Pos 2023, salta l’esenzione multe sotto i 60 euro: le novità

Paolo Ballanti 19/12/22
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Novità sul Pos 2023: Salta l‘esenzione multa per chi rifiuta carte di credito/bancomat per acquisti sotto i 60 euro. Questa la decisione inserita nel maxiemendamento alla Manovra 2023. Lo ha confermato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, parlando in commissione bilancio alla Camera.

Nell’emendamento che presenterà il governo è prevista l’eliminazione della normativa relativa al Pos”, ha affermato il ministro. Giorgetti spera che sul tema ci sia però ancora margine di riflessione da parte della Commissione europea (che aveva bocciato proprio le norme su pos e tetto contanti).
Lo rimettiamo alla valutazione della Commissione per quanto riguarda eventuali forme – che noi caldeggiamo – di ristoro o risarcimento per gli operatori che si dovranno trovare di fronte a un maggiore onere per le commissioni applicate”, sottolinea il titolare del Tesoro.

Ricordiamo che il governo Meloni aveva deciso di inserire nella Legge di bilancio 2023 una norma che esentava dalle multe gli esercenti che rifiutano pagamenti elettronici inferiori a 60 euro, come emergeva dalla bozza di disegno di legge, approvata in Consiglio dei ministri lo scorso 21 novembre.

Martedì 29 novembre, dopo essere stata bollinata dalla Ragioneria dello Stato, il testo della Manovra è stato firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La Legge è ora in fase di discussione parlamentare. E il governo è pronto con il maxiemendamento.

Ulteriori risorse vengono stanziate per interventi di riduzione del cuneo fiscale e dell’Iva, oltre all’aumento dell’Assegno unico per le famiglie e all’introduzione di nuove agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato di determinate categorie lavorative, come under 36, donne e percettori del Reddito di cittadinanza.

Tra le disposizioni che non prevedono nuovi e maggiori oneri a carico della finanza pubblica, come citato in premessa, figuravano quelle contenute all’articolo 69 della bozza di Manovra 2023 dal titolo “Misure in materia di mezzi di pagamento”. La norma, contemplava, rispettivamente:

  • Al comma 1 l’innalzamento del tetto all’uso del contante da 1.000 a 5.000 euro (attualmente la soglia è fissata a 2.000 euro ma, per effetto dell’articolo 49, comma 3-bis, Decreto legislativo 21 novembre 2007 numero 231, dal 1° gennaio 2023 il divieto al trasferimento di denaro contante e di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, siano esse persone fisiche o giuridiche, è riferito alla cifra di 1.000 euro); norma che resta nell’impianto della legge;
  • Al comma 2, nei casi di mancata accettazione di un pagamento elettronico, l’introduzione della soglia di 60 euro, superata la quale scatta la sanzione amministrativa pecuniaria. Questa norma invece è stata stralciata.

Nei prossimi paragrafi riepiloghiamo in cosa consisteva la misura sull’eliminazione delle multe per rifiuta del Pos per pagamenti sotto i 60 euro. Misura che non vedrà più la luce nel 2023.

Indice

Obbligo Pos: come funziona ora

I soggetti obbligati
A decorrere dal 30 giugno 2014, ai sensi dell’articolo 15, comma 4, Decreto – legge numero 179/2012, i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati “attraverso carte di pagamento, relativamente ad almeno una carta di debito e una carta di credito e alle carte prepagate”. L’obbligo in parola non “trova applicazione nei casi di oggettiva impossibilità tecnica”.

La sanzione
L’attuale formulazione dell’articolo 15, comma 4-bis, Decreto – legge 18 ottobre 2012 numero 179, dispone che, a decorrere dal 30 giugno 2022, nei casi di mancata accettazione, da parte dei soggetti obbligati sopra citati, di un pagamento, di qualsiasi importo, effettuato a mezzo di carte di debito, carte di credito e carte prepagate, si applichi, nei confronti degli stessi soggetti, una sanzione amministrativa pecuniaria.

Il Decreto Pnrr 2
Prima delle modifiche ad opera dell’articolo 18, comma 1, del Decreto – legge 30 aprile 2022 numero 36, cosiddetto Pnrr 2, convertito in Legge 29 giugno 2022 numero 79, la sanzione amministrativa pecuniaria, nei casi di mancata accettazione dei pagamenti elettronici, avrebbe trovato applicazione a partire dal 1° gennaio 2023.

Il suddetto decreto, nel modificare l’articolo 15, comma 4-bis ha anticipato la decorrenza della sanzione al 30 giugno 2022. Sempre il Decreto Pnrr 2 ha sostituito, all’articolo 15, comma 4, le parole “carte di pagamento, relativamente ad almeno una carta di debito e una carta di credito” con “carte di pagamento, relativamente ad almeno una carta di debito e una carta di credito e alle carte prepagate”.

Obbligo Pos: cosa cambia con la Manovra 2023

L’articolo 69 del disegno di legge di bilancio 2023 interviene (comma 2) sostituendo le parole “qualsiasi importo” con “di importo superiore a sessanta euro” all’interno dell’articolo 15, comma 4-bis.

Per effetto della modifica citata, la sanzione amministrativa pecuniaria si sarebbe dovuta applicare esclusivamente in caso di mancata accettazione, da parte di soggetti che effettuano vendita di prodotti e di prestazioni di servizi, anche professionali, di pagamenti, a mezzo di carta di debito, carta di credito e carte prepagate, di importo superiore a 60 euro.

Il governo però, anche in seguito al parere negativo della Commissione europea, ha deciso di stralciare questa norma nel maxiemendamento che presenterà in Parlamento, pronto per essere votato entro il 31 dicembre.

Obbligo Pos: relazione illustrativa e tecnica

Nella relazione illustrativa e tecnica all’articolo 69, si leggeva che, alla base della scelta di portare a 60 euro il limite superato il quale scatta la sanzione amministrativa, vi è:

  • La volontà di “assicurare la proporzionalità tra l’entità della sanzione irrogabile (in ogni caso non inferiore ad euro 30) e l’importo del pagamento rifiutato”;
  • L’esigenza di tener conto della crisi di liquidità e degli incrementi dei costi produttivi, gestionali e operativi, prodotti in capo agli operatori economici, a causa dell’inflazione e dell’aumento dei costi dei prodotti energetici, nonché dal ripristino, a far data dal 1° luglio 2022, della “misura ordinaria del 30% del credito di imposta sulle commissioni bancarie per le transazioni effettuate mediante strumenti di pagamento elettronico di cui all’articolo 22, commi 1 e 1-bis, del decreto – legge 26 ottobre 2019, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157”.

Sempre con riferimento al credito d’imposta appena citato, la relazione illustrativa ricorda che, in relazione alle commissioni maturate dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022, l’importo del credito era stato provvisoriamente incrementato nella misura del 100% delle commissioni applicate.

Obbligo Pos: sanzioni per rifiuto

Resta quindi così com’è l’articolo 15, comma 4-bis: nei casi di mancata accettazione di un pagamento si applica la “sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento”.

Per le sanzioni, ancora il comma 4-bis, si applicano le procedure e i termini previsti dalla Legge 24 novembre 1981 numero 689, a eccezione “dell’articolo 16 in materia di pagamento in misura ridotta”. L’autorità competente a “ricevere il rapporto di cui all’articolo 17 della medesima legge n. 689 del 1981 è il prefetto della provincia nella quale è stata commessa la violazione”. All’accertamento si provvede ai sensi dell’articolo 13, commi primo e quarto, sempre della stessa Legge numero 689/1981.

Paolo Ballanti

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