Tappi attaccati alle bottiglie: obbligo Ue al via dal 3 luglio. Cosa cambia

Redazione 03/07/24
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Al via l’obbligo per tutte le aziende produttrici di bevande di convertirsi ai tappi attaccati alle bottiglie. Dal 3 luglio 2024 infatti, in tutta Europa, è entrata in vigore una nuova normativa che richiede che tutti i contenitori per bevande in plastica siano venduti con il cosiddetto “tappo solidale“. Questo tappo è progettato per rimanere attaccato al contenitore tramite un lembo, prevenendo così la dispersione nell’ambiente e promuovendo un riciclo più efficiente.

In dettaglio cosa cambia, per chi e come saranno le bottiglie da 3 luglio in avanti.

Indice

Come nasce la norma dei tappi attaccati alle bottiglie

Questa iniziativa fa parte di un più ampio pacchetto di misure dell’Unione Europea volte a ridurre l’inquinamento da plastica, uno dei maggiori problemi ambientali del nostro tempo. Ogni anno, milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani e nei corsi d’acqua, causando gravi danni alla fauna marina e all’ecosistema. Le bottiglie di plastica e i loro tappi sono tra i rifiuti più comuni trovati nelle spiagge e negli oceani. La dispersione dei tappi è particolarmente problematica poiché sono piccoli, facilmente trasportabili dal vento e possono essere ingeriti dagli animali marini.

La misura fa parte della direttiva sulla plastica monouso (Sup) del 2019, con cui Bruxelles ha vietato, già dal 2021, la vendita di prodotti in plastica monouso, come piatti posate, cotton fioc, cannucce.

Ora si passa ai tappi solidali. La stessa direttiva Ue infatti ha previsto che da luglio 2024 entrino in vigore anche i requisiti di progettazione per i tappi e i coperchi dei contenitori per bevande in plastica monouso, in modo che siano meno d’impatto per l’ambiente. “I tappi e i coperchi di plastica sono tra gli articoli di plastica monouso che si trovano più frequentemente sulle spiagge dell’Ue”, ammette la Commissione europea nella direttiva, dal momento che sono tra i primi 5 oggetti trovati durante le operazioni di pulizia e monitoraggio dei rifiuti.

L’Ue ora è in attesa delle risposte degli Stati membri, e le attende entro fine luglio, in assenza delle quali andrà avanti con l’iter legale.

Obblighi imposti dalla Direttiva Ue SUP

Nel luglio 2019, l’Unione Europea ha adottato una delle più ambiziose e influenti normative ambientali degli ultimi anni: la Direttiva sulla Plastica Monouso, nota anche come SUP (Single-Use Plastics Directive). Obiettivo è la lotta contro l’inquinamento da plastica e ha l’obiettivo di ridurre significativamente l’impatto dei prodotti di plastica monouso sull’ambiente, in particolare sui mari e sugli oceani.

La Direttiva SUP mira a ridurre l’impatto ambientale dei prodotti di plastica monouso attraverso una serie di misure chiave:

1. Divieto di alcuni prodotti di plastica monouso. La direttiva prevede il divieto di vendita per una serie di prodotti di plastica monouso per i quali esistono alternative facilmente disponibili e sostenibili. Tra questi prodotti vietati figurano:

– posate e piatti di plastica
– cannucce di plastica
– bastoncini cotonati di plastica
– mescolatori per bevande di plastica
– aste per palloncini di plastica

2. Riduzione del consumo. Per altri prodotti di plastica monouso per i quali non esistono ancora alternative, la direttiva impone agli Stati membri di adottare misure per ridurne significativamente l’uso. Ad esempio, i contenitori per alimenti e le tazze per bevande.

3. Obblighi di progettazione e etichettatura. Alcuni prodotti devono essere progettati in modo da ridurre al minimo l’impatto ambientale. Inoltre, alcuni articoli, come assorbenti igienici, salviette umidificate e filtri di tabacco, devono avere un’etichettatura chiara che informi i consumatori sugli impatti ambientali negativi della dispersione di questi prodotti.
4. Obiettivi di raccolta e riciclo. La direttiva impone agli Stati membri di raggiungere specifici obiettivi di raccolta per i rifiuti di plastica. Ad esempio, entro il 2025, il 77% delle bottiglie di plastica dovrà essere raccolto per il riciclo, con un obiettivo dell’88% entro il 2029. Inoltre, entro il 2030, le bottiglie di plastica dovranno contenere almeno il 30% di materiale riciclato.
5. Responsabilità estesa del produttore (EPR). La direttiva introduce schemi di responsabilità estesa del produttore, che impongono ai produttori di coprire i costi della gestione dei rifiuti dei loro prodotti, comprese la raccolta e il trattamento dei rifiuti, la sensibilizzazione dei consumatori e la pulizia dei rifiuti dispersi nell’ambiente.

6. Obbligo di tappi solidali. I tappi attaccati alle bottiglie fanno parte delle misure previste dalla Direttiva sulla Plastica Monouso (SUP), che stabilisce l’obbligo di adottare tappi che rimangono attaccati ai contenitori delle bevande.

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Direttiva Ue SUP del 2029 su plastica monouso 643 KB

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Cosa prevede la norma sui tappi attaccati alle bottiglie

La normativa stabilisce che tutti i produttori di bevande devono adattare i loro contenitori in plastica affinché abbiano tappi attaccati alle bottiglie, anche dopo l’apertura. Questo sistema non solo riduce il rischio di dispersione dei tappi nell’ambiente, ma facilita anche il processo di riciclo, poiché il tappo può essere riciclato insieme alla bottiglia.

Obbligo tappi attaccati alle bottiglie: perché

Tra gli scopi principali dell’obbligo vigente dal 3 luglio 2024 in tutta Ue:

1. Riduzione della dispersione. Assicurando che i tappi rimangano attaccati ai contenitori, la normativa mira a ridurre significativamente la dispersione di piccoli pezzi di plastica nell’ambiente. I tappi, essendo di piccole dimensioni, sono facilmente trasportabili dal vento e possono essere ingeriti dagli animali marini, causando danni alla fauna.
2. Facilitazione del riciclo. I tappi attaccati alle bottiglie rendono più facile il riciclo complessivo dei contenitori di plastica, poiché il tappo e la bottiglia possono essere riciclati insieme. Questo migliora l’efficienza del processo di riciclo e aumenta la quantità di plastica recuperata e riutilizzata.

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