PA, stipendi bloccati ai dipendenti fino al 2014 e niente decreto precari

Redazione 09/08/13
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Le ferie saranno alle porte per le istituzioni, ma il Ministero della Funzione pubblica ha intenzione di lasciare il segno in queste giornate pre ferragostane. Arrivano, infatti, due provvedimenti in poche ore per la pubblica amministrazione e i soggetti che, internamente o esternamente, hanno a che fare con gli enti della PA, mentre un altro annunciato – un decreto – viene rimpacchettato per essere presentato nei prossimi mesi.

Uno di seguito all’altro, infatti, sono arrivati due annunci: da una parte, la proroga del blocco agli stipendi per i dipendenti della pubblica amministrazione e, dall’altra, una nuova circolare sul tema del pagamento dei debiti accumulati nei confronti delle imprese.

Prima, è arrivata la notizia temuta dal personale statale: fino al 31 dicembre 2014, stop a ogni scatto relativo ad automatismi stipendiali e nuova contrattazione per i dipendenti pubblici. Nella fattispecie, spiega il Ministero della Funzione Pubblica, a essere sottoposti a un  nuovo periodo di stop saranno non solo i trattamenti economici individuali, ma anche la riduzione delle indennità corrisposte ai responsabili degli uffici di diretta collaborazione dei Ministri  – che comporterà anche l’individuazione del limite massimo per i trattamenti economici complessivi spettanti ai titolari di incarichi dirigenziali; in aggiunta, tutto fermo anche sul limite massimo e la riduzione dell’ammontare delle risorse destinate al trattamento accessorio del personale, oltre che sui blocchi riguardanti meccanismi di adeguamento retributivo, classi e scatti di stipendio, le progressioni di carriera comunque denominate del personale contrattualizzato e di quello in regime di diritto pubblico.

Insomma, un nuovo stillicidio che si abbatte sui pubblici dipendenti, proprio quando gli organici della pubblica amministrazione dovrebbero essere in riassetto dopo i primi esuberi – per la verità, inferiori agli annunci – della spending review montiana.

Oltretutto, come noto, doveva essere emanato in Consiglio dei ministri un decreto ad hoc per i precari dell’apparato statale, dalla PA stessa alla scuola, che avrebbe previsto la stabilizzazione di migliaia ancora alle prese con contratti a termine e graduatorie mai soddisfatte. Il provvedimento, però, è stato rinviato, presumibilmente al rientro dalle ferie, ma ufficialmente a data da destinarsi.

Quindi, proprio nel pomeriggio di venerdì, è stata diramata la nuova circolare sul pagamento dei debiti accumulati dal pubblico verso le imprese, sbloccati, finora, per un totale di 65 miliardi contro i 90 necessari per tappare il buco. Come noto, infatti, nel decreto lavoro di recente conversione in legge è stato inserito un emendamento che prevede il rilascio di altri 25 miliardi dopo i primi 40 garantiti dal governo Monti, appena prima di passare il testimone all’attuale esecutivo.

Il documento riguarda la ricognizione degli adempimenti di carattere non strettamente economico-finanziario posti a carico delle pubbliche amministrazioni centrali, che verrà svolta agevolando il pagamento dei debiti certi  liquidi ed esigibili relativi a forniture, appalti e prestazioni professionali maturati entro il 31 dicembre 2012.

Redazione

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