Secondo quanto predisposto dalla Riforma Fornero del 2011, per accedere all’età pensionabile è necessario aver raggiunto l’età anagrafica, al momento 66 anni e 7 mesi, e, per chi ha iniziato a versare i contributi dopo il 1° gennaio 1996, un numero preciso di contributi. Ma non è tutto, il futuro pensionato dovrà anche avere un assegno che sarà almeno 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale (circa 700 euro al mese).
Considerando le retribuzioni basse e le carriere discontinue non è un traguardo così scontato, soprattutto per le nuove generazioni. Per simulare la propria pensione l’Inps ha attivato il simulatore “La mia pensione futura“
Come sappiamo il Governo e i sindacati sono al lavoro sul sistema previdenziale su più fronti:
- nuovi strumenti di uscita (Ape social con sconto per le donne, Ape volontaria),
- agevolazioni per le nuove generazioni (pensione minima di 650 euro per i giovani).
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Resta ancora un’incognita l’adeguamento dell’età pensionabile alla speranza di vita, eredità sempre della Riforma Fornero, che prevede nel 2018 66 anni e 7 mesi sia per donne sia per uomini. I sindacati vorrebbero il blocco dell’adeguamento, il Governo in attesa degli ultimi dati Istat sta pensando a un innalzamento più morbido.
LeggiOggi vi terrà aggiornati sugli ulteriori sviluppi.
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