Pubblico Impiego, sbloccata l’assunzione di 50 mila precari

Redazione 27/11/17
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Al via il piano di stabilizzazione di 50 mila lavoratori precari impiegati nel Pubblico impiego. È stata pubblicata la Circolare n. 3/2017 contenente gli indirizzi operativi per le Pubbliche amministrazioni in materia di superamento del precariato storico e valorizzazione dell’esperienza professionale del personale con contratto di lavoro flessibile, in applicazione della norma salva precari (d.lgs. n. 75/2017).

I lavoratori interessati

L’ art. 20 del decreto Salva precari prevede la possibilità per le P.A. di assumere a tempo indeterminato, nel triennio 2018-2020, personale non dirigenziale con tutti e tre i requisiti:

  • in servizio, anche per un solo giorno, dopo il 28 agosto 2015 , con contratto a tempo determinato presso l’amministrazione che deve procedere all’assunzione;
  • sia stato assunto a tempo determinato attingendo ad una graduatoria, a tempo determinato o indeterminato, riferita ad una procedura concorsuale – ordinaria, per esami e/o titoli in relazione alle medesime attività svolte; la procedura può essere stata espletata anche da amministrazioni pubbliche diverse da quella che procede all’assunzione;
  • abbia maturato, al 31/12/2017, alle dipendenze della stessa amministrazione che procede all’assunzione, almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni (il periodo di 3 anni vale anche sommando contratti diversi purchè facciano riferimento allo stesso ente e alla stessa attività).

Rientra nella stabilizzazione anche chi, all’atto dell’avvio delle procedure di assunzione a tempo indeterminato non è in servizio, ma ha la priorità chi è in servizio alla data di entrata in vigore del d. lgs. 75/2017 (22 giugno 2017).

Cosa devono fare le P.A.

Le pubbliche amministrazioni potranno procedere con il reclutamento di personale in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni e con l’indicazione della relativa copertura finanziaria. Per gli enti che intendono partire già dal 1° Gennaio 2018, prima del piano dei fabbisogni, la Circolare precisa che sarebbe opportuno effettuare una ricognizione del personale potenzialmente interessato e delle esigenze di professionalità da reclutare attraverso tali procedure.

Le amministrazioni dovranno adottare un atto interno nel quale si dovrà evidenziare il personale che è in possesso dei requisiti, distinguendo quelli interessati dal comma 1 da quelli del comma 2, e specificando le ragioni delle loro scelte.

Consigliamo la lettura

La riforma del pubblico impiego e della valutazione

Costituzione del fondo per la contrattazione decentrata del personale e dei dirigenti, anche alla luce dei tetti e dei tagli dettati dalla normativa; ripartizione delle risorse per la incentivazione del personale, applicazione della produttività e delle altre forme di incentivazione del personale e dei dirigenti; progressioni economiche; applicazione delle forme di incentivazione dei segretari; errori nella adozione delle dotazioni organiche, della programmazione del fabbisogno, della attribuzione di mansioni superiori, del conferimento di incarichi di collaborazione; gestione delle relazioni sindacali; responsabilità nell’esercizio dell’azione disciplinare; modalità e contenuto delle verifiche ispettive; iniziative susseguenti alle ispezioni; sanatoria della contrattazione decentrata illegittima; ampia rassegna della giurisprudenza e delle interpretazioni della Corte dei Conti, della Funzione Pubblica e della Ragioneria Generale dello Stato: sono questi i principali contenuti del volume. L’opera rappresenta un aiuto concreto per amministratori, segretari, dirigenti, responsabili ed addetti al personale, nella attuale condizione di grande incertezza della contrattazione collettiva integrativa, aumento della attenzione della magistratura contabile sulle illegittimità della gestione delle relazioni sindacali e difficoltà dell’applicazione della c.d. sanatoria della contrattazione decentrata illegittima.Questa è la finalità del volume che illustra, offrendo le prime indicazioni operative, le novità introdotte dai decreti attuativi della riforma Madia (D.Lgs. 74/2017 e D.Lgs. 75/2017) relativi alle modifiche al Testo Unico del Pubblico Impiego e al sistema di misurazione e valutazione delle performance nella P.A.   Arturo BiancoConsulente amministrazioni regionali e locali.Alessandro BoscatiProfessore ordinario di Diritto del lavoro Università statale di Milano.Renato RuffiniProfessore di Economia aziendale Università C. Cattaneo Liuc.

Arturo Bianco, Alessandro Boscati, Renato Ruffini | 2017 Maggioli Editore

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