Unione Europea: come cambia la gestione delle frontiere

Redazione 01/06/16
Lunedì, la Commissione libertà civili ha approvato un progetto per la creazione di un sistema di gestione integrata delle frontiere EU, che riunisca Frontex e le autorità nazionali di gestione delle frontiere per impostare una nuova Agenzia europea delle frontiere e guardia costiera (EBCG).

Sotto il nuovo sistema di gestione, squadre di guardie di confine supplementari saranno impiegate tempestivamente nel caso in cui le frontiere esterne dei Paesi dell’UE siano sotto pressione.

Saranno sempre le autorità nazionali a gestire le loro frontiere giornalmente, ma chiederanno aiuto dalla nuova agenzia in caso di crisi. “L’UE ha bisogno frontiere esterne più sicure e meglio gestite – quindi di una guardia costiera e delle frontiere europee al più presto,”ha detto il lettone Artis Pabriks, rapporteur del PPE. Nella concezione degli eurodeputati, la nuova agenzia sarà più efficiente nel gestire le sfide affrontate dall’UE alle sue frontiere, in materia di migrazione e di sicurezza interna.

Volta a preservare la libera circolazione all’interno dell’area di Schengen, nonché di aumentare la trasparenza e la accountability al Parlamento europeo, il nuovo meccanismo è stato concepito per rispettare la sovranità degli Stati membri UE. Solo gli Stati membri riuniti al Consiglio possono decidere a maggioranza qualificata se iniziare un intervento dell’EBCG.

Tuttavia,”la guardia costiera e delle frontiere europee non è una panace che possa risolvere la crisi migratoria che l’UE sta affrontando oggi o ripristinare l’area di Schengen.  Eppure è il primo passo senza il quale  il resto delle proposte legislative per affrontare la crisi dei migranti e salvare Schengen come inizialmente previsto sarebbero battaglie inutili. Abbiamo bisogno di mostrare agli europei che l’UE può prendere una decisione e può essere efficiente, “ha aggiunto Pabriks.

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