati dal sisma che ha colpito il nostro paese lo scorso ottobre. In molti, all’indomani del terremoto, si sono chiesti se non sia il caso di prevedere una copertura assicurativa obbligatoria per i danni causati dal terremoto, una ipotesi allo studio anche da parte di Ania (Associazione italiana degli assicuratori) e delle forze politiche in Parlamento.

L’Italia tra i paesi europei meno assicurati contro i danni

C’è da dire che l’introduzione di un obbligo di questo tipo sarebbe sicuramente difficoltoso: l’Italia è, infatti, tra i paesi europei meno assicurati contro i danni, nonché tra i meno assicurati in senso assoluto. Basti pensare che, secondo i dati emersi dall’edizione 2016 del Real Estate Innovation Forum tenutosi lo scorso 11 novembre a Roma, non arriva nemmeno all’1% la quota delle abitazioni assicurate per il caso di eventi catastrofali, e in Italia circa il 70% delle abitazioni si trova in aree a rischio sismico.

Tecnicamente si tratterebbe di introdurre l’obbligo per tutti i cittadini di assicurare la propria abitazione contro i danni per gli eventi sismici (con costi, secondo l’Ania, che dovrebbe mantenersi sotto i 150 euro all’anno), copertura che già oggi è possibile prevedere come estensione della polizza sul proprio fabbricato.

Se davvero lo Stato introducesse l’obbligo di assicurare le abitazioni contro gli eventi sismici sarebbe lecito domandarsi se le compagnie si impegnerebbero ad assicurare realmente qualunque abitazione. Nel nostro paese è facile trovare comuni e interi agglomerati urbani composti prevalentemente da costruzioni centenarie, che sono solitamente le prime a cedere di fronte alla violenza di un terremoto.

Il problema dei criteri assuntivi

Quali sarebbero, usando una terminologia propria del linguaggio assicurativo, i criteri assuntivi adottabili dalle compagnie? Per “criteri assuntivi” si intende l’”assicurabilità” di un bene, i requisiti che ciò che viene assicurato deve avere per poter essere “assicurabile”. Una compagnia assicurerebbe per la RC Auto una autovettura priva di freni? Ovviamente no, perchè inevitabilmente causerebbe incidenti. Allo stesso modo, chi assicurerebbe una abitazione con evidenti carenze strutturali che, in caso di terremoto, rovinerebbe all’istante magari determinando la morte di tutti coloro che vi abitano?

Ovvio che, se tale copertura assicurativa diventa obbligatoria, ci troviamo di fronte ad un bel problema da risolvere. Indirettamente nascerebbe un obbligo a ristrutturare, demolire, riedificare per poi potersi assicurare ed essere in regola. Ma chi abita in una casa vecchia e non antisismica, il più delle volte, non ha queste disponibilità economiche, e facilmente tenderà ad eludere l’obbligo, dichiarando che la propria casa è costruita a regola d’arte, per poi vedersi negato il risarcimento in caso di crollo.

Quali potrebbero essere i reali costi per i cittadini?

Per i calcoli pratici si consiglia il seguente volume:

Calcolo pratico delle costruzioni esistenti in muratura

Le strutture in muratura costituiscono la tipologia costruttiva più diffusa in Italia, presente anche in molti pregevoli centri storici che caratterizzano il tessuto costruttivo.Questo volume raccorda gli studi classici nel contesto delle strutture in muratura con le più attuali ricerche in tema di protezione sismica del costruito.In esso sono raccolti molti studi compiuti sin dal 1997, a valle del terremoto Umbro-Marchigiano, integrati con l’attuale ricerca, cui occorre far riferimento nella pratica professionale per affrontare lo studio strutturale di tali classi di edifici.Una parte significativa del volume è dedicata alla diagnostica, passo imprescindibile per il corretto percorso di conoscenza dell’edificio, individuando anche i costi di riferimento per orientare tecnici e committenti alla gestione economica della fase  progettuale.Nell’opera il lettore troverà la trasposizione pratica di formule e indirizzi teorici per un approccio moderno e allineato con i più recenti orientamenti scientifici, sempre senza perdere di vista la finalità operativa degli argomenti.Sono, probabilmente per la prima volta, riportati vari dati relativi a delle tipologie di murature particolari: le case in terra cruda e le murature baraccate. Le prime ancora oggi un significativo esempio di edilizia storica; la seconda tipologia merita di essere analizzata per le potenzialità di sviluppo soprattutto in tema di rinforzo di strutture esistenti.Al Manuale è associato il software professionale DomusWall MG di Interstudio (scaricabile online con i successivi aggiornamenti) all’interno di un’area riservata.Con un’interfaccia utente di tipo grafico il software permette di effettuare direttamente in punta di mouse le noiose operazioni di definizione della geometria e di inserimento dei carichi, con strumenti di calcolo completi che vanno da un’analisi dei carichi automatica fino alla verifica di tutti i setti e delle fondazioni.All’interno le istruzioni per il download della licenza d’uso. Sistemi operativi supportati: WINDOWS XP, 7, 8, 10 – Mac OS da 10.4.11 a 10.11.Nicola Mordà, ingegnere civile con pluriennale esperienza professionale, autore di numerose pubblicazioni di carattere tecnico, è titolare di uno studio di progettazione strutturale e sismica con sedi a Torino e all’estero. Ha collaborato e seguito importanti progetti di notevole impegno statico; si occupa di temi di carattere normativo, con particolare riferi- mento al settore delle strutture, e di nuove tecnologie in ingegneria civile. 

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Una questione, evidentemente, soprattutto di costi. Più a rischio è un’abitazione, più costerebbe per il proprietario assicurarla, dato che il pericolo di danni è maggiore.

Dovremmo poi domandarci se sia corretto pretendere che tutti i proprietario di abitazioni sottoscrivano una polizza contro il rischio terremoti, anche chi magari ha già investito molto denaro per rendere sicura la propria abitazione, o si trova in una zona con minore rischio sismico.

Se la polizza contro gli eventi sismici dovesse davvero diventare un obbligo (ma, direi, anche contro gli uragani e gli allagamenti, perché escluderli dall’obbligatorietà?) rischieremmo di avere un risultato paradossale: chi è più a rischio dovrebbe pagare una fortuna, e chi ha già speso fior di quattrini per stare al sicuro, dovrebbe comunque assicurarsi.

Preoccupante, inoltre, anche la probabile facilità con la quale le compagnie potranno far valere cause di esclusione della copertura assicurativa, così da evitare di pagare in caso di crollo. E’ evidente che, dopo un terremoto, ciò che resta sono soltanto le macerie, e se la compagnia dovesse contestare una presunta irregolarità della struttura che, magari a seguito di una presunta ristrutturazione, non corrispondeva più ai criteri assuntivi iniziali, rischierebbe di aprirsi una infinita battaglia nelle aule di tribunale, vista la difficoltà di dimostrare la realtà dei fatti.

E di sicuro chi rimane vittima di un terremoto non ha nè il tempo, nè la voglia, nè le disponibilità per incaricare un perito o un avvocato di tutelarlo, avendo in quel momento, evidentemente, preoccupazioni ben più gravi.

Massimo Quezel

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